Paropagelle Semifinali Coppa Italia. Tema: social network

Due partite, che partite! Finiscono entrambe le semifinali 3-2, rispettivamente a vantaggio della Cucina Lube Civitanova e Diatec Trentino, senza esclusione di colpi in ambedue i casi.

 

Tra Lube e Piacenza il match parte alla grande per i marchigiani, che staccano 15-7 nel primo, con muri granitici che Piacenza fatica ad oltrepassare. Stankovic ripropone la stessa filosofia di gioco anche nel secondo set, togliendo un pò di fiato a Hernandez e Clevenot, spalleggiato dal compagno Kovar. Ma i piacentini non si arrendono riportandosi sul 15 pari, capitanati da Hierrezuelo che piazza un muro impressionante, seguito da appena due attacchi. Alle danze si unisce allora anche Marshall con un ace ed un altro muro, decretando il sorpasso di Piacenza. Sokolov riporta la partita in parità sul 23esimo punto con due servizi vincenti ma Hernandez chiude il gioco ed è 1-1. Nel terzo set riemerge la Lube con un Christenson inarrestabile e torna in voga l’eclisse piacentina. Ma nel quarto set è tutta un’altra storia e la LPR si gioca il tutto per tutto, recuperando alcuni punti di svantaggio ed acciuffando il quinto con un ace finale di Cottarelli, inaspettato e celebrato. Il tie-break ripropone gioie e dolori di tutta la partita, con entrambe le squadre combattive e più decise che mai. Si chiude 15-13 con un servizio out di Hierrezuelo, punteggio che non desta sospetti circa l’immenso valore di questa squadra.

 

Stessa storia ed altrettanti brividi per la partita seguente, che vede a sorpresa Holt in panchina per un problema alla schiena causato dall’allenamento nella giornata precedente. Modena e Trento combattono ogni punto, in un primo set di totale equilibrio, fino al 26 pari, quando con l’aiuto del video-check gli emiliani si portano a casa il vantaggio per un mancato tocco a muro. Nel secondo set la battuta di Stokr non perdona e Trento guadagna il vantaggio sul 17-13. Ma non è abbastanza, poiché l’ace di Ngapeth ed un lungo linea di Petric riaprono le scommesse sul 28 pari. Chiude però Trento, con un muro su attacco di Vettori. Riparte alla grande Modena nel terzo, con Piano che accaparra punti preziosi tra muri ed attacchi invidiabili. Trento si riavvicina pericolosamente  grazie ad un muro di Van De Voorde ma Petric risistema il tutto, e si chiude 25-22. Nel quarto Modena riparte bene: ace di Vettori e pipe di Ngapeth sembrano definire l’esito della partita ma Trento continua la sua battaglia e si guadagna il 28 pari. Sarà l’ace di Giannelli ad alzare il sipario per il quinto set. E qui è tutta una sfida all’ultimo sangue: Solé e Ngapeth si scambiano il favore di una murata a testa e Rossini difende palloni impossibili. Trento tenta il sorpasso sul 10-9 ma Vettori riporta la parità con un mani fuori. La palla ormai pesa come un macigno e Le Roux non ne regge il peso, con un servizio in rete per il 14-13 Trento, che chiude poi la partita con una palla fuori di Petric.

 

Due finaliste e due eliminate, seppur con tutti gli onori ed i complimenti del caso. Sono partite che fanno comunque sorridere, per la qualità di gioco e quei dinamismi entusiasti che danno un valore in più alla passione. Paropagelle commosse con tema i #socialnetwork, che questi eventi incentivano e riportano in voga più che mai.

 

FILIPPO LANZA (DIATEC TRENTINO): un punto in totale torsione del corpo, finalizzato esattamente all’incrocio delle linee alla fine del campo, è uno di quei colpi che non si dimenticano facilmente. La stessa precisione e fine punteggiatura richiesta su #linkedIn, che in scherzi e burle varie non trova giovamento.

 

RAYDEL HIERREZUELO (LPR PIACENZA): uomo partita, che non solo alza come gli conviene, bensì dona al suo pubblico delle grandi occasioni muri ed attacchi vincenti, con una grinta da ammirare. Un video che vorremmo vedere e rivedere perché carico di positività agonistica, #youtube.

 

SALVATORE ROSSINI (AZIMUT MODENA): oggi Rossini non ha mollato un pallone, difendendo  anche i colpi più impensabili, talvolta senza alcun muro in aiuto. Ed è energia pura quella con cui difende un pallonetto di Giannelli, ormai dato per vincente. Presente su tutti i colpi, immortala ogni momento, ciascun istante, al pari di #instagram.

 

JENIA GREBENNIKOV (CUCINA LUBE CIVITANOVA): dopo aver visto la sua difesa nei tre metri su un attacco pazzesco di Marshall le parole si sprecano, futili vocaboli al vento contro una concretezza che lascia il segno. Così come quei post imbarazzanti di anni fa che #facebook non dimentica, tracce indelebili di un passato inevitabilmente recalcitrante.

 

LUCA TENCATI (LPR PIACENZA): chapeau per Tencati, che colora di biancorosso un paio di palloni e sfiora, ma non tocca, quel pallone che riaccende la speranza di Piacenza. Una di quelle occasioni che danno una svolta al match, come ad una giornata che ritrova colora in una diretta di #periscope aspettata da tempo.

 

MATTEO PIANO (AZIMUT MODENA): tanta grinta e determinazione, non può esservi altro in un gioco che di tecnicismi s’avvale ma sull’onda di una travolgente passione. Un social di nicchia di cui i veri intenditori sanno godere i benefici, è il nostro #goodreads del volley.

 

SIMONE GIANNELLI (DIATEC TRENTINO): un’altra pedina del match è il giovane ma ormai conosciuto Giannelli, che semplicemente chiude il quarto set con un ace su Petric. Sconvolgente quanto quel post su #twitter, che dà una svolta alla monotonia in una giornata invernale.

 

DRAGAN STANKOVIC (CUCINA LUBE CIVITANOVA): per lui difesa di piede e di spalla nel giro di pochi minuti, giusto per sancire l’attaccamento emotivo e tecnico ad una partita in cui vale tutto. #messenger di classe, per una messaggistica connessa alla molteplicità di canali dei trasmissione.

 

 

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