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Siena Basket, arriva la settima vittoria in Eurolega: battuto il Fenerbahce

Siena Basket, settima vittoria nelle Top 16 di Eurolega. La Montepaschi Siena bissa il successo dell’andata contro il Fenerbahce (87-69), orfano di Simone Pianigiani che proprio a quattro giorni dal suo ritorno a Siena da avversario in un match ufficiale aveva rassegnato le dimissioni da coach della formazione turca. Vittoria quasi mai in discussione coi padroni di casa che strappano nel secondo quarto, resistono al ritorno dei turchi nel terzo (11-0 di parziale) e contro-breakkano ferocemente (15-3) mettendo le mani sulla partita. Vittoria meritata che consolida la solidità casalinga della squadra di Banchi che lancia anche un segnale di quelli tosti all’EA7 Milano in vista del match di domenica al Forum. Due squadre con stati d’animo opposti, non c’è che dire…

ALEKSANDAR RASIC: Questa volta partiamo dal playmaker serbo, autentico match-winner della sfida coi turchi. Sedici punti in 21 minuti e soprattutto 4/4 da tre nei momenti topici dei due break. Banchi può contare anche su di lui. SORPRESA

SIMONE PIANIGIANI: Qualcuno a Siena, domenica, lo avrà maledetto per aver rassegnato le dimissioni alla vigilia della gara del PalaEstra. Di solito, in questi casi, c’è lo scossone e a farne le spese sarebbe potuta essere proprio la sua ex squadra. Non è successo. Ma lui in tribuna c’era, elegantissimo, seduto in mezzo al passato (Meneghin) e al presente (Petrucci) della Fip. Venerdì è in programma la conferenza di stampa di presentazione dell’estate azzurra che culminerà con gli Europei di settembre. L’addio del Ct al Fene fa bene ai colori azzurri, a cui ora potrà dedicarsi a tempo pieno. TEMPISTA

DIFESA A ZONA: L’arma vincente della Montepaschi. Nel secondo quarto la 2-3 di Luca Banchi ha letteralmente aperto in due la partita. Una zone-press che nel frangente ha fruttato anche sei recuperi e tutto il +14 con cui Siena è andata al riposo. Banchi l’ha riproposta poi sul finire del terzo quarto, nel momento in cui il Fenerbache era tornato sul meno 6. Ha funzionato ancora. TATTICA

FENERBACEH: Ne abbiamo parlato già altre volte di come questa squadra sia stata costruita senza guardare la carta d’identità dei giocatori, in un contesto tecnico nuovissimo. Due indizi che fanno una prova. La prova del fallimento europeo del progetto (non in Turchia dove i gialloblu han vinto la Coppa e guidano il campionato) che ha già mietuto una vittima illustre come Pianigiani. Mccalebb è lontano parente del giocatore di Siena, Andersen è un ex, Batiste e Sato quasi, Savas un pachiderma. Meno male che c’è Bogdanovic, oramai sempre più in odore di Nba. In certi momento canta e porta la croce. Ma non fa risorgere i morti. VETUSTO

 

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