Le paropagelle di Revivre Milano-Azimut Modena. Tema: strutture di personalità

Questa domenica il Palayamamay si è colorato anche di giallo e blu grazie all’arrivo dei limitrofi cittadini emiliani, sempre pronti ad animare ogni palazzetto ospitante. La partita oltretutto ha consentito che i veementi animi potessero esprimersi al meglio: dopo i primi due set governati dal sestetto modenese, la Revivre conquista il terzo 25-23, con una buona tenuta di gioco ed il sorpasso in velocità  sul finale. La partita si chiude nel quarto set con la vittoria dei modenesi, che recuperano la strada  e  pongono fine ad un match dove gli avversari non hanno quasi mai mollato le redini del gioco.

La seconda paropagella del campionato 2016-2017 vuole sbrizzarrirsi andando ad indagare il corpus fondante di ogni attacco mostrato. Non è forse la mente che ci governa, nella perpetua interazione psicofisica con il corpo? Il tema proposta è dunque relativo alle strutture di personalità che muovono ogni gesto tecnico. Sia chiaro: lungi da me qualsiasi giudizio individuale e personale; per cotali richieste erogo solo su pagamento!;)

 

SBERTOLI RICCARDO (REVIVRE MILANO): di questo giovane pargolo (classe 1998!) emerge fin dai primi punti un’immensa grinta agonistica, manifestata a partire dalla sua mimica facciale e dal comportamento non verbale in generale. Diviene protagonista addirittura di una storica murata sul modenese Ngapeth, per cui lo  legittimiamo a raccontare questa vicenda come aneddoto nostalgico fino ai futuri pronipoti. Nonostante qualche alzata fallosa macchi parzialmente la sua prestazione, la votazione complessiva risulta pressoché benevola e con le sue manifestazioni comportamentali attrattive e curiose lui è il nostro #maniacale, poiché ogni emozione diviene espressione caricaturale del sentimento sottostante.

 

PIANO MATTEO (AZIMUT MODENA): apre la partita con una murata significativa, che già ben dispone gli spettatori a mettersi comodi per gustare uno spettacolo degno di nota. Nel terzo set lo vediamo ancora in attivo ma sarà un frangente del quarto ad entusiasmarci sul serio, con due muri consecutivi che portano Modena sul 16-14. Ed ogni blocco deciso all’offesa avversaria è seguito da reazioni molteplici: dall’esultanza composta all’espressione più vivace, con tanto di incoraggiamento ai compagni od il tentativo di mascherare qualche parolina di troppo per errori grossolani. Osserviamo il tutto in ossequioso silenzio e lo eleggiamo #schizofrenico, prendendo spunto da una personalità frammentata e suddivisa in parti che emergono a seconda del ciclo circadiano del soggetto.

 

SKRIMOV TODOR (REVIVRE MILANO): colosso della Revivre il cui temperamento diviene subito biglietto da visita  scomodo per gli avversari. È lui che parte con i primi punti efficaci sulla difesa, è lui che trascina una squadra che sa di dover fronteggiare un avversario degno di nota. Per noi rappresenta lo #psicopatico: sembra che vi sia una reattività minore del sistema nervoso autonomo a livello cerebrale  e di serotonina, fattori che determinano una maggior gradiente di aggressività ed un atteggiamento antisociale. D’altronde dopo alcuni attacchi non efficaci non si è mai scoraggiato, tirando il colpo che ha chiude ogni discorso.

 

COOK BRIAN (AZIMUT MODENA): tutti e quattro i set lo vedono protagonista del sestetto modenese, portando sulle spalle il pesante fardello del compagno Petric che in questa giornata ha potuto riposare un po’ in panchina. Si ravvisano belle giocate, colpi interessanti ed al contempo qualche errore di troppo, figlio magari di un’intesa imperfetta con il suo palleggiatore. Guardandolo giocare ci si sente un po’ strattonati tra l’applauso ed il rammarico per un colpo meno prestante; si guadagna il titolo  di #borderline, in virtù di una struttura di personalità in bilico tra nevrosi e psicosi, nell’oscillazione costante tra normalità e patologia.

 

DE TOGNI GIORGIO (REVIVRE MILANO): tutti gli spettatori presenti al Palayamamay avranno gioito versus sofferto per le inattese e spettacolari azioni di questo centrale. In attacco sfiora per ben due volte un pallone che diventa però vincente, proprio perché incompreso dalla difesa in attesa; sorge quasi il dubbio  che fosse un primo tempo preparato ad hoc, considerando la reiterazione del gesto tecnico. In ogni caso, per noi rimane un punto interessante ed a lui affiliamo una struttura di personalità ipersensibile, a cui è caro l’occhio vigile di un pubblico pronto ad essere coinvolto nell’azione successiva: #istrionico

 

VETTORI LUCA (AZIMUT MODENA): MVP della partita, ritroviamo quel giocatore che forse era mancato a tratti nella gioiosa Supercoppa modenese di qualche week-end fa. Lo score dei punteggi e delle percentuali risulta indubbiamente meno nefasto, inorgoglito da quell’inebriante turno in battuta nel terzo set che porta Modena da un punteggio di parità  al sorpasso con il 12-9. Iperattivo e facilmente stimolabile da possibili attacchi vincenti, si guadagna l’incontestabile titolo di #schizoide, ulteriormente motivato dalla vituperazione di quelle battute recalcitranti che non desiderano essere messe in discussione ed altresì denotano un’assidua ambivalenza rispetto alla media dei colpi comuni.

Per le foto del match, con gli scatti di Elena Zanutto, visita la fotogallery.

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