Siena_Hackett_Daniel

Final8- Siena, la pazza Sassari, peccato per Varese e i fischi a Sergio Scariolo

La Mens Sana Siena si conferma la squadra “cannibale” della pallacanestro italiana contemporanea. Cannibale e camaleontica. Cambia tutto. Giocatori e allenatore, dimezza il budget, ma alla fine vince sempre lei. Anche senza Tomas Ress e capitan Carraretto. Con quella del Forum sono cinque le Coppa Italia di fila in bacheca. Dal 2009 è affar suo. La Cimberio Varese, invece, si ferma sul più bello alle Final Eight di una manifestazione che non la vedeva trionfare da quarant’anni. Un’eternità nel basket. In un Forum che sembra più il Palawhirlpool tanto è stracolmo di tifosi biancorossi, la squadra di Vitucci paga caro la partenza ad handicap, va sotto 18-0 ed è costretta a rincorrere praticamente per tutti e quaranta i minuti. Ad onor del vero sono due le rimonte varesine quasi completate. La prima dopo l’incredibile break iniziale in cui la Montepaschi segna senza sbagliare un tiro nelle sette azioni dopo la palla a due iniziale. E poi quella degli ultimi dodici minuti quando Varese piomba nuovamente sotto di venti lunghezze (64-44) e arriva fino al meno tre finale grazie ad un clamoroso inizio di quarto periodo. Insomma, la Cimberio non ha mai mollato, ci ha provato fino in fondo a scalfire il dominio senese nonostante un Sakota lontano parente da quello fondamentale nella vittoria in semifinale con Roma e capitan Ere che non ripete le prime due prestazioni della campagna milanese. Resta il solito immenso Mike Green, top scorer della finale a quota 29. Ancora di più di Bobby Brown, e di Hackett autore della tripla più pesante della finale. Eravamo a metà quarto periodo, con la Cimberio in piena rimonta (break di 10-0) e Siena in notevole difficoltà offensiva. Mister “quarto periodo” non sbaglia da posizione centrale allontanando la Cimberio. Ha attributi a chili questo ragazzo che cita appena può la sua Pesaro; è un vincente, un agonista nato, le chiavi della Nazionale sono sue (oltre al titolo di MVP delle Final 8). Dalla lunetta Brown, poi, è una macchina e per Siena è il quinto trionfo di fila. Anche con Banchi in panchina, la Mens Sana queste partite non le sbaglia. Poche ore dopo che il Fenerbache di Simone Pianigiani si toglieva la prima soddisfazione aggiudicandosi la Coppa turca con il redivivo Andersen MVP. Siena domina. In Italia e in Europa. I denigratori da forum (su internet) trovano nuovi argomenti dallo scandalo bancario. Ma tant’è. Sono loro (quelli della Mens Sana) i più bravi in Italia da qualche anno ad oggi, che piaccia o no.

LA RIFLESSIONE – Cosa ci lasciano queste Final 8? Oltre a Siena, di cui parliamo abbondantemente sopra, che si ricandida come favorita numero uno anche per lo scudetto (ritorna la solita domanda: chi li batte quattro volte di fila?), c’è la conferma della Cimberio Varese a prima valida antagonista dei mensanini. Lo dice il campionato, lo ha detto la “quattro giorni” milanese. Da verificare la tenuta fino a maggio di una squadra non più abituata a stare così in alto e a giocare più volte nel giro di pochi giorni come richiederanno i playoff. Promosse anche la Roma di Datome (e se andasse davvero in Nba?) e soprattutto la “sana pazzia” di Sassari applaudita prima contro Brindisi (voto 7) nella partita più divertente della serie e poi facendo soffrire fino al 35’ proprio Siena. Rimandata Cantù. Da capire più in là come Andrea Trinchieri lavorerà sull’inserimento di Mancinelli (e soprattutto assorbirà l’addio di Markoishvili) e il GM Bruno Arrigoni risolverà la “grana” playmaker visto che a breve potrebbe essere pronto anche Smith (addio per il deludente Anderson?). Finiamo con l’Olimpia Milano che esce dalle Final 8 con le ossa rotte (ma ne aveva ancora qualcuna intera?). Radiomercato parla dell’imminente addio di Fotsis che nel quarto di finale contro Varese ha dimostrato ulteriormente quanto sia un corpo estraneo all’interno delle rotazioni di Sergio Scariolo. Il pallone scotta nelle sue mani, non ha la fiducia nemmeno per prendersi un tiro dalla media distanza ed è chiaro che in queste condizioni il greco serva davvero a ben poco. Poi c’è Sergio Scariolo, finiamo con lui. Uscito giovedì ancora tra i fischi assordanti del Forum. Quasi di corsa, senza guardarsi in giro come se il frastuono non lo riguardasse, in quella che crediamo, a meno di clamorosi scudetti, non sarà più la sua casa a partire da giugno…Nonostante un altro anno di contratto principesco. Ma quando è troppo, è troppo….

Qualche secondo dei fischi post Olimpia Milano-Cimberio Varese

Please follow and like us:
0

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *