Che tipo di Beach Girl da Mizuno Beach Volley Marathon sei?

Ed eccoci qui. A fare un decalogo delle beach girls. Quelle che sanno giocare, quelle che vogliono cuccare. Quelle che assomigliano – allo specchio ovviamente – alle categorie dei beachers. E quelle che sono uniche nel loro genere. Forse le donne – questo è vero – sono meno creative nei costumi. Ma perchè per le donne sudare e puzzare non è – e non sarà mai – motivo di orgoglio e addescamento del sesso opposto (invece l’omo ha da puzzà). Quindi i travestimenti si limitano. Ma non la creatività. Sì perchè le magliette e i messaggi femminili sono sempre ficcanti, delle volte stravanti, assurdi e meravigliosi. Come lo è l’altra metà del cielo, d’altronde. Che, per certi versi, la modernità avvicina sempre di più al mondo maschile ma che, sempre e comunque, tiene differente e attraente. Ecco il nostro decalogo delle beach girls incontrate alla Mizuno Beach Volley Marathon di Bibione 2014.

Il decalogo dei beacher incontrati alla Mizuno Beach Volley Marathon 2014

1) Sei una beacher convinta. Sai giocare. Hai alle spalle decine di anni di pallavolo. Ci hai giocato quasi prima di nascere. E, se fossi nata negli anni ’90, oggi posteresti su facebook quei meravigliosi link (che ve prego!) osannano la pallavolo come stile di vita, amore puro, sport senza peccato. Ma ora sei grande e vuoi solo divertirti. E cosa c’è di più divertente della Mizuno Beach Volley Marathon? Ti ietti ovunque, ti sporchi di sabbia e quando fai punto urli come un’ossessa. Anche se siete 20-4 per l’altra squadra. Se ti piace uno che gira intorno al campo (ma lo vedi di sfuggita perchè sei attentissima al gioco) anzichè fare le moine e gli occhi dolci gli urli in faccia. #PallavolistaConLePalle

2) Sei tu. Del beach – diciamoci la verità – non te ne frega granchè. Certo, pettorali e muscoli ti piacciono. Li guardi. Ma te vuoi prendere il sole. E se qualcuno ti nota sei contenta. Quindi decidi – con un filo di presunzione eh – di sdraiarti a fianco dei campi più caldi, dove si stanno dando battaglia i migliori beacher atterrati a Bibione. Ti sdrai li vicino al campo a prendere il sole e aspetti che qualcuno inciampi praticamente su di te, mentre tutti ti danno le spalle perchè di belle gnocche ce ne sono in giro tante, di beacher fortissimi, anche no. Poi finita la gara – stanne certa – qualcuno ti noterà. Non fosse altro per il fatto che, girandosi e camminando a casaccio come solo alla Mizuno Beach Volley marathon si può fare, cento (e più) cristiani ti verranno addosso. #FurbacchionaProprio

3) Chiappe sode e alte. Mammelle enormi e toniche. Codona di cavallo che chissà quante volte te l’hanno tirata durante lo spritz party. Non giochi a beach volley. Ma guardi, passeggi. O meglio, sfili. Dai i tre bacini a tutti, cambi costume tre volte in un giorno. Ne punti uno. Non uno qualsiasi. Quello che hai scelto dopo un’attenta selezione fisica. Dopo aver contato gli addominali, dopo aver annusato il collo e, rigorosamente, dopo aver guardato il pacco a tutti quanti. Ti dicono che sui campi ci sono Matteo Martino e Greta Cicolari. Tu ci pensi un attimo e dici: “Ah si…la modella e il calciatore che sono sulla copertina di CHI”. Insomma, la pallavolo non esiste. Ma tu sei a caccia. Sai cacciare. E porti a casa il risultato. Sempre (a meno che quello che punti alla fine non sia gay). #MinervaDeaDellaGuerra

4) Prenoti il campeggio a settembre. Lo prenoti senza sapere chi verrà con te. Qualche amica la troverai. Ti porti solo pantaloncini neri e magliette. Ma che magliette. Sei tu, l’alter ego delle Banane maschili. Quella che vuole distinguersi. Che desidera fortemente essere abbordata non perchè ha un palo nel sedere, ma perchè ha personalità. E allora, a Natale cominci a pensare a cosa scriverete sulle magliette. Cambierai idea tre o quattro volte almeno. Passi da “Li vuoi quei kiwi” a “Io sono l’amica simpatica”. Ma poi pensi che “Il sogno di una donna non è il principe azzurro ma mangiare senza ingrassare” sia la scelta migliore. Insomma, una serie di aforsimi e verità che ti fanno divertire. Ti accontenti di poco? Forse. Ma alla fine sei quella che inizia a godersi la Marathon da settembre. Che non è poco. #PassioneMarathon

5) Sei la sposa. E tu, quelle che ti portano alla Mizuno Beach Volley Marathon, hai ancora il coraggio di chiamarle “amiche”. Nonostante ti mettano in testa un velo orrendo e nonostante ti obblighino a suonare un flauto a forma fallica. O nonostante ti mandino in giro a fare la caccia al tesoro vestita da infermiera con uno stetoscopio al quale il fallo non può mancare. E ovviamente, nella “caccia al tesoro” tu devi cercare almeno tre ragazzi che ti diano un bacio. In tutto questo, il tuo futuro sposo dov’è? Ad Amsterdam. Con gli amici (speri). Lo chiami il giorno dopo e lui ti dice: “Come è andata, tesoro?”. Tu sei davanti allo specchio, con il telefonino all’orecchio, il trucco sbavato. Ti giri e nello specchio vedi riflessa la scritta che hai sul lombare che fa cosi: “E’ stato bellissimo, amore!”. E tu con le lacrime agli occhi, dentro al cuore preghi e ripeti al tuo futuro marito: “E’ stato bellissimo, amore!”. #LaSposaCheScappa

6) Poi ci sei tu, cara mia. Che hai deciso che a questa Mizuno beach Volley Marathon vuoi dimenticare, nell’ordine: il tuo ex, il capo al lavoro che ci prova e a te non ti piace, un campionato perso all’ultima giornata e la tua migliore amica che è andata rigorosamente col tuo ex. Fortunatamente hai delle amiche vere che, mentre incroci gli occhi allo Spritz Party e cerchi di viaggiare diritta, ti sostengono fisicamente e moralmente. Ma ci riesci solo perchè le tue amiche del cuore ti prendono sotto braccio. Alla fine della serata, le amiche sono cambiate (si son date il cambio, più che altro), ma la scena è più o meno la stessa. Solo che tu hai indosso degli occhiali da sole (anche se è notte) e sei a peso morto. Le amiche ti mettono a letto, ti mandano a cagare. Ed escono di nuovo. #GiuDiMorale

7) Ti sei dimenticata. Di cosa? Di tutto. Sapevi benissimo che dovevi andare alla Mizuno Beach Volley Marathon. Ma ti sei scordata per tempo di: depilarti, fare una lampada per prendere quel poco di colore per non sembrare Casper, dimagrire il giusto. E allora vieni a Bibione con una sorta di muta da sub. In modo che non ti si vedano peli, cellulite, pelle bianca. Lasci scoperte giusto le braccia e il collo – che diventeranno nere o rosse a seconda delle reazioni – ma forse non ti sei accorta di una cosa: alla Mizuno Beach Volley Marathon, nessuno ti giudica moralmente. Potevi venire pure coi peli. Avrebbero pensato ad un travestimento da King kong. E magari sto King ti avrebbe chiesto di sposarlo. Va beh, ormai è andata. Ti dovrai accontentare di Capitan Nemo. #Vergognosa

8) E’ la tua prima volta alla Marathon. A te hanno spiegato che è un posto figo dove si fa un torneo di Beach Volley. Mica ti han detto tutto. Mica ti han detto che c’è una festa della madonna a fine giornata. Mica ti han detto che durante il giorno c’è in giro tanta di quelle carne da riempire i freezer di Mac Donald. Ecco, per descriverti è semplice: non riesci a parlare. Ciondoli. Non parli. Sorridi a trentadue denti e rispondi solo “si”. A tutti. Quelli che ti chiedono se ci sarai al party. Quelli che ti chiedono per che squadra tifi. Anche quelli che ti chiedono un accendino (e tu non fumi). Alla fine del week end, decidi di metterti a dieta. Perchè l’anno prossimo sarai la più figa. #Svampita

9) “Due euro e cinquanta”, “Tre euro”, “Quindici euro”. “Le birre me le fai tu?” Ecco, tu tesoro mio, sei quella che alla Mizuno Beach Volley Marathon ci lavora. Che sta dietro alle mille richieste, ai resti da dare. Che vede i bellocci ma solo da dietro il bancone dello stand cucina. Indossi una maglia bianca di Raduni Sportivi. Ma non rinunci alla tua femminilità. E, ne sei certa, qualche conquista la fai di sicuro. Tipo quel 50enne vestito da pomodoro che non si prende sul serio e che vuole dei figli da te. Che si è attaccato al bancone in attesa che tu finisca il turno. O quel giovincello che si lamenta perchè deve fare tre ore di coda ma alla fine ti guarda negli occhi e si innamora. Insomma, la tua Marathon è a lavorare (e questa è una gran cosa coi tempi che corrono). Ma senza di te, l’organizzazione non sarebbe la stessa. #Grazie (il ringraziamento vale al maschile anche. Ma ci è venuto in mente oggi, scusate).

10) Vai alla Marathon per divertirti. Perchè aspetti questo momento per stare in compagnia di amici e amiche da tanti mesi. Sei felice. Perchè ami giocare a beach volley anche se magari hai smesso di giocare a pallavolo da qualche anno e non sei proprio la Cicolari. Balli, canti, ti diverti. E poi incontri lui: che ti guarda, si avvicina, ti saluta. Ci chiacchieri mentre impazza il casino sotto il palco. Poi capisci che le amiche le hai perse. E allora lui si offre di accompagnarti in hotel. Vi scambiate i numeri vi rivedrete. magari sui campi da beach, magari a casa. Magari alla prossima Marathon. #Innamorata

E tu? Che beach girl sei? La Mizuno beach Volley Marathon è l’altra metà del cielo. Ed è piena di stelle. Talune si rivelan calessi. Ma se non ci fossero, bisognerebbe inventarle.

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