Grand Champions Volley – Le “paropagelle” di Italia-Giappone 3-0 (883’s music)

Sabina Grixoni

Foto Fivb

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Grand Champions Volley – Si sa. Il Giappone è una di quelle squadre che si può rivelare sempre fastidiosa. Prendila sottogamba, e sei fregato. Ma i ragazzi di Mauro Berruto sono cresciuti, lo possiamo dire. E scendono in campo concentrati ed ordinati.
Continua l’avvicendamento in regia per coach Berruto che lascia Dragan Travica a riposo per Michele Baranowicz. Opposto lo Zar Ivan Zaytsev, in banda confermati Jiri Kovar e Pippo Lanza che anche oggi dimostrano di essere in ottima forma. Centrali Matteo Piano e capitan Birarelli, libero Totò Rossini.
Per il Giappone al palleggio Kondoh, Gottsu opposto, sulla banda Koshikawa e Yoneyama, al centro Yoikota e Toimoto. Libero Nagano.

Concreti. Questa è la parola d’ordine di oggi. Nonostante gli errori (25) siano ancora tanti, troppi, considerato – con tutto rispetto – l’avversario, (rispetto ad altri, pere carità), i ragazzi dell’Italvolley rimangono ordinati, precisi e determinati. Benissimo la ricezione, che trova in Kovar e Lanza due certezze, e il muro.
Cronaca. Il primo set fila liscio tra le lavatrici di Zaytsev e le diagonali chirurgiche di Lanza, fino a concludersi 25-16. Secondo e terzo set ci vedono meno precisi e cinici. In entrambi i parziali perdiamo lucidità sul finale, che chiudiamo in entrambi i casi 25-21.
Nel Giappone sicuramente da sottolineare la prestazione del libero Nagano autore di una prova maiuscola. Una scheggia impazzita che si muove alla velocità della luce e non lascia cadere niente, neanche le caldaie che gli sparano addosso Kovar e Zaytsev. Buona anche la partita del centrale Toimoto, l’unico a creare qualche problema a muro agli azzurri. Si ringrazia caldamente Shimizu per l’abbattimento incontrollato dei piccioni presenti al palazzetto.

Per le paropagelle di oggi ci vogliamo ispirare al gruppo che ha segnato le nostre infanzie, adolescenze, e oramai (SIGH SIGH) vecchiaie. Loro, i mitici, unici, inimitabili … 883 (in onore ad un tour di Max Pezzali che sta facendo sold out ovunque).

Iniziamo con una valutazione delle squadre nel loro collettivo.
Il Giappone, che non molla. Non mollano i suoi tifosi che anche dopo le peggio botte, anche dopo un parziale di 25-16 continuano ad urlare come vuvuzela impazzite Nippon Nippon. Rimangono attaccati alle calcagna degli azzurri per il secondo e terzo set, impazienti e bramosi come #gliAvvoltoi

L’Italvolley. Cinica, concreta (l’abbiamo già detto, vero?) e noi crediamo già proiettata verso la classica di domani contro quelle belve del Brasile. #NonCiSpezziamo

Ivan-loZar-Zaytsev. Straripante, top scorer della partita, abbassa la cresta ma non la testa. #SeiUnMito

Michele Baranowicz. Non facile giocare dopo le polemiche che si porta dietro dall’estate. Chiamato a sostituire Dragan Travica sia in casa Lube che in azzurro, migliora di prestazione in prestazione. #NessunRimpianto

Takeshi Nagano. Difende l’impossibile, palleggia meglio di Kondoh, è ovunque e comunque, in qualsiasi zona del campo sembri cadere la palla. #NordSudOvestEst

Gottsu. Buona la sua prestazione, dotato di ottima tecnica e sicuramente più fortunato dei compagni per prestanza fisica, è uno dei pochi a creare agli italiani qualche problema #NonMeLaMenare

Shimizu. Parte dalla panchina ma fortunatamente per noi ogni tanto fa qualche apparizione in campo. Cacciatore di piccioni #GrazieMille

Italia – Giappone 3-0 (25-16; 25-21; 25-21)
Italia: Beretta Thomas 5, Kovar Jiri 11, Zaytsev Ivan 13, Lanza Filippo 11, Piano Matteo 4,
Birarelli Emanuele 9, Baranowicz Michele 2.
Giappone: Shimizu Kunihiro 3, Yokota Kazuyoshi 4, Toimoto Shogo 3, Fukuzawa Tatsuya 7,
Ishijima Yusuke “Gottsu” 7, Koshikawa Yu 8, Yoneyama Yuta 1.
Arbitri: Casamiquela Hernan (ARG) & Zenovich Andrey (RUS)
Spettatori: 10.000

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