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Cristian Savani si ritira dalla Nazionale. Pensieri

di Sabina Grixoni

Il pettorale più famoso della pallavolo mondiale.
Il cognato più amato della pallavolo italiana.
Il martello pneumatico della pianura padana.
Lui, il Capitano.

Nel giro della nazionale dal lontano 2001, quando, ragazzetto sbarbato appena maggiorenne, fece il suo esordio a Ferrara, in un All Star Game che vedeva l’Italia battersi col resto del mondo. Allora al referto ancora si chiedevano “ma Cristian con l’H o senza?”. Oggi di anni ne ha
31, e di partite con la maglia azzurra ne ha giocate 233 – duecentotrentatre!  E tutti sanno che si chiama Cristian, senza H.

Si narra che gli americani ancora mostrino i segni delle cassapanche che gli ha tirato addosso ai quarti di finale delle scorse Olimpiadi. Alcuni di loro da quel giorno non hanno più voluto ricevere una palla. Ad altri sono stati amputati gli arti superiori.  All’ultimo europeo ci ha fatto un po’ penare; dopo l’infortunio non si è ripreso come avrebbe voluto. Ha sofferto, e noi con lui. Ma ancora una volta ha strappato via una medaglia
importante, l’ottava della sua carriera.  Lascia la nazionale dopo grandi soddisfazioni, e per questo noi lo vogliamo salutare col sorriso,
consci del fatto che solo i grandi sono così: sanno capire quando il momento di farsi da parte è
arrivato.
Ora vuole dedicare più tempo alla famiglia, e allora forza Cristian! Grazie.

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