Mondiali Volley – Paropagelle di Italia-Cina. Tema: tragedie e amarezze (da esorcizzare)

Mondiali Volley Femminili 2014 – L’Italia di Marco Bonitta non va in finale. In finale ci va una Cina che ha meritato di andarci. Una Cina che nei primi due set soprattutto ha difeso qualsiasi cosa. Ha murato bene e non ha sbagliato una posizione che fosse una. Zhu, neanche vent’anni, ha messo a terra 32 palloni con una percentuale paurosa del 50% e pure Yuan ha giocato una partita fantastica al centro pur non avendo neanche 18 anni (16 punti per lei con ben 5 muri). L’Italia ora deve smaltire la delusione, che è tanta. Perchè crederci era lecito, era bello. Forse non era neanche impossibile da raggiungere questa finale. Ma il verdetto del campo non perdona, non lascia mai spazio a recriminazioni vere e convincenti. Perchè la Cina ha meritato di andare in finale. Mentre l’Italia ha lottato. Ha perso con l’onore di un pubblico che ha applaudito le azzurre nonostante la sconfitta e che le ha sostenute fino alla fine.

Bonitta parte con la formazione tipo: Lo Bianco e Centoni in diagonale, Arrighetti e Chirichella al centro, Del Core e Costagrande in banda, De Gennaro libero. Per poi ribaltarla letteralmente nel terzo set – quando la Cina domina e l’Italia soffre in attacco come mai in questo mondiale -. Mette dentro Diouf in posto quattro al posto di Costagrande e lascia Centoni sempre in posto due, alternando Ferretti e una Lo Bianco sicuramente non precisa come la conosciamo. Un’Italia che ha lottato. Una Cina che ha fatto tutto benissimo nonostante avesse molta meno esperienza da spendere rispetto a Piccinini e compagne. Le azzurre hanno ricevuto meglio: 72% contro il 58% delle cinesi (positività). Ma hanno  attaccato peggio (38% contro il 45%). E anche il muro ha fatto la differenza: 10-14 il parziale a favore delle ragazze di Lang. Importante – ma non fondamentale purtroppo – il numero di ace: 10-2 il parziale a favore delle azzurre. Parliamoci chiaro: l’Italia si andrà a giocare una medaglia che era stata tutt’altro che preventivata dopo l’estate travagliata delle azzurre. E dall’altra parte della rete c’è un Brasile che ha lo stesso problema: superare la delusione. Anzi, il Brasile ha molta più delusione, poichè partiva da favorita.

Le “paropagelle” le vogliamo fare con l’intento di esorcizzare il momento difficile e la delusione che non accenna ad andarsene. Quindi citeremo le tragedie, ma anche i poeti amari o qualche canzone con un risvolto triste. Il tutto, pensando a domani che come diceva la cara Rossella, “è un altro giorno“.

Eleonora Lo Bianco – Non è proprio la sua serata migliore. Tante palle imprecise, la ricezione dell’Italia è buona ma l’alzatrice ex Bergamo non riesce a giocare al centro. Delle tragedie che conosciamo, la affianchiamo a quella di #GiulioCesare che sa che andando al Senato verrà accoltellato, ma ci va lo stesso. Con coraggio, verrebbe da dire. Una che combatte ma che questa sera non ha disputato la sua miglior battaglia. Anzi.

Nadia Centoni – Fa fatica a mettere giù la palla, sono comunque 15 i suoi punti ma attacca con un 31% che addebitarle come colpa tutta sua è difficile: la Cina difende l’impossibile. Lei non si fa mai venire il braccino e delle volte deve aggiustare delle palle imprecise che le arrivano e che lei attacca senza troppo battere ciglio. A lei vorremmo affiancare un poeta latino che non scriveva tragedie ma che un filo tragico lo era: Centoni è #Seneca, stoica come Seneca. Consapevole come Seneca. Che sapeva che alla morte ci si arriva attimo dopo attimo. E attimo dopo attimo lei la gara l’ha vissuta. Senza paura. Da stoica qual è.

Valentina Arrighetti – Il guerriero per eccellenza di questa squadra questa sera non c’è. A muro le cinesi non la vedono neanche, attaccano senza paura e viene sostituita in corsa da Folie. Quando viene chiamata in causa la mette giù bene (71% in attacco) mentre a muro fa virgola. L’Arrighetti vista questa sera non è quella che l’Italia ha avuto a disposizione contro Usa, Russia, ma anche in tutte le altre gare del Mondiale. Pensando a lei, stasera, viene in mente quella famosa frase dell’Amleto… #EssereONonEssere? Domani contro il Brasile è meglio essere, please…

Cristina Chirichella – Nove punti per lei, tanta grinta, tante urla anche quando l’Italia è sotto. E tutto questo dimostra una passione grande nonostante le difficoltà: 55% in attacco e due soli muri. Per la sua passione e per la sua giovane età (ma anche le cinesi erano giovani), non può essere che #Giulietta

Carolina Costagrande – Brutta serata per la schiacciatrice italo-argentina: attacca con il 25% e per lei ci sono solo 8 punti a referto. Riceve comunque benissimo (92% di positività) ma da lei ci si aspetta la licenza di uccidere, di trovare i pertugi dove non ci sono. Lei potrebbe essere un condottiero sostituito (in giornata, ovvio) come #Otello

Antonella Del Core – Riceve qualcosa come 41 palle con il 61% di positività. Mette a terra 16 punti. Purtroppo, sono su di lei le battute della Cina che permettono alle asiatiche di girare il quarto set a loro favore, passando da 15-12 a 15-18. Ma è difficile darle anche solo mezza colpa dopo il Mondiale che sta disputando. Mette a terra quasi una palla su due. Lei la parogoniamo a #TitoAndronico, combattente umile. Ma non basta.

Valentina Diouf – Purtroppo l’ultimo punto della Cina passa dalle sue mani a muro. Ma la Diouf questa sera ha giocato in un ruolo non suo ed è lo stesso Bonitta a dire che non la avevano provata spesso. Si è applicata anche in seconda linea come banda e ha messo a terra 15 palloni con 5 ace all’attivo (!!). Lei non la associamo ad una tragedia ma ad una donna mezza eroica. #GiovannaDArco

Monica De Gennaro – La Moki nazionale fa gli straordinari. Riceve a due quando Diouf è in seconda linea, difende tanto e sta disputando un Mondiale che le farà guadagnare la Nazionale sicuramente per gli anni a venire. Non la parogoniamo ad una tragedia, ma ad un poeta che – nel suo raccontare la tristezza – era comunque passionale e forte. Lei oggi è #Foscolo

Raphaela Folie – Entra a sostituire Arrighetti in giornata storta. Attacca con un discreto 40% ma a muro fa fatica, tanta. E le cinesi viaggiano alla grande. Entrare in una situazione del genere non era sicuramente semplice. Ma reagisce e ci crede fino alla fine. Un po’ come #Romeo. Solo che va male.

Francesca Ferretti – Forse questa sera avrebbe meritato più campo. O almeno una chance in più. Non fosse altro per la difficile partita della Leo. Mettiamola così: la vogliamo vedere un po’ tradita, come la donna di Lucio Battisti in #29settembre.

ITALIA-CINA 1-3 (21-25 20-25 25-20 28-30)
ITALIA:  Del Core 16, Chirichella 9, Centoni 15, Costagrande 8, Arrighetti 5, Lo Bianco 1, De Gennaro (L). Ferretti, Diouf 15, Bosetti C., Folie 4. Non entrate: Piccinini. All. Bonitta.
CINA: Hui 12, Yang J. 8, Wei 2, Zhu 32, Yuan 16, Zeng 8, Shan (L), Wang, Yang F., Shen. Non entrate: Chen (L), Liu. All. Lang Ping.
ARBITRI: Tano (Jpn) e Cespedes (Dom)
Spettatori: 12600. Durata set: 26, 27, 27, 37.
Italia: bs 12, a 10, mv 10, er 10.
Cina: bs 12, a 2, mv 14, er 9.

 

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