Volley Maschile A1 – Paropagelle di Ravenna-Verona. Tema: cartoni animati

Sabina Grixoni
Foto Zanutto

Volley Maschile A1 – Diceva un grande piccolo allenatore di una piccola grande squadra che per vincere servono le 3 C: cuore, coraggio, e c…. bé, vi lasciamo immaginare la terza, che siamo in fascia protetta.
E quando abbiamo visto CMC Ravenna e Calzedonia Verona giocare punto a punto, cuore a cuore questa partita, bé, è stato inevitabile non pensare a quelle parole. Già dai primi punti si capisce subito che la partita sarebbe stata lunga e sofferta. Come nelle migliori sfide.
In panchina due grandi della pallavolo: Andrea Giani e Marco Bonitta. In campo tanti giovani, forse anche po’ troppi stranieri, se proprio vogliamo fare i puntigliosi. Le formazioni sono quelle classiche. Per i padroni di casa la diagonale franco-olandese con Toniutti al palleggio e Klapwijk opposto; centrali Cricca e Cester, e sulla banda Tillie e Cebulj. Il Giangio risponde con la diagonale Boninfante-Gasparini, centrali Zingel e Anzani, in banda
White e Ter Horst. Come liberi, rispettivamente, Pesaresi e Bari.

CRONACA – Primo set che procede punto a punto, con lunghi scambi, e bella pallavolo. Pochi errori per entrambe le formazioni, ed equilibrio costante. A chiuderlo è l’opposto di Verona sul 21-25. Reazione di Ravenna che parte subito forse nel secondo parziale, e nonostante riesca a farsi riprendere dal 22-18 al 22-22 chiude il set 27-25 grazie alla grinta e il talento del giovane francese Tillie.  Non c’è storia invece nel terzo set. Blasi dentro per Boninfante si rivela una mossa più che azzeccata, e la Calzedonia Verona letteralmente asfalta gli ospiti romagnoli chiudendo il set 16-25. Il quarto parziale è una storia a sé. È una partita a  sé. Questo quarto set dovrebbe essere mostrato a chi vuole iniziare a giocare a pallavolo, e si domanda se ne valga la pena. Dovrebbe essere mostrato a chi butta milioni in altri sport, deridendo questa cosa meravigliosa che chiamano pallavolo. Questo quarto set è adrenalina pura. È tecnica, tanta. Quella che mette in campo un giovane classe 1992 (!!!) che si chiama Klemen Celbuj. Questo quarto set è cuore, quello di Mitja Gasparini. Questo quarto set è intelligenza, quella di Toniutti. Questo quarto set è coraggio, quello di Tillie. Che tira sempre, che non ha paura di sbagliare. Che ha 23 e gioca come ne avesse 40, e tutti di esperienza. Questo quarto set è pallavolo spettacolo.  Sembra non finire mai, ma Ravenna forse ci crede un pochino di più, e strappa via di forza la partita a Verona. Finisce 37-35, e il Pala De André viene giù. Partita riaperta, ancora una volta. È tie-break. Gasparini al servizio mette subito in chiaro che Verona non molla e trascina i suoi sul 2-7. Ravenna barcolla, ma non molla. Riesce a riavvicinarsi sul 10-13, ma è davvero Gasparini show. L’opposto slovacco è implacabile ed è lui
che chiude quella che probabilmente è stata la più bella partita di questa prima parte di campionato. 11-15 il parziale finale e Verona si porta a casa 2 punti importantissimi e il terzo posto in classifica accanto alla Diatec Trentino.

Le paropagelle di oggi saranno a tema cartoni-animati-anni90. Eccole qui ed iniziamo subito con gli allenatori:

Andrea Giani: il cavaliere buono e bello. Fondamentale la scelta nel cambio in regia con Blasi per Boninfante. Visto il ciuffo ribelle, per noi è #mirkodikissmelicia
Marco Bonitta: sbuffa, impreca, si agita, e s’infuria. Per rimanere in tema, per noi è decisamente #marrabbio  
Benjamin Toniutti: anche le palle che sembrano sbagliate si rivelano pennellate perfette. Per noi lui è #johnnyèquasimagia
Mitja Gasparini: più gasato della schweppes di Uma, è una belva infuriata. Un lottatore. Si fosse arrotolato le maniche della maglietta sarebbe stato davvero un perfetto #marklenders  
Kevin Tillie: elegante, preciso e dalla tecnica sopraffina. Sbaglia poco, e mai banalmente. Sarà la nazionalità che aiuta, ma per noi è decisamente #ladyoscar
Klemen Celbuj: piccolo ma già cazzuto quanto basta. Se continua così, non c’è dubbio che il suo sarà un futuro strabiliante, degno d’un re. Per noi è #simbailreleone

CMC RAVENNA: Toniutti, Cebulj 18, Cester 10, Klapwijk 18, Tillie 26, Mengozzi 4, Bari (L), Patriarca, Jeliazkov, Cricca 3, Kauliakamoa, Koumentakis. Ne: Scarpi. All. Bonitta.
CALZEDONIA VERONA: White 22, Anzani 11, Gasparini 30, Ter Horst 16, Zingel 13,
Boninfante, Pesaresi (L),  Blasi 2, Gonzalez, Bellei. Ne: Coali, Centomo, Gabriele. All. Giani.
Arbitri: Simbari e Vagni.
Note. Spettatori 2400, incasso 14.600. Durata set: 29′, 31′.25′, 44′, 16′, totale 145′. Ravenna: battute sbagliate 18, vincenti 5, muri 14, errori 13. Verona: battute sbagliate 25, vincenti 11,
muri, errori 8

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