Verona-Modena, Paropagelle Bis! Tema: supereroi!

Fuori o dentro. Era una di queste partite per Modena. Per Verona invece, sembrava essere tutto in discesa, a un passo da una storica classificazione alle semifinali scudetto.

Splendono le luci di un AGSM Forum gremito per la ghiotta occasione. I ragazzi di coach Grbic – per gli amici “codicefiscale”– partono bene. Dominano la prima metà del primo parziale e sembrano non soffrire troppo la sindrome del bracciomolle-culostretto da partita che ti può portare a un passo dalla storia.

Partono bene sì, ma lì si fermano. Dopo un inizio di partita timido e falloso, infatti, quelle bestie feroci di coach Tubertini tornano a giocare come ben ci hanno abituato: torna a funzionare la ricezione, picchiano come martelli pneumatici dai 9 metri, N’Gapeth comincia il suo show e Vettori esce finalmente dal coma farmacologico in cui si trovava da data ancora da definirsi.

Che sta botta di vita dei canarini modenesi sia dovuta al fresco ingresso di Travica? ‘Nsomma, sarebbe un poco avventato affermare ciò. Detto questo, l’ingresso a metà primo set dell’ex capitano azzurro (perché ogni tanto è bene anche ricordarlo, o è vietato?) ha sicuramente portato un gioco più fluido e una distribuzione più lucida.

E così tra un manofuori del Vetto, un primo tempo di Le Roux e le sassate da posto 4 di N’Gapeth e Petric, i campioni d’Italia tornano a ruggire e alitare sul collo di una Lube che attende, pazientemente, di conoscere il nome del suo avversario per le semifinali.

Dispiace per Verona, che sembrava assaporare un sogno… ma che figata andare a gara 3 e gustarsi un altro match al cardiopalma!

E come meglio celebrare la rinascita di Modena? Ovviamente con delle paropagelle a tema “supereroi”.

 

N’Gapeth: eroe della serata (23 punti a tabellino per Monsieur Magique), un manuale vivente della pallavolo. Manualità, tecnica, potenza e intelligenza da posto 4; agilità, esplosività e determinazione in seconda linea. Scattante e graffiante come #LuomoTigre

Kovacevic: fatica in questo match la furia serba che non riesce a regalare una prestazione all’altezza del suo potenziale – potenziale quantificato nella misura della distanza tra la terra e Plutone. Però, sarà per la capigliatura, sarà per il bicipite possente, per noi rimane comunque un gran supereroe… per noi lui è #Firestorm

Travica: entra a metà primo set, si carica sulle spalle la squadra e se ne va col sorriso. Sicuramente non ancora al top della forma e leggermente arrugginito negli spostamenti, ma solido e lucido come non mai, gli auguriamo di diventare presto veloce come #Flash

Vettori: recupera forze ed energie per questa gara da dentro o fuori l’oppostone azzurro, idolo delle under 14 (ma anche under 16-18-21-39-56-81) e torna a macinare punti da posto 2. Fascino antico, prestanza fisica ed eleganza, per noi non può che essere #Thor

Petric: anche lui uno dei bersagli più colpiti dalle critiche di quelli pronti a lasciare la barca che affonda (ciao mitici), risponde con un’ottima prestazione. E anche se l’americano in campo è un altro, per noi rimane comunque lui il capitano, #CapitanAmerica

Djuric: il migliore dei suoi a tabellino, con 15 punti, si conferma, anche in una serata decisamente storta per la sua squadra, una delle certezze. Un agglomerato di proteine ambulanti, per noi non può che essere #Hulk

 

 

Parziali

23-25

23-25

21-25

 

Arbitri: Fabrizio Pasquali – Roberto Boris

Spettatori: 4.075

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