Una felicità irrefrenabile, un grande campione che torna bambino e sembra riscoprire le piccole e genuine gioie. Questo è Gianmarco Pozzecco, la mosca atomica dei Roosters Varese, che dopo una breve parentesi da ballerino su Canale 5, torna a quello che davvero gli da vita e soddisfazione: la pallacanestro, ma soprattutto la vittoria sul campo.
Sabato la vittoria della sua Capo D’Orlando contro Forlì per 76-71 nella decima giornata del campionato di Legadue. Il coronamento di un momento positivo per coach Poz, e i suoi ragazzi, che arriva a siglare la terza vittoria su quattro gare giocate. Subito dopo al vittoria, Gianmarco si sbizzarrisce durante un’intervista ai microfoni di Raisport 2: toglie la cravatta, slaccia al camicia e racconta tutta la sua felicità per un’altro successo raggiunto da quelli che non definisce suoi giocatori, ma ” figli”. Parla dell’esonero di Alexander Young risultato positivo a sostanze vietate dai regolamenti Antidoping, dice di essere contro le droghe, ma difende anche l’esuberanza di un giovane ventitreenne reo di essersi fumato uno spinello. “Se mi chiamano coach non mi giro”, e ancora “posso dire che ho detto si miei giocatori di andare a puttane”. Sono solo alcune delle perle del mitico Poz, quello che tutti gli sportivi conoscono dalla complessa e discussa esuberanza ma testimone di un amore folle per la palla a spicchi.
Godetevi questa fenomenale l’intervista!
