Paropagelle di Modena-Lube. Tema: maree!

Che sarebbero state delle semifinali spettacolari in tanti l’avevano  ipotizzato ma nessuno avrebbe mai potuto prevederne l’effettiva realizzazione. Cucina Lube Civitanova si impone 3-2 su Azimut Modena, in un match dal sapore spettacolare ed in bilico fino all’ultimo. Il primo set lo conquista a mani basse la Lube, con Modena fallace in quasi tutti i turni al servizio.

Dal 16-10 Lube avviene il recupero miracoloso che riporta i gialloblù sotto 21-20 ma i marchigiani non si fanno beffare e chiudono 25-21. Secondo set dai toni più convinti per Modena, con un atteggiamento differente subito palesato dal tentativo di recupero di Rossini di una palla sugli spalti. Dal 13-8 Modena i tre punti consecutivi di Candellaro e l’ace di Kovar riportano sotto la Lube 13-11. Si ristabilisce la parità che dal 16-16 prosegue fino al 24-24, quando poi la corazzata marchigiana blocca a muro la pipe di Ngapeth. Nel terzo Modena riesce a fare un passo avanti dall’equilibrio generale grazie al fallo di invasione a rete di Juantorena, 15-13. Da qui è tutto in discesa per i modenesi, che staccano 18-13 e vanificano anche il tentativo avversario di riagganciarli sul finale. Parte ancora bene Modena nel quarto, aiutata poi da qualche errore di troppo dall’altra parte della rete e da un muro che diventa insormontabile, per il 14-9 Modena. Kovar insicuro in difesa concede molto e Modena conquista facilmente il quarto. Il set decisivo parte forte con le difese di Petric e la pipe di Juantorena, 4-3 Modena. Civitanova sembra voler scappare ma il video-check riporta in campo l’attacco di Vettori, 8-7 Lube. Candellaro torna di nuovo attivo ed efficace in prima linea ma la difesa straordinaria senza muro di Massari sulla parallela di Sokolov tiene viva Modena, sotto 10-9. La Lube però riesce a staccare 13-10 grazie a qualche errore modenese, prendendo poi il pieno controllo del set e della partita nel suo complesso. Modena recupera qualche punto sul finale, complice il muro di Piano ma il match si chiude con il servizio out di Vettori.

 

Sarà l’aria fresca ma dal caldo abbraccio, sarà la vicinanza ed il rumore delle onde che si infrangono sulla costa oppure il desiderio di fuga dall’asfalto cittadino che intorpidisce ogni pensiero sbarazzino, sarà il bisogno di chiudere tutto e godere solo dei raggi del sole. Per tutto questo e molto altro ancora, paropagella dedicata alle #maree che abbiamo sentito sino all’ Eurosuole Forum di Civitanova.

 

DRAGAN STANKOVIC (CUCINE LUBE CIVITANOVA): primo tempo veloce come garanzia per questo centrale, che oggi pecca solo nell’invasione a rete sul finale del terzo set. Un filo in contraddizione come la #marealunisolare, la cui posizione ed ampiezza variano a seconda dell’azione differenziale del Sole e della Luna.

 

NEMANJA PETRIC (AZIMUT MODENA): un Capitano che sa valorizzare il suo operato anche nell’apparente silenzio, con difese sul lungo linea che creano una fortezza. Una #mareaequinoziale, in cui la declinazione nulla tra Sole e Luna produce maree sigiziali molto più grandi.

 

DAVIDE CANDELLARO (CUCINE LUBE CIVITANOVA): partita da immortalare nella memoria, con un paio di punti in sequenza che creano più di un problema alla formazione modenese. Una precisione al pari delle precise azioni perpendicolari tra Sole e Luna che producono una #mareadiquadratura.

 

SWAN NGAPETH (AZIMUT MODENA): colpisce Grebennikov sfiorandolo appena al servizio, con un colpo che, volendolo ritentare,  risulterebbe  impossibile. Un colpo che tocca la perfezione astrale, così come la #mareasostiziale è data dalla massima declinazione di Sole e Luna.

 

TSVETAN SOKOLOV (CUCINE LUBE CIVITANOVA): luci ed ombre per l’opposto marchigiano, che già nel primo set colpisce per ben due volte l’asticella e subisce una sostituzione più avanti. Una #mareasigiziale data dalla stessa longitudine del Sole e della Luna che accusa  qualche battuta d’arresto.

 

 

 

 

 

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