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Eurolega Basket – Fallisce il primo match point in chiave Top 16 una EA7 Milano che rischia di raddrizzare in extremis una partita in cui aveva rincorso praticamente per tutti gli ultimi trenta minuti. Kaunas non irresistibile che con poco sa approfittare dei passaggi a vuoto di una Olimpia che a tratti sembrava essere tornata ai minimi storici di Venezia. Poi la solita fiammata finale sullo stile di quella contro i turchi della scorsa settimana fatta di giocate estemporanee e raziocinio ai minimi termini. Del resto i playmaker restano sempre più oggetti misteriosi e la varietà tattica, specie in attacco, è affidata alle soluzioni degli esterni mentre il gioco “sotto” anche questa volta risulta totalmente assente (Samardo 2 punti, Lawal 2… minuti e il duo Melli e CJ che confeziona 7 punti…). Insomma, il cosiddetto asse play-pivot in questa squadra non esiste. Con Gentile ancora lontano dagli standard a cui saremmo abituati e Moss a folate, chi tiene in piedi la baracca EA7 dalle flebili fondamenta?
Sempre lui. Keith Langford, che fa tutto: predica nel deserto, canta, porta la croce, porta la palla nelle fasi topiche della rimonta finale e, nei ritagli, segna anche 29 punti. L’ultimo pallone, a 4 secondi dalla fine, sarebbe suo se Gentile non lo passasse ad un lituano direttamente dalla rimessa. Per fortuna che la classifica è ancora accettabile, magari più complicato arrivare secondi, ma passato il Real giovedì prossimo al Forum, c’è la sfida di Desio col Bamberg che dovrebbe consegnare ai milanesi le sospirate Top 16. Coi rientri di Gigli e, più in là, di Kangur Livio Proli dovrà mettere mano ad un organico con 14 elementi, tanti doppioni, sette lunghi e due playmaker da Legadue. Buon lavoro…
La cronaca. Dopo un primo quarto sostanzialmente equilibrato in cui la difesa milanese riesce a tenere in scacco i lituani di casa, la partita prende una piega molto pesante (per Milano) nel secondo. L’attacco targato EA7 va completamente in tilt per quasi sette minuti, mentre dall’altra parte la difesa non compensa. Clamoroso il break di 16-1 e time-out sul 33-18 con la squadra di casa che tira col 71% da 2 dopo un quarto e mezzo (e il 66% al 20’, ma l’11% da 3). Milano è letteralmente sull’orlo del baratro, Banchi le prova tutte anche levando Langford per il doppio play (in campo contemporaneamente Jerrels e l’anonimo Haynes…) ma la barca fa acqua dappertutto. Un gioco da tre punti di Melli e una tripla di Jerrels ispirata da Gentile risvegliano improvvisamente l’EA7 che controbreakka 11-2. La tripla di Langford (12 al riposo col 75% da 2) riporta una Milano fin qui monodimensionale (assolutamente impalpabili i lunghi) fino al meno 6 (35-29) del 19’ e salva una partita che ad un certo punto sembrava segnata.
La partita è salva, ma Milano impiega 17 minuti nel secondo tempo per azzannarla. Perché dopo l’ennesimo canestro di Langford del meno 5 (51-46), Milano ripiomba sotto di dieci. Banchi vuole efficacia offensiva anche nel pitturato e, al limite della disperazione, tenta anche la carta Chiotti ovviamente con scarsa fortuna. Poi quando tutto sembra segnato (70-60 al 36’), la zona milanese produce qualche recupero e i canestri in transizione riaccendono il match. Ci mette del suo Kaunas che s’impanica di fronte alla rimonta dei biancorossi che trova compimento col 2/2 dalla lunetta di CJ a meno 26”. Incredibile. Il canestro di Dentmon nel traffico e la rimessa più brutta del mondo di Gentile riconsegnano (meritatamente) i due punti ai padroni di casa che tornano a sperare anche loro nella qualificazione. Giusto così.
ZALGIRIS KAUNAS-EA7 MILANO 73-71 (17-17, 39-31, 60-50)
ZALGIRIS: Dentmon 15, Pocius 13, Klimavicius 9
MILANO: Langford 29, Moss 12, Gentile 11.