Iniziano oggi, 12 giugno, i Giochi Europei di Baku. I primi.
Perchè poi la domanda è un po’ sempre la stessa di recente: “Ma cos’è che c’è a Baku in sti giorni?”.
Ebbene si, nel 2012, senza eccessivi proclami, è nata da una supermega riunione (in altre parole dalla 41^ assemblea dei Comitati Olimpici Europei) l’idea di dar vita ad una sorta – passateci il termine – di Olimpiade europea. Molto semplicemente: ci sono delle gare, degli sportivi in gara, delle medaglie, delle classifiche. Come prima sede di questi primi Giochi Europei è stata scelta Baku (davvero?), capitale di una delle nazioni più lanciate – sportivamente parlando – del momento: l’Azerbaijan. Lanciate anche a livello economico ma dal dubbio spessore sociale, verrebbe da dire.
DISCIPLINE IN GARA – Atletica leggera, Atletica pesante, Badminton, Basket 3 vs. 3, Beach soccer, Beach volley, BMX, Boxe, Canoa/kayak, Ciclismo su strada, Ginnastica acrobatica, Ginnastica aerobica, Ginnastica artistica, Ginnastica ritmica, Judo, Karate, Lotta greco-romana, Lotta libera, Mountain biking, Nuoto, Nuoto sincronizzato, Pallanuoto, Scacchi, Scherma, Taekwondo, Tennistavolo, Tiro a segno, Tiro con l’arco, Trampolino elastico, Triathlon, Tuffi, Volley.
I NUMERI – 6000 atleti in gara, 30 discipline sportive, 24 olimpiche (alcune reinserite rispetto ai giochi olimpici, altre in via sperimentale come il 3×3 del basket), 49 paesi in gara,253 medaglie in palio. Si staccano i pass per Rio per queste discipline: tiro con l’arco e tiro a segno, pugilato, atletica, ciclismo, nuoto, tennis da tavolo, taekwondo, triathlon, lotta e volley. I Giochi verranno disputati in 15 strutture, quasi tutte nuove.
TV – A trasmettere i Giochi Europei è Sky
COMMENTO – Giusto per dire. Non che l’attenzione mediatica sui Giochi Europei sia proprio altissima. Anche perchè, diciamocelo, non si sentiva propriamente la necessità di un altro evento sportivo – se non per far fare l’ennesima esperienza ai giovani bla bla bla e per spendere qualche soldo. Soprattutto nell’anno pre olimpico degli Europei di pallavolo, degli Europei di basket (per citarne un paio). E non sono poche le discipline che mandano atleti, appunto, a far esperienza senza le prime file. Ben venga. Ma i soldini spesi in quest’occasione non sembrano essere pochissimi. Da Baku parlano di 1 miliardo di euro. L’idea è che questa cifra possa anche essere moltiplicata. D’altronde: petrolio e gas. Non serve dire altro. Senza dimenticare – anzi, in primis – chi oggi è in carcere solo per aver detto la sua come giornalista, blogger o attivista (insomma, non è che proprio a Baku ci siano i diritti che abbiamo qui in Italia, per dirla tutta). I loro nomi sono Leyla Yunus, Rasul Jafarov, Khadija Ismayilova (fonte Wired). Non proprio un ambiente in cui lo sport può trovare terreno fertile per divertire, divertirsi, diffondere i principi e la bellezza della vita. Ma tant’è.