Le paropagelle di Piacenza-Ravenna. Tema: treni panoramici.

Piacenza questa domenica non ha lasciato molti spazi ai visitatori occasionali del palazzetto, sconfiggendo 3-0 in maniera abbastanza netta la Bunge Ravenna. Inizia sempre in vantaggio i primi due set, con gli avversari che talvolta si riavvicinano pericolosamente nel primo, mollando viceversa ogni tentativo nel secondo. Il terzo si chiude 25-23, con Ravenna un filo più combattiva, seppur non abbastanza decisa da poter ribaltare le sorti di un destino piuttosto definito.

(Ph. LPR Volley Piacenza – Facebook)

Paropagella del giorno dedicata ad una parte di molti di noi, a quei treni che conosciamo nell’odi et amo che ogni pendolare spesse volte deve tollerare. Ma in realtà non vi sono solo queste tratte, bensì un’infinità di tragitti che lasciano spazio a #trenipanoramici in grado di aprire la mente e dare un pò di sollievo ai cuori talvolta appesantiti dalla quotidianità.

 

BRANIMIR GROZDANOV (BUNGE RAVENNA): parte alla grande, con un muro netto ai danni del pupillo piacentino Hernandez, il cui blocco potrebbe comportare non pochi problemi ai compagni. Con questo punto Ravenna torna sull’11 pari nel primo set ma subito seguono un’invasione, una palla morbida tirata fuori dal campo e un brutto attacco murato che riportano Piacenza sul 19-14 in vantaggio. In pochi secondo ci mostra il bello ed il cattivo tempo del volley, come il #goldencharion, un treno di lusso indiano che permette di attraversare paesaggi e riserve naturali sorprendenti comodamente seduti in un arredamento d’altri tempi, ben lontano dalla natura selvaggia esterna.

 

SAMUELE PAPI (LPR PIACENZA): al fischio dell’arbitro non perde tempo per schierarsi in campo da titolare, indossando quel completo da gioco verde che lascia ben pochi dubbi: è lui il libero che coach Giuliani vuole schierare, nella totale fiducia per un classicismo che difficilmente delude. Un pò come viaggiare con il #rovosrail, un treno arredato anni Venti e Trenta con partenza da Città del Capo fino alla Namibia. Una scelta di stile, insomma.

 

MAURICE A. TORRES (BUNGE RAVENNA): se Ravenna cerca di combattere il merito deve essere riconosciuto a questo giocatore, che fin dai primi punti tenta di chiarire le idee circa il possibile esito del match. La sua strettissima diagonale nel primo set sembra confermare quest’intenzione, per poi spegnere la luce insieme agli affossati compagni. Per la sua chiarezza di idee ci ricorda lo #skinkansenbullettrain, definito treno proiettile in Giappone poiché viaggia su un unico tronco ad alta velocità, con elevati standard di puntualità. Ma ogni pendolare lo sa, il servizio pubblico riserva spesso qualche scherzo.

 

LEONEL MARSHALL (LPR PIACENZA): ogni partita nasconde sempre qualche colpo inaspettato ma oggi Marshall ha deciso di esagerare. Si autodifende una palla con il corpo senza nemmeno accorgersi ed a pochi punti di distanza mette in crisi la difesa avversaria con un palleggio molto vicino alla rete; inoltre a metà del secondo set si lancia in una difesa alquanto stramba, intercettando una palla con una sola mano alzata. Una vera e propria partita all’insegna dell’avventura, alla stregua della #transiberiana con partenza da Mosca che, attraversando sterminate steppe della Mongolia, paludi, fiumi ed il deserto del Gobi, consente di incontrare una miriade di culture, nella varietà di sguardi che stimolano la diversità.

 

LUCA SPIRITO (BUNGE RAVENNA): una partita difficile da gestire per un alzatore che tasta costantemente la difficoltà della propria squadra ed è chiamato a cercare delle soluzioni efficaci. Ma tutto questo non sembra agitare particolarmente l’animo di Spirito, che, nonostante tutto, continua a distribuire palloni con esteriore serenità, forse celando qualche pensiero di troppo. È la #lucertolarossa di questa paropagella, locomotiva per gli amanti della quiete e del deserto che percorre ben 43 chilometri tra fratture rocciose e piccole oasi ai fianchi delle montagne.

 

LUCA TENCATI (LPR PIACENZA): nel sestetto della giornata c’è anche lui, un altro gioiello che i territori emiliani non intendono lasciare in disparte. Ritorniamo nuovamente sulla tradizione, sulla bellezza di un gioco che rispolvera anche le tecniche più semplici ma non per questo semplici. Con carrozze d’epoca e panorami mozzafiato, Tencati rappresenta il nostro #trenostorico che viaggia da Sulmona a Roccaraso, con soste fino a 1268 metri d’altezza e negli altipiani abruzzesi. Per chi riconosce ed apprezza ancora la genuinità della vita.

 

 

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