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Lega A basket Playoff – Le “paropagelle” di Cantù-Roma Gara6

Lega A Basket Playoff – Ancora una volta Cantù sembra aver paura di vincere. Dopo la clamorosa rimonta concessa in gara 1 a Roma, ieri ha sciupato malamente il match point che si era guadagnata domenica vincendo al Pala Tiziano. Roma, senza strafare, ha rimesso in parità la serie vincendo 69 a 74 e ha lasciato decisamente aperta la porta per la finale. Si torna in campo giovedì sera per l’ultima sfida che diventa un “dentro o fuori” tutto da seguire.

I brianzoli, come in altre occasioni nella serie, partono forte portandosi con una tripla di Mazzarino fino al +7 a due minuti dalla prima sirena. Ma, ancora una volta, Cantù non è in grado di dare la mazzata che uccide Roma la quale, nonostante un Gigi Datome non in serata di grazia, riesce a rimanere in scia senza troppa fatica grazie ad un’ottima frazione di D’Ercole. La gara si trascina, senza grandi sussulti ma soprattutto senza molto spettacolo, fino all’ultimo quarto sul filo della parità. Nell’ultima frazione, complice l’uscita per falli di Ragland, Phil Goss prende per mano i giallo rossi (13 punti nell’ultimo quarto) e mette a referto il massimo vantaggio Roma (57 – 64), Cantù ha l’ultimo sussulto con Leunen e tyus per il -2, ma è ancora Goss che, con una magia in mezzo all’area, chiude il match.

Paropagelle

Phil Goss: che ultimo quarto! Quando capisce che i difensori bianco blu non gli stanno dietro, lui azzanna alla giugulare attaccando l’area con continuità ed efficacia devastante. Tiene in vita l’Acea. #Felino

Gani Lawal: leitmotiv della serie la sua sfida con Tyus che, a conti fatti, decide le sorti di ogni singola gara. La sua presenza in mezzo al pitturato è granitica, 8 rimbalzi di cui 5 in attacco lo mettono nero su bianco. Non è perfetto, ma la sua energia si trasmette a tutta la squadra. #Colonna

Lorenzo D’Ercole: è rimasto in ombra per tutta la serie, ma ieri sera, soprattutto nel secondo quarto ha fatto vedere cose pregevoli. Un paio di bei movimenti in un momento di difficoltà tengono a galla l’Acea. #ClasseDaColtivare

Joe Ragland: 6 palle perse per colui che dovrebbe mettere ordine all’attacco canturino sono un bagno di sangue. Nel tentativo di fermare il tarantolato Goss si trova fuori dalla contesa prima del tempo per falli. Per gara 7 deve riordinare in fretta le idee. #CheConfusione

Pietro Aradori: lontano parente del giocatore letale che sono stati abituati a vedere quest’anno i canturini. Non è mai in partita, vederlo sparacchiare scheggiando a fatica il ferro non è bello. Se la Lenovo vuole arrivare in finale ha bisogno di un altro Pietro. #Serataccia

Stefano Macinelli: trovare qualcuno che si salvi nella gara no di Cantù è proprio dura. Nel finale del secondo quarto però abbiamo visto un Mancio che non si vedeva da tempo, deciso a canestro e aggressivo in difesa. Nella ripresa, nel poco tempo disponibile, si adegua alla mediocrità del resto della squadra. #SprazziPositivi

Foto Brioschi

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