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Volley Maschile A1 Play Off – Cuneo imprevedibile: ne fa le spese Modena. C’è Trento in semifinale

Volley Maschile A1 Play off Bre Banca Lannutti Cuneo: bella e impossibile. Impossibile da pronosticare: se è sotto di 2 set sai che puoi aspettarti la rimonta. E così è stato. Se, dopo aver dominato il 4° set (25-16), nel tie-break è avanti 8-5 sai che non ti puoi sorprendere se il punteggio ritorna in parità 9-9. E poi 11-11. E così è stato. Cuneo guadagna la semifinale, dove incontrerà Trento, ma l’esito del match è stato imprevedibile, tanto che fino alle fasi finali del 3° set sembrava che Casa Modena potesse tornare a casa con la vittoria in tasca. Sul 19 pari Cuneo si è svegliata dal torpore che la rallentava ed è venuta fuori la squadra capace di sbranare l’avversario. (GianFoto)

Modena è partita subendo la battuta di Ngapeth (saranno 7 gli ace totali di Cuneo, contro i 4 di Modena), ma rispondendo con un Sala in grande forma a muro (15 muri totali per Modena contro i 12 di Cuneo). Nel 4° set, dopo essere calata nell’ultimo segmento del 3° set, è letteralmente crollata: Cuneo ha dilagato 25-16 grazie al ritorno in partita di tutti i suoi giocatori, in primis proprio Ngapeth e Sokolov. A proposito del bulgaro: oggi è tornato al suo amato ruolo di opposto puro con Rossi al centro. Che questa sia, forse, la scelta migliore per Cuneo è il risultato a dirlo.

Modena chiude la stagione a testa altissima: è una squadra compatta, capace di tenere sul filo di rasoio l’avversario e di snervarlo con i continui recuperi.

Cuneo sa che, contro Trento, non può permettersi di finire sotto di 2 set. Sa anche, però, che se gioca con la determinazione necessaria può arrivare molto in alto. E qui tutti hanno voglia di alzare un trofeo quest’anno.

 

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Cuneo ha recuperato duje set e ha vinto 3-2 contro Casa Modena che esce di scena

Le “paropagelle”
Nikola Grbic.
Un giocatore diventa un campione quando trova la perfetta sintesi tra perfezione tecnica e vittorie. Diventa una leggenda quando raggiunge una tale visione di gioco da fare sempre la scelta giusta, quando sa sempre quale parte del campo deve andare a coprire, quando sa quali giocatori vanno serviti per farli  tornare in partita, per sfruttare il loro momento, per non dare punti di riferimento all’avversario. Infine diventa Grbic quando dirige la squadra fuori dalla crisi e infonde lo spirito della vittoria: lui lo fa con 2 ace in apertura di 2° set che se non l’hanno fatto beato subito poco ci + mancato e con un 4° set a tutta difesa (sullo scambio del 17-10 ne ha esibite tre di fila, roba che tanti liberi sarebbero ancora lì piantonati a guardare il pallone cadere). Per non parlare del pallonetto di seconda intenzione a una mano all’indietro: ecco, lui robe del genere le fa con una magia nelle mani che pochi hanno. #Monumentale

 

Wout Wijsmans. Ogni pallone che cade in campo cuneese deve chiedere il permesso al capitano: ha il polso della squadra e, da capitano vero, è l’ultimo ad abbandonare la nave se affonda e il primo a prenderla per mano quando viaggia in acque agitate. Quando la squadra ha bisogno di morale e ritmo, lui mette giù punti pesanti (vedi nel 2° set). Nel tie-break è stato il migliore realizzatore (4 punti) con un ace determinante per il 13-11. Ha subito il muro di Modena, soprattutto nei primi 2 set, ma ha contrapposto una battuta sempre insidiosa. #Motivatore&Giustiziere

Daniele De Pandis. Il migliore libero della Champions League è anche uno dei migliori in Italia. Recuperare un pallone non è mai impossibile per lui: infatti la sua specialità sono tuffi spettacolari, rincorse da centometrista, e quando pensi che ormai il pallone è perso arriva lui a tirarlo su. Oggi inizia il match con un po’ di lentezza, si prende un’occhiataccia del capitano durante il 2° set nerissimo di Cuneo, ma dal 3° set torna a spazzolare il taraflex. #Aspirapolvere

Tsvetan Sokolov. 22 punti, 56%, 1 ace, 1 muro. E non era neanche in partita! Nei primi due set non ha fatto male in battuta e si è preso qualche muro in faccia. Poi dal 3° è cresciuto e i palloni sbagliati sono diventati una rarità. Appena gli si scalda il braccio Lorenzetti chiama time out, ma è difficile neutralizzare il suo braccio. Il suo mestiere è sfondare il muro, gli viene molto meglio che non mettere le mani davanti all’avversario. Laciatelo fare… #BombaAMano

 

Andrea Sala. Quanto è bello vedere un centrale che alza la saracinesca come fa lui: le sue mani sono sempre nel posto giusto al momento giusto e diventano una negazione per molti degli attacchi di Cuneo, soprattutto nei primi due set. Gigante a rete con primi tempi che non perdonano. Nella sfida con Kohut spesso esce vincitore. #MuragliaCinese

Gundars Celitans. Ci mette un po’ a carburare (1° set in ombra), poi entra in partita e Cuneo ci mette 4 set per farcelo uscire. Mai domo, nel tie-break trascina i suoi fino al sorpasso (10-11), ma non basta. Non morde in battuta, ma da posto 2 è il solito bomber. #MastinoLettone

 

BRE BANCA LANNUTTI CUNEO – CASA MODENA 3-2
BRE BANCA LANNUTTI CUNEO:
Antonov (2), Ngapeth (11), De Pandis (L), Wijsmans (16), Kohut (5), Grbic (8), Della Lunga, Sokolov (22), Abdelaziz, Rossi (5). Non entrati: Marchisio, Galliani. All.: Roberto Piazza.
CASA MODENA: Manià (L), Sala (9), Deroo (15), Quesque (12), Celitans (20), Casadei, Vesely (10), Pinelli, Baranowicz (1). Non entrati: Donadio, Kovacevic, Piscopo. All.: Angelo Lorenzetti.
ARBITRI: Roberto Boris di Vigevano (PV) e Sandro La Micela di Trento.
PARZIALI:
21-25 (28’); 22-25 (29’); 25-20 (26’); 25-16 (25’); 15-13 (19’); tot.: 2h17’.
NOTE: spettatori 3.512; incasso Euro 20.348. Bre Banca Lannutti Cuneo: bs 18; ace 7; muri 12; errori 40; ricezione 59% (perf. 32%), attacco 46%. Casa Modena: bs 25; ace 4; muri 15; errori 32; ricezione 50% (perf. 24%); attacco 42%.

 

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