Basket Maschile Lega A – Se anche quest’anno la Montepaschi Siena è arrivata alla finale di Coppa Italia (perdendola contro Sassari) e, soprattutto, a quella per l’assegnazione dello scudetto, un motivo ci sarà. Sull’orlo del fallimento (anzi è già tecnicamente fallita), destinata alla “radiazione” in vista del prossimo consiglio federale, col suo uomo di riferimento ai “domiciliari”, con la Guardia di Finanza un giorno sì e l’altro pure a spulciare tra i suoi conti fatti di fondi neri, società create ad hoc all’estero per pagare i giocatori e dribblare il fisco italiano, con poca chiarezza societaria fatta di comunicati stampa che parlano di nuovi sponsor prima per il 2015 e poi solo per la finale scudetto di cui, però, nessuno o quasi sa l’esistenza. Ecco, nonostante questo e tanto altro, Siena c’è ancora, sfiderà l’Olimpia Milano per la conquista del titolo e, diciamocela tutta, non parte nemmeno così tanto sfavorita. Allora i casi sono due. A Siena sono veramente bravi (pur non potendo contare su tutti quei benefit amministrativi venuti alla luce in questi mesi e che ne avrebbero caratterizzato l’ascesa in Italia e in Europa nel recente passato), oppure le altre sono scarse. Facciamo un po’ e un po’? Affare fatto?
Ma attenzione. Non vogliamo assolutamente sminuire i meriti dei giocatori che hanno portato fino a qui questa squadra. Le “grandi firme” del recente passato sono un… lontano ricordo, ma l’escalation della Mens Sana dimostra ancora una volta come il lavoro in palestra, la bravura di uno staff tecnico e la mentalità unica venutasi a creare in Toscana negli ultimi anni (dopata sì a livello amministrativo, ma genuina nella sostanza) di dominio possano fare miracoli. La crescita esponenziale durante i playoff di elementi come Matt Janning (che ha il plus-minus, +73, più alto di tutta la post-season) o Othello Hunter (con il 67.5% ha la percentuale più elevata dal campo) e la conferma come giocatore preziosissimo di Marquez Haynes che da oggetto misterioso all’EA7 è diventato uomo da oltre 17 punti di media nei playoff (e 20 di valutazione e 5.2 assist a partita), qualcosa che di importante è stato fatto da quel “genio” del basket forse fin troppo sottovalutato in questi anni che risponde al nome di Marco Crespi. Crescita dei giocatori al momento clou della stagione, ma anche preparazione maniacale a livello tattico delle gare. Perché i playoff sono fondamentalmente lunghissime partite a scacchi a cui una serie di scelte se ne contrappongono altre che possono cambiare da partita in partita. Qui viene fuori tutta l’abilità e l’esperienza di un coach che deve saper “leggere” ogni 48 ore una partita che non necessariamente potrà essere uguale a quella che l’ha preceduta. Nella semifinale contro Roma (vedasi il “trattamento” su Jimmy Baron da gara-3, passando per gara-4 fino a gara-5) la dimostrazione chiara dello strapotere senese, tattico e tecnico, anche in attacco. La circolazione di palla ha fatto la differenza, la costruzione di tiri puliti per i cecchini ha alzato le percentuali dalla lunga distanza (39.6% da 3 è la più alta delle otto squadre partecipanti i playoff) facendole diventare un fattore.
L’orgoglio della piazza è un altro elemento da tenere in considerazione nella finale contro l’EA7. Il forte senso d’appartenenza dei tifosi del PalaEstra, moltiplicato all’infinito dalle ultime vicende extra-sportive, trasmesso alla squadra attraverso il capitano Tomas Ress potrebbe aiutare a colmare parte del gap che necessariamente esiste coi milanesi. In campionato Siena è arrivata alle spalle di Milano ma con cinque vittorie in meno. Per fare il colpaccio occorre andare a vincere al Forum e ultimamente non è mai stato così “facile”, e poi Siena lo ha già fatto in trasferta a Reggio Emilia prima e a Roma poi. La sensazione è che la serie durerà almeno dalle 5 alle 6 partite. Tutto questo però con una dovuta precisazione. Siena fin qui, invero, non sarebbe dovutao arrivarci. Il fischio più che “presuntuoso” di gara-4 al Palabigi contro il reggiano Silins (fallo da tre inesistente e conseguente tecnico per “mano nei capelli”) ha regalato 6 punti alla Montepaschi sotto di nove nel terzo periodo girando le sorti di un match che avrebbe significato l’eliminazione dei toscana
IL PROGRAMMA DELLE “FINALS”
Ecco il calendario e la programmazione televisiva della finale scudetto tra EA7 Emporio Armani Milano e Montepaschi Siena. Tutte le partite si giocheranno alle 20.30 eccezion fatta per gara-1 del Forum che comincerà alle 18.30. Ma ecco il programma ufficiale:
Gara 1: domenica 15 giugno EA7 Milano – Montepaschi Siena – Rai Sport 2 ore 18.30
Gara 2: martedì 17 giugno EA7 Milano – Montepaschi Siena su Rai Sport 2 ore 20.30
Gara 3: giovedì 19 giugno Montepaschi Siena – EA7 Milano su Rai Sport 2 ore 20.30
Gara 4: sabato 21 giugno Montepaschi Siena – EA7 Milano su Rai Sport 2 ore 20.30
Eventuale Gara 5: lunedì 23 giugno EA7 Milano – Montepaschi Siena su Rai Sport 2 ore 20.30
Eventuale Gara 6: mercoledì 25 giugno Montepaschi Siena – EA7 Milano su Rai Sport 2 ore 20.30
Eventuale Gara 7: venerdì 27 giugno EA7 Milano – Montepaschi Siena su Rai Sport 2 ore 20.30