Paropagelle di Piacenza-Perugia. Tema: le donne

Atmosfera da brividi al Palabanca, dove la curva dei Lupi Bianocossi manifesta in modo commovente tutto il sostegno ed il supporto per una squadra che quest’anno ha dato tanto. Piacenza perde 3-0 contro Perugia che accede alle semifinali dei play-off  ma dimostra di crederci e di provarci a tutti i costi, guadagnando comunque con merito gli applausi finali. Il primo set vede capeggiare fin dagli inizi Perugia grazie al muro granitico di Birarelli ed Atanasijevic. Ma Piacenza non molla nessun colpo e riesce a riagganciare gli avversari sul 21 pari, dopo che qualche cartellino giallo macchia  entrambe le formazioni, sottolineando la tensione presente. Perugia approfitta però dell’errore di Hernandez per chiudere il primo set, serrato con un ace conclusivo di De Cecco. Nel secondo Piacenza riesce a reggere solo nel corso dei primi punti, con un muro di Hierrezuelo ai danni di Zaytsev che sembra voler essere sintomo di svolta. Ma lo stacco di 14-6 a favore dei perugini nulla consente e, seppur ci sia un riavvicinamento sul finale, il parziale si porta a 2 set a – per Perugia. Si torna nel terzo ad una vera e propria guerriglia armata, con l’ace di Cottarelli come incipit. Piacenza stacca 9-5 in vantaggio, per poi mantenere sempre qualche punto di distacco dagli avversari, seppur la linea di centrali Birarelli-Podrascanin non sbagli nemmeno un colpo per caso. Perugia riaggancia gli avversari sul 18-18. Clevenot inventa dei colpi impressionanti che fanno ben sperare i suoi tifosi ma il turno al servizio di Zaytsev, accompagnato da qualche buona giocata dei compagni, ribalta le sorti di un set che sembrava potesse aprire ad una differente conclusione.

 

Viva la donna, in tutte le sue forme e contraddizioni, degnamente celebrata solo nel ricordo di chi, concretamente, può sottolineare la complessità arricchente di un universo fatto di emozione, intelletto e Vita. Paropagella allora dedicata agli spogliar..…opss, alle #donne che alimentano siffatta realtà.

 

EMANUELE BIRARELLI (SIR SAFETY PERUGIA): una conferma a muro per Perugia, che sa di poter dormire sonni tranquilli quando c’è lui a sbarrare la prima linea. Punto deciso e linea dura che ricordano il pensiero, più o meno condivisibile, di #orianafallaci, indubbiamente grande giornalista ed attivista italiana.

RAYDEL HIERREZUELO (LPR PIACENZA): sarà ridondante ma merita plauso, poiché vederlo attaccare vincente è sempre sorprendente. Se poi accade due volte di seguito contro Perugia ancora di più. Una performance che supera i tecnicismi ed ha sapore di poesia, magari quella di #aldamerini.

IVAN ZAYTSEV (SIR SAFETY PERUGIA): torna con la battuta ormai conosciuta ed osannata ma questa volta decide di giocare a tutto tondo: con un piede in difesa e con la bocca per bofonchiare sotto rete. Un personaggio che insinua talvolta qualche agitazione in più, come #annabolena, il cui matrimonio con Enrico VIII causò niente meno che lo scisma anglicano.

LEONEL MARSHALL (LPR PIACENZA): una prestazione che nulla riflette degli anni sulle spalle, perché l’elevazione con cui attacca una palla staccata da rete per far punto sulla linea di fondo campo può solo insidiare invidia nei più giovani. La #reginaelisabetta del volley italiano, tra rispetto ed ammirazione per una figura quasi intoccabile.

LUCIANO DE CECCO (SIR SAFETY PERUGIA): c’è sempre qualcuno che accende la miccia dell’esplosione seguente; il nostro piromane è De Cecco, fautore della prima richiesta di video-check che ha scatenato le ire del Palabanca. Un fuoco che riporta alla mente il sacrificio di #giovannadarco, accusata di eresia e giustiziata sul rogo.

 

 

 

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