NBA: i migliori della stagione secondo schiacciamisto5- parte 2

Nel precedente articolo vi avevamo proposto l’MVP, il miglior sesto uomo e il miglior difensore della stagione regolare NBA appena terminata. Oggi è il turno dei rimanenti premi:

Miglior rookie: la stagione dei Philadelphia 76ers è stata pessima ma c’è un nome e un cognome che fa sorridere i tifosi Sixers: Michael Carter-Williams. Il playmaker ha stupito l’intera NBA sin dal suo esordio, nel quale mise a segno 22 punti, catturò 7 rimbalzi, rubò 9 palloni e consegnò 12 assist. In seconda posizione troviamo un altro rookie che ha giocato in una squadra costruita per perdere: Victor Oladipo degli Orlando Magic. Sul gradino più basso del podio c’è un altro playmaker: Trey Burke degli Utah Jazz.

Miglior allenatore: per questa categoria la scelta è molto ardua. Premiare un allenatore che ha portato i suoi ai vertici delle classifiche NBA o chi ha fatto superare i limiti alla propria squadra. Scegliamo la seconda opzione e diamo al premio a Terry Slotts, coach dei Portland Trailblazers, che nella pre-season erano considerati una delle peggiori franchigie della NBA ma che hanno combattuto per diversi mesi ai vertici della Western Conference e che sono andati ai playoff con la quinta posizione. Come secondo classificato puntiamo su Gregg Popovich, che ha guidato i suoi (per l’ennesima volta) al miglior record NBA i suoi San Antonio Spurs: 62 vittorie e 20 sconfitte. Il terzo classificato è Jeff Hornacek, il cui discorso è simile a quello fatto per Slotts. I suoi Phoenix Suns non hanno conquistato l’accesso ai playoff NBA perdendo l’ultima gara ma se giocassero nella Eastern Conference si sarebbero qualificati con il terzo miglior record.

Giocatore maggiormente migliorato: anche in questo caso la lista è molto lunga. Ai primi due posti si trovano due giocatori dei Phoenix Suns. Il primo è Gerald Green, che ha chiuso l’annata a 15.8 punti di media a partita. Non male per un giocatore che un paio di stagioni fa era fuori dalla NBA. Il secondo è Goran Dragic, che in questa stagione è diventato un vero e proprio All-Star. Sul gradino più basso del podio c’è una bandiera italiana portata da Marco Belinelli. Il “Beli” in una sola stagione si è inserito alla perfezione nel sistema di Gregg Popovich e ora è pronto a competere per il titolo NBA.

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