Sitting Volley – L’accordo tra Fipav e Cip: ecco da dove si parte

La Federazione Italiana Pallavolo e il Comitato Italiano Paralimpico insieme per il Sitting Volley

Il Sitting Volley è un’attività sportiva che ha iniziato a diffondersi in Italia grazie ad alcune associazioni sportive sensibili al mondo paralimpico e all’utilità dello sport come momento ludico ed educativo per persone con disabilità intelletivo-relazionali.

Le Paralimpiadi di Londra 2012 hanno dato una buona visibilità a tutte le discipline paralimpiche, compreso il sitting volley: uno sport che, francamente, erano in pochi a conoscere prima di vedere sei giocatori difendere, battere, attaccare…da seduti. Una botta di fascino quella data durante le Paralimpiadi londinesi. Un’attenzione che ha acceso altra attenzione. E il 2013 passerà alla storia per essere stato l’anno dell’accordo tra Fipav e Cip (Comitato italiano Paralimpico): firma arrivata nel maggio del 2013.

Benito Montesi - Responsabile settore Sitting Volley della FIPAV
Benito Montesi – Responsabile settore Sitting Volley della FIPAV

La bellezza del sitting volley, però, sta anche nel fatto che è praticabile da tutti (esclusi coloro che hanno problemi di schiena): quindi può unire persone con disabilità e normodotati in un esempio di quotidianità e amicizia che poi è (e sempre sarà) l’obiettivo di tutti gli sport. Ossia partire dallo stesso punto, dalle stesse regole per arrivare a obiettivi di risultato e divertimento. E’ praticabile senza tecnologie e con il solo utilizzo del proprio corpo seduto.

Lo scopo della Federazione Italiana Pallavolo – dicono dalla Fipav – è quello di sviluppare anche in Italia la disciplina attraverso la promozione, le competizioni sportive e la formazione di docenti, tecnici e atleti. Il tutto per dare seguito all’idea di partenza che vede la Federazione credere nel valore sociale ed educativo di questo sport che ha fatto la sua prima apparizione nei Giochi Paralimpici di Arnhem nel 1980 e che ha visto partecipare ben 198 atleti all’ultima edizione londinese”.

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