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Lega A Basket Maschile: Cantù festeggia l’impresa numero 1800

Lega A Basket Maschile – Qualche patema, un po’ di brividi nella prima metà del match ma alla fine la legge del Pianella non ha perdonato neppure Bologna, messa a sedere per 79-64 dopo una gara da cui i bianconeri sono usciti a testa alta, con la consapevolezza di un organico che più di così non può. Ora bisogna solo aspettare l’esito del primo posticipo (Brindisi-Olimpia, ore 20.30) per dare risposta al vero quesito cruciale di questa ultima giornata di campionato: Milano dentro o fuori dalle Final Eight? Cantù, invece, a prescindere dall’esito dello scontro diretto tra Siena e Sassari (lunedì, ore 20.30), ha già messo la sua firma al quarto posto della griglia. Sull’avversario della chebolletta in Coppa Italia, l’avversario dei canturini è la Virtus Roma.

Per la chebolletta il match si fa buio in avvio di secondo quarto, con i giovani felsinei – in testa il 18enne Matteo Imbrò – che non perdonano e scavano anche il + 6 (23-29), salvo poi farsi riprendere subendo le incursioni di Leunen prima e la tripla del -1 di Markoishvili (28-29). Con Tyus Cantù riesce anche a rimettere la testa avanti ma è solo un brevissimo sollievo perché ci pensa il veterano Rocca a chiudere sulla sirena con un tiro più fallo, non trasformato dalla lunetta ma che vale comunque il 38-39 su cui le due squadre vanno a riposo.

Sempre avanti, Bologna non sembra voler abbassare lo sguardo. A Cantù, è vero, i bianconeri non sono mai stati fortunati (48 sconfitte su 78 gare), ma la loro intenzione sembra essere proprio quella di rovinare la festa delle 1800 gare in serie A del club biancoblu. E ce l’avrebbe anche fatta se non fosse per un lieve sbilanciamento di forze, muscoli, esperienza in campo.

Talentuosa e promettente, Bologna – che fuori casa non vince dal 14 ottobre ed è reduce da quattro stop consecutivi – non ha ancora le ossa per poter contrastare una big come Cantù (è riuscita a inforcare solo Milano). Soprattutto quando Markoishvili e compagni tirano col 71%, come avvenuto nel terzo quarto. La partita sfugge di mano alla Saie3 all’inizio del quarto periodo, quando prende il via il valzer dall’arco di Leunen che segna il +12 (70-58), mentre i numeri dalla distanza di Bologna sono pesantemente sotto la sufficienza (17% nell’ultimo quarto).

Negli ultimi 5’ Bologna non ne ha più e il segno della stanchezza arriva quando Poeta, deus ex machina di questo collettivo molto italiano, si perde letteralmente Tabu in contropiede (73-59). Fiato e partita finiti. Mentre dagli spalti gli Eagles non hanno perso occasione per manifestare a gran voce (come è nel loro stile) tutto il loro disappunto per la decisione dell’Osservatorio nazionale per le manifestazioni sportive di vietare ai canturini la trasferta di Venezia di settimana prossima. Decisione su cui anche il club biancoblu si è espresso in forma ufficiale, sottolineando la sua contrarietà a questo provvedimento restrittivo, e chissà se – dalla sua nuova poltrona di vicepresidente della Fip – Anna Cremascoli (applaudita e ringraziata dal suo fedele pubblico) potrà portare a più moderati consigli l’organo governativo di sorveglianza.

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