Londra 2012 – La paropagella di Italia-Finlandia: qualcosa e più da rivedere

Torneo Qualificazione Olimpica – Da salvare la vittoria e le ondate di gioco viste in due set su cinque. Con la Germania deve essere un’altra solfa. Per forza di cose. Altrimenti andare avanti seriamente diventa dura e gli Azzurri vogliono Londra. Di seguito, la “Paropagella” di Italia-Finlandia (foto www.cev.lu).

Michal Lasko: 24 punti sono un marchio fondamentale, soprattutto in una gara terminata ai vantaggi al quinto set. L’opposto mancino usa spada e fioretto e, a conti fatti, salva gli Azzurri (buona la prova anche a muro con 4 punti in questo fondamentale). Terminale decisivo

Dragan Travica: con la ricezione di oggi, si poteva fare pochino. Eppure, nei set in cui l’Italia viaggia a velocità elevate, Travica gestisce ottimamente i suoi attaccanti, anche se manca un po’ a muro (ebbene sì, due murate per un esterno come lui, sono pochi). Regista.

Luigi Mastrangelo: nel terzo set va in battuta a punteggio “regolamentare” superato e piazza un ace che la dice lunga sulla sua “non paura”. Carattere.

Alessandro Fei: Attacca con un 83% ma Travica può servirlo solo 6 volte. Pochine davvero. La ricezione non ha permesso diversamente e a muro, ma Fox fa la differenza con 5 punti. Da tenere più caldo.

Andrea Bari: non ci siamo. Se in difesa il cuore gli permette di arrivare su palloni importanti, in ricezione perde tutta la lucidità che serve ad un libero di alto livello. Le percentuali parlano da sole: 26% di positività e 17% di perfezione. No davvero.

Ivan Zaytsev: Parte lui, ma Berruto lo sostituisce con capitan Cristian Savani, inserendolo ad un certo punto anche come opposto. Non è una delle sue migliori serate. Da rivedere.

Simone Parodi: E’ il più costante di tutti. In ricezione mantiene, anche se basso, un 42% di positività ed efficacia, fa un buon lavoro a muro e, in generale, nelle piccole cose appare attento. Positivo.

Emanuele Birarelli: Gioca due set e fa un punto (a muro). Soffre della mancanza in seconda linea, ma dà una mano. Si fa quel che si può.

Samuele Papi: entra a dare un po’ di tranquillità e rivederlo in campo è sempre qualcosa di speciale, visto che mancava da tempo in maglia azzurra. Utile.

Cristian Savani: Chiamato in causa, non è al 100%, o almeno così pare. Attacca con fatica (32% di palla punto) e riceve male (10%-10%). Al servizio rischia sempre: 7 battute, 5 errori, 0 ace. Altra cosa il capitano.

PROMOSSO
Il muro: 19 sono i muri messi a terra dagli azzurri, contro i 9 della Finlandia. La differenza sta qui.

BOCCIATO
Ricezione: Le battute flot e furbe dei finlandesi mettono in difficoltà tutti, soprattutto Bari. Importante non dare punti di riferimento agli avversari che verranno. Allenarsi.
Servizio: Un set è regalato ai finlandesi con gli errori azzurri al servizio (24 contro 15 di Esko e compagni). In compenso, solo 4 ace. Non va

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