World League 2014 – L’Italvolley vince ancora. 3-1 alla Polonia davanti agli 11mila del Foro Italico

Splende ancora il sole sul cielo di Roma quando al Foro Italico scende in campo lo SPETTACOLO. Coreografia da brividi in una cornice unica al mondo. Questa è la pallavolo che amiamo. Questa è l’ItalVolley di Mauro Berruto.
E sono sei, ora, le vittorie di fila per la nostra squadra tutto cuore e coraggio. Parte il sestetto ormai consacrato, con Drago Travica in regia, Ivan Zaytsev sulla diagonale, capitan Birarelli e Teuzzo Piano al centro, Kovar e Parodi sulla banda. Per i polacchi –che sono incredibilmente riusciti a non prendere un raggio di sole neanche a Bari e Roma e sono più pallidi che mai- Drzyzga al palleggio, Bociek opposto, Buszek e Mika schiacciatori, al centro Nowakowski e Klos. Liberi Totò Rossini per i buoni, Zatorski per i cattivi.
Tutto bene per gli azzurri che giocano a memoria. I primi due set volano via lisci, grazie a un servizio sempre incisivo, una ricezione salda, e un muro DA PAURA. Bene le pipe con Kovar e Parodi, perfetta l’intesa Drago- Zar –machevelodicamoafare- e un super Birarelli, tra un muro e un primo tempo, si concede anche recuperi di piede da far rabbrividire Pelé. Lo ripeteremo fino allo sfinimento… che nazionale!
Poi, come ogni tanto ci succede, ci dimentichiamo di rientrare in campo. E il terzo set più che pallavolo- spettacolo è pallavolo-imbarazzo. Male malissimo la ricezione, troppi errori dai nove metri, muro e contrattacco inesistenti. In realtà vogliamo credere che la banda di Berruto abbia semplicemente voluto prolungare il godimento degli undicimila –U N D I C I M I L A- del Foro. Terzo set per i polacchi, e si va
avanti. Rientrano in campo di nuovo nel pieno delle facoltà psico-fisiche i nostri, e non c’è storia. Asfaltiamo i  nemici in pochi minuti e chiudiamo la pratica. 3-1 per noi, e tutti a sfondarsi di carbonara e cacio e pepe.

Come avrete capito, per le paropagelle di oggi vogliamo ispirarci alle prelibatezze culinarie romane, argomento su cui noi, modestamente, siamo ferrati un bel po’ – e non solo su quelle.

Ivan Zaytsev: best scorer del match (a pari punti col collega polacco Buszek). Potenza ed elevazione da paura, per noi lui è un #saltoinboccaallaromana

Dragan Travica: la roccia. La sua grinta è la forza di questa nazionale. Non lo fermano né le critiche, né le
urla isteriche delle sue piccole fan. Croccante fuori e morbido dentro, per noi lui è un #supplìdiriso

Simone Parodi: il ragazzo della porta accanto. Buona la sua prestazione a doppia cifra. Faccia pulita da bravo ragazzo. Semplicità e genuinità. Per noi è un piatto di #vermicellicacioepepe

Lele Birarelli: che partitona! 14 punti per il nostro capitano che è sempre una garanzia. Imprescindibile e consistente come un #maritozzo

Jiri Kovar: leggermente più spento rispetto alle ultime prestazioni. Qualche problema in ricezione, ma un piccolo calo mentale è comprensibile. Sarà probabilmente dispiaciuto, e quindi per noi è un piatto di
#penneall’arrabbiata  

Teo Piano: il miglior muratore del match. Quando allunga i tentacoli lui, non c’è niente da fare. Immenso e  imponente come #carciofoallagiuda

Totò Rossini: la certezza. Di lui non ci stanchiamo mai, soprattutto quando gioca così. Un po’ come una
#carbonara tra amici. Va sempre bene.

Italia-Polonia 3-1 (25-21, 25-20, 15-25, 25-17)
Italia: Kovar 5, Parodi 11, Zaytsev 18, Lanza, 1, Buti, Travica 7, Piano 9, Birarelli 14, Baranowicz 1, Rossini L.;
N.E. Randazzo, Vettori
Polonia: Nowakowski 7, Konarski 2, Klos 10, Wrona, Bociek 11, Drzyzga 2, Ruciak, Zygadlo, Zatorski L., Mika
13, Buszek 18; N.E. Ferens.
Arbitri: Alenezi A. (KUW) & Loderus F. (NED)
Spettatori: 11.000

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