Paropagelle Piacenza-Trento. Tema: Book Milano City (e non solo)

Premiazioni dei giocatori delle olimpiadi a parte, anche questa sera il Palabanca si fa teatro di grandi emozioni. LPR Piacenza vince 3-1 su DIATEC Trentino, tra gli acuti entusiasmi del pubblico. Trento porta a casa il primo set senza particolari problemi, con il sestetto emiliano alquanto abbattuto da un gioco poco efficace. Ma nel secondo set la solfa s’inverte e Piacenza conquista a pieno titolo il 25esimo punto, tra le contestazioni generali per qualche punto tolto da un dubbio video-check. Nel terzo Piacenza si ripete, contrastando pure il tentativo di Lorenzetti di modificare la rotta cambiando mezza squadra: Stokr, Antonov e Solé prendono il posto di Nelli, Lanza e Mazzone, senza però impedire nei fatti la vittoria piacentina. Il quarto set sancisce definitivamente la crisi trentina, oltre ad un percorso di terapia per la coppia arbitrale, nuovamente fischiata vigorosamente dagli spettatori in seguito ad un video-check  valutato ancora in maniera dubbia. Ma Piacenza chiude comunque, 25-22.

 

Nella collusione conscia di mondanità e cultura, la paropagella di oggi verte sull’esaltazione degli eventi milanesi che stanno prendendo spazio da giovedì 17 novembre e dureranno fino a domenica 20 in musei, biblioteche, teatri ed università. Chissà che qualcuno abbia del tempo libero da voler investire nel #bookcitymilano!

Ph. TrentinoVolley.it

TREVOR CLEVENOT (LPR PIACENZA): medaglia d’oro della Piacenza vincente a Clevenot, che stasera è stato protagonista di colpi inaspettati (vedi difesa di petto casuale nel primo set) e ricercati, come l’attacco in seconda linea con un quoziente di difficoltà alle stelle, punto che sancisce il 23-18 a favore di Piacenza nel terzo set. #versolinfinitoeoltre, serata dedicata ad un’escursione guidata nella teoria degli insiemi infiniti lo ricalca alla perfezione.

 

SIMONE GIANNELLI (DIATEC TRENTINO): serata poco felice per il palleggiatore a più riprese acclamato, in nazionale e non solo. Oggi però la sua squadra non gira ed anche i suoi tentativi personali di chiudere qualche attacco con un pallonetto beffardo si rivelano inconcludenti, grazie all’occhio vigile di Yosifov che lo mura attentamente sul 21 pari del primo set. Lo vogliamo ricordare però nelle sue risate ilari e gagliarde con cui si è presentato nel riscaldamento, tirando calci ad un pallone,  ben mostrando la netta separazione tra dote calcistica e pallavolistica. Risate spensierate come al #milanobookparty2016.

 

RAMOS F. HERNANDEZ (LPR PIACENZA): come un caleidoscopio di luci e colori, Hernandez ci mostra attacchi improponibili e schiacciate da lasciare a bocca aperta, con estrema disinvoltura e ciclotimia. Rimane indiscusso il fatto che lui nei momenti più decisivi c’è e si sente: basti citare i due servizi vincenti sul 22-21 nel secondo set e sul 14-12 nel quarto, che segnalano sempre il vantaggio dei padroni di casi. Sembra rappresentare quell’ #aperitivofilosofico tra le letture di Heidegger, Sartre e Camus, nel momento in cui attingi ad un sapere Altro per trarre una motivazione maggiore.

 

TINE URNAUT (DIATEC TRENTINO): uomo fondamentale nel sestetto trentino, che combatte su ogni pallone come se fosse l’ultimo, murando non poco gli attacchi avversari. Il vortice oscuro in cui cadono i compagni però avvolge anche lui, sostituito nel quarto set da Antonov, per poi rientrare in campo sul finale del set stesso, nel tentativo ultimo di un eventuale recupero. Considerando la visibile stanchezza psicofisica a cui è stato sottoposto, rievoca facilmente la #maratonanotturna in cui sabato notte fino alle prime ore dell’alba si diletteranno lettori su pezzi di Calvino ed altri autori contemporanei.

 

RAYDEL HIERREZUELO (LPR PIACENZA): in toto una buona prestazione anche per il regista piacentino, che mostra qualche prodezza smarcando magicamente i compagni che si trovano ad attaccare in prima linea senza muro. Hernandez ringrazia ancora per quell’attacco sul 17-13 nel terzo set. Ad Hierrezuelo è bastato scoprire il trucco: sorprendi l’avversario variando il gioco, senza fossilizzarti ignorantemente su un singolo; è il nostro evento di #mappedipoesie, con cui poter scoprire nuovi vicoli e spazi inesplorati.

 

GABRIELE NELLI (DIATEC TRENTINO): sguardo di sfida rivolto a Clevenot in seguito ad un suo pallonetto spinto (e vincente) unito ad un muro da manuale contro un attacco da posto quattro gli conferiscono un titolo di riconoscimento che miscela grinta ed entusiasmo sportivo. Calato però nella prestazione, è costretto ad accomodarsi in panchina insieme agli altri compagni allontanati dal campo. Ci sentiamo un pò in dovere di suggerire una bella serata con le #operedelaboheme, musiche da camere con cui poter recuperare qualche nervo inevitabilmente saltato.

 

 

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