Basket Femminile A2 – San Salvatore Selargius ha presentato le sue atlete. Quelle che parteciperanno all’imminente campioanto di serie A2 basket femminile. Dietro la prima squadra, un nutrito vivaio che, insieme all’Antonianum Quartu, tiene alta la bandiera sarda delle under maschili e femminili.
PARLANO I PROTAGONISTI
Luciano Mattana (Presidente San Salvatore Selargius): “Ho delle ottime sensazioni da questa annata che va ad iniziare. Non sono mancati i sacrifici con il rafforzamento del collettivo e l’arrivo di tre validissime atlete. Vedendo gli allenamenti mi accorgo che i nuovi innesti sono davvero competitivi, questo fa ben sperare. Le ho viste lottare sin dai primi allenamenti, mi ha colpito soprattutto Alessandra Visconti che oltre ad essere molto brava con i tiri dalla media e lunga distanza, lotta senza timore anche per la conquista dei rimbalzi. E questo è molto importante per una squadra come la nostra. Speriamo di fare un buon campionato e di divertirci. Noi dirigenti continuiamo a lavorare tutte le sere con il solito impegno ma amiamo anche ridere e condividere momenti piacevoli con tutti”.
Bruno Perra (Presidente regionale FIP): “Prendiamo atto anno dopo anno di quanto sia meravigliosa questa società che si prende cura sia del settore maschile, sia di quello femminile e dove i dirigenti hanno una passione e un modo di fare sport eccezionale. E i risultati di spicco si possono vedere sia sotto il profilo sociale, sia sotto quello sportivo. Il ringraziamento è doveroso nei confronti di queste persone che da quasi quarant’anni si sacrificano per il bene dei nostri ragazzi. Lo sport è un valido deterrente contro il disagio sociale dei giovani, e quando si trovano dirigenze che si impegnano, dànno la loro vita al basket in una maniera moderata e seria non possiamo che esserne felici, ringraziare e sperare che persone così ne nascano ancora”.
Gabriele Cinus (Dirigente accompagnatore San Salvatore Selargius): “Vorremmo essere fortunati come ad ogni inizio di stagione, ed avere anche la fortuna di portarla a compimento. E sempre nel miglior modo possibile, senza alcun rimpianto.
A chi piace la pallacanestro, qualsiasi sia il colore della maglia o la collocazione territoriale, i principi, gli intenti e le aspirazioni sono sempre gli stessi. Nei primi mesi che avevamo aperto la collaborazione con la San Paolo Cagliari c’era la paura di non capirci e di non riuscire di portarla a vanti. Poi però ci siamo resi conto che l’idea era la stessa, per cui ci ritroviamo in sintonia come se fossimo un’unica società”.
Mariano Contu (medico Sociale San Salvatore Selargius): “L’impegno profuso in questa prima parte di programmazione è teso a rinforzare quelle che sono le attività della società nel suo complesso. Facciamo un lavoro di base importantissimo, a dimostrazione che il nostro basket non si limita solo all’attività di vertice. Indirizzo sociale, partecipazione e accoglienza della nostra collettività sono gli ingredienti che da anni caratterizzano il lavoro della dirigenza. E anche oggi le nuove generazioni hanno l’opportunità di frequentare le nostre palestre per sviluppare come sempre il concetto che lo sport è anche scuola di vita. Con la nuova campagna acquisti abbiamo portato a Selargius quella maggiore esperienza e quei centimetri in più che ci dovrebbero consentire di andare oltre. I play off sarebbero più gratificanti rispetto all’obiettivo minimo della salvezza”.
Vincenzo Tedesco (vice presidente San Salvatore Selargius): “Siamo tra le undici squadre che sono rimaste in C2, ciò significa che resistiamo, anche se le difficoltà esistono. Stiamo soffrendo gli impianti. Infatti la squadra non riesce ad allenarsi sul proprio campo, talvolta cominciano alle 9,30 di sera e molti ragazzi l’indomani devono andare a scuola. Senza contare quelli che lavorano. Al Paluna manca addirittura l’acqua calda. A parte tutto il collettivo mi sembra molto valido e non mi sorprenderebbe se riuscisse a raggiungere i play off”.
Fabrizio Staico (Allenatore San Salvatore Selargius) : “Lo stato d’animo è buono, ed è un bel pretesto per migliorare questa avventura. L’organigramma della squadra presenta delle caratteristiche diverse, sul piano del gioco e dell’organizzazione è aria nuova in tutti i sensi, sia fuori dal campo, sia sul giocato. Per quanto riguarda il settore giovanile ci sono persone preparate sotto tutti gli aspetti, tra loro c’è chi ha studiato per affinare la professionalità, altri che pur non studiando hanno comunque delle grandissime competenze. Lo staff è preparato e motivato soprattutto a non arare il proprio orticello, ma alla condivisione di tutto quello che si svolge all’interno della società”.
Emanuela Tinti (Guardia, 168 cm, 1983): “Lo spirito è quello giusto, la voglia di fare meglio dello scorso anno c’é. Non vediamo l’ora che arrivi il giorno dell’esordio. Le nuove compagne si sono integrate tantissimo al punto che sembra di conoscerle già da tantissimo tempo. Sono contenta del loro apporto, hanno tanta voglia di fare. E come loro hanno tanta voglia di impegnarsi anche le più giovani che da quest’estate si allenano con noi”.
Anna Lussu (Guardia 162, 1985): “Siamo molto pimpanti in vista della nuova stagione, ritengo che le nuove compagne siano persone fantastiche e anche pedine importanti che di sicuro si metteranno in luce durante la stagione. Anche la preparazione è cominciata molto meglio rispetto allo scorso anno, la speranza è di fare un campionato ancora più bello. Mi sento molto bene anche se i soliti dolori mi tormentano sempre. Lo scorso anno non avrei mai immaginato di essere definita la sorpresa del campionato, spero di riconfermarmi grazie anche all’apporto del vice allenatore Roberto Frau che mi dà una mano in tutti gli allenamenti”.
Roksana Nikolaeva Yordanova: (Ala, 184 cm, 1981) “Allenare le giovanili sarà per me una grande responsabilità e un grande impegno, però sono felice. Dovrò gestire un gruppo di venti bambini ma non è stato difficile inserirmi perché mi conoscevano già dallo scorso anno. In A2 spero di avere un rendimento migliore allo scorso anno e le premesse per fare bene ci sono tutte”.
Alessandra Visconti (Ala/Pivot, 187 cm, 1987): “Penso che tra tutti i gironi della A2, il nostro sia il più “abbordabile” ma non dobbiamo assolutamente sottovalutarlo, dobbiamo lottare in tutte le partite e credo che l’arma fondamentale sia riuscire a tenere il gruppo compatto. Se riusciremo a farlo, penso che potremmo toglierci delle soddisfazioni”
Greta Brunelli (Guardia, 176 cm, 1990): “Sono molto contenta di trovarmi qui, mi metterò in gioco per dare una grande mano a questa realtà molto umana, costituita da persone genuine, serie e competenti che però ci fanno stare bene riservandoci anche momenti divertenti. Personalmente mi definisco un diesel perché faccio fatica a carburare. Una volta che mi faccio conoscere per quello che sono, lavoro assiduamente per ottenere buoni frutti. Spero di migliorare il mio repertorio sia tecnico, sia mentale, e di metterlo a disposizione soprattutto per la squadra”.
Elena Nordio: (Pivot, 188 cm, 1990) “Sono una lunga pura di ruolo e le mie caratteristiche fisiche lo dimostrano. Gioco molto bene sotto canestro, difendo e cerco di prendere più rimbalzi possibili. L’integrazione col gruppo è stata immediata, sono circondata da persone disponibili e mi riferisco anche ai genitori, i bambini e i dirigenti. Qui a Selargius ti senti davvero a casa.
Le squadre del nord – est sono molto preparate e tecnicamente forti, non sarà facile. In campo dovremo dare il 110 per cento. Essendo originaria di quelle parti sono molto felice di avvicinarmi a casa con le trasferte”.
Selene Perseu (Playmaker 165 cm 1972): “Quando comincia un nuovo anno ci si ripromette sempre che sia migliore dei precedenti. Sono molto contenta di questo nuovo gruppo che si è creato, grazie all’innesto di ragazze adorabili sia dentro, sia fuori dal campo. La speranza è che si possa ottenere quel salto di qualità che ci permetta di conseguire traguardi ancora più belli. Io sono abbastanza fiduciosa”.
Laura Palmas (Guardia, 169 cm, 1989): “Secondo me la squadra ha fatto un salto di qualità grazie ai nuovi innesti. Ha tutte le caratteristiche per essere più rapida nel gioco ma questo avverrà solo dopo un numero congruo di allenamenti, perché in campo dobbiamo conoscerci nel migliore modo possibile. Io sono ancora infortunata al calcagno, ma spero di ricominciare fra qualche giorno. Nel frattempo assisto a tutti gli allenamenti e prendo anche appunti assimilando gli schemi con la lavagnetta. Speriamo di raggiungere la salvezza con meno patemi d’animo”.
Claudia Canalis (Playmaker, 163 cm, 1998): “Sono stata molto felice che Fabrizio Staico mi abbia coinvolto nella preparazione della prima squadra. Sto provando grandi emozioni che di sicuro mi saranno utilissime per la crescita in questa disciplina. Allenarsi con atlete molto più esperte crea solo tantissimi vantaggi”.
Federica Fratta: (Guardia, 164 cm, 1995): “Vengo dall’Antonianum anche se gli ultimi due anni li ho trascorsi alla Virtus Cagliari. Essere chiamata in prima squadra è stata una grande emozione. Il confronto con atlete più navigate non può che arricchire le mie conoscenze sulla disciplina e i miglioramenti si vedono durante gli allenamenti”.
COMPLETANO I QUADRI:
Silvia Masala (Ala, 175 cm, 1985)
Giuditta Cavallini (Ala, 172 cm, 1985)
Eugenia Dessì (Guardia, 168 cm, 1996)
Eleonora Mascia (Guardia, 168 cm, 1998)