Paropagella sulle partite di Novembre: le serrature di #Milano, #Castellana, #Modena, #Civitanova, #Monza e #Verona

REVIVRE AXOPOWER MILANO – BCC CASTELLANA GROTTE (4/11)
I muri di contenimento di Milano danno subito buoni punti, staccando gli avversari 5-1. Renan non tarda ad ingranare (8-7) ma Milano continua ad attaccare con maggiore continuità (13-8). L’ace di Mirzajampour cancella un pò la distanza (16-14) ma i milanesi sanciscono il monopolio del set con due servizi vincenti di Hirsch, dopo cui si chiude il set. Un Clevenot volante tiene viva una palla agli inizi del secondo set con un tuffo in fondo al campo, ringraziato ulteriormente da altri due servizi vincenti e una parallela di Hirsch (6-1). Uno stacco fatale per Castellana Grotte, che non rientra mai davvero nel set (14-5; 16-8; 21-11), se non grazie ad un turno in battuta positivo di Renan, piccolo ostacolo non insormontabile per la chiusura del set da parte dei padroni di casa. È l’ace di De Tognini ad aprire il terzo set, in cui Castellana si presenta un pochino più decisa dopo il primo tempo di Zingel (3-4). Il netto muro di Piano ai danni di Renan inverte la rotta (7-6), anche se l’ace di Renan gira di nuovo il punteggio (8-10). Si combatte punto a punto, fin quando è Castellana capeggiata da Mirzajanpourmouziraji a mettere davanti sul serio la testa (13-16). Il servizio di Renan destabilizza ancora la ricezione milanese e l’ace di Wlodarczyk porta Castellana ancora più avanti (20-23), riuscendo a vincere il terzo set. Partenza falsa per Milano nel quarto (2-5), che però recupera con un buon turno al servizio di Clevenot (7-7). È lo stesso Clevenot a regalare lo stacco ai compagni sul 14-12, piccoli punti di vantaggio che Milano mantiene, anche se inizialmente a fatica fino allo sblocco finale (20-15), dopo cui Castellana non riesce più a ricucire il distacco.

VERO VOLLEY MONZA – CUCINE LUBE CIVITANOVA (7/11)
Uno spiazzante 10-3 iniziale firmato anche dal doppio ace di Plotnyskyi su Balaso; Monza serve bene mentre la Lube fatica a trovare il suo spazio nel match, persistendo nel corso del set in molti errori (16-10). Un esplosivo Plotnyskyi conduce il set (18-13) e lo chiude pure con la bellezza di quattro servizi vincenti sul finale. L’invasione marchigiana agli inizi del secondo set non fa presagire nulla di buono per gli ospiti, con Plotnyskyi che mette subito a terra un’altra doppietta di ace e Leal fermato a muro da Beretta (7-3). Il risveglio di Leal al servizio ribalta la situazione, con l’importante muro di Diamantini annesso (9-13). Torna a farsi sentire Monza con Yosifov al servizio e un mirabolante Plotnyskyi che non solo inventa colpi impossibili ma fa pure punto (18-17); la Lube però non molla e, dopo un ottimo turno al servizio di Leal, chiude il secondo set. È subito 0-5 nel terzo con Leal al servizio, vantaggio che ben presto torna ad essere in equilibrio con l’ace di Ghafour, che continua punto a punto dal 7-7 al 22-22, quando l’attacco out di Sokolov sembra spianare la strada ai monzesi per la conquista del set. Sarà l’attacco di Botto a chiudere realmente il set (26-24). La Lube pare avere tutte le intenzioni per andare al tie-break (1-6; 5-12), atteggiamento a cui Monza non oppone grande resistenza per tutto il corso del set (10-17), fino al doppio servizio vincente di Ghafour (14-18). Ma il recupero dei padroni di casa si arresta sul nascere (14-20) e i marchigiani afferrano il quarto set, prolungando il match. Riparte convinta Monza con il primo tempo di Yosifov ma la Lube risponde subito con un muro di Sokolov a Stankovic in sequenza (2-4). Il set torna interessante dal 5-5, punto da cui si inizia a combattere su ogni palla. Entrambe le formazioni commettono un paio di errori di troppo al servizio (10-10) ma l’ace di Yosifov apre una prima strada per Monza sul 12-10 ma il muro di Massari annulla il vantaggio (12-12). La battaglia continua fino alla battuta in rete di Ghafour ed è vittoria Lube.

AZIMUT LEO SHOES MODENA – CUCINE LUBE CIVITANOVA (18/11)
Partita dai toni accesi, Holt e Sokolov si fronteggiano subito nei primi punti (2-5) in cui Civitanova inizia a prendersi un bel vantaggio (4-8). È in primis con Zaysev al servizio che Modena riesce a ricucire il primo svantaggio, incentivata da alcuni errori in attacco dei marchigiani (14-11). Murato Diamantini da Mazzone (16-12), sembra ormai che Modena possa viaggiare indisturbata ma la palla out di Zaytsev riporta Civitanova vicina (21-20). Christenson nel secondo riparte chiamando molto in causa Mazzone, subito pronto (6-4), così come Leal dai nove metri dove non perde occasione per fare ace ((6-8). Il 14-13 è quella che viene definita “l’azione del secolo”, tra difese spettacolari di Balaso e Rossini, si chiude con il muro netto di Holt che fa esplodere il Palapanini. Ace di Holt (17-14) a cui nuovamente si somma qualche errore marchigiano in prima linea (20-18), puniti immediatamente da un ace di Zaytsev (22-20). Leal dà un enorme mano ai suoi a muro (23-23). Dal 25-25 al 29-29, si chiude il set solo sull’ace di Civitanova, dopo uno scambio infinito. Torna un’altra Civitanova nel terzo, sempre con D’Hulst in regia come dalla fine del set precedente, che parte nel segno di Leal e stacca subito (6-9; 8-11). Modena non riesce a riagganciare gli avversari in alcun modo (11-18; 14-20), così Civitanova si prende il terzo set. Si rimbalza di nuovo il gioco nel quarto, con Anzani che mette subito in guardia a muro (7-2) e l’ennesimo ace di Zaytsev (9-3). Civitanova recupera la concentrazione e l’ace di Juantorena (14-11), punto identicamente ripetuto sul 17-16. Pipe di Leal per il 17-17, a cui segue il muro di Stankovic (20-22). Ma Zaytsev non ci sta e piazza un lungo linea impossibile (24-24). L’ultimo punto è quello più emozionante, con una fantastica difesa di Rossini che permette ai suoi di chiudere il set. Il muro di Juantorena si fa imperante agli inizi del quinto (1-3;2-6) mentre una decisione arbitrale rischia di accendere gli animi di tutti i marchigiani. Ace di Cester e Civitanova fugge (5-11), chiudendo definitivamente il match.

REVIVRE AXOPOWER MILANO – CALZEDONIA VERONA (25/11)
Milano sembra partire un pò con il freno a mano nelle prime battute ma prende presto il timone del primo set, sfruttando una ricezione veronese non propriamente precisa (11-8). Spirito inizia a chiamare in causa Boyer ma Milano tiene bene le distanze (20-15), agevolata da un fallo di Sharifi, fino alla chiusura del set. Il secondo parte subito con colpi inaspettati: colpo di tacco di Abdel-Aziz che tiene viva una palla apparentemente persa, seguita dalla difesa impossibile di Pesaresi (3-3). Milano stacca sul 13-10, in una partita connotata da continui errori al servizio di ambedue le formazioni dove Sbertoli trova la formula vincente con l’innesto della pipe di Clevenot (17-15). Dopo l’ace di Piano (22-17) la strada è di nuovo a favore di Milano, che chiude anche il secondo set. Riparte più convinta Verona nel terzo con Boyer al servizio e Birarelli che piazza un muro pesante sul Abdel-Aziz (3-6). Allunga Verona sul 9-13, momento in cui Milano sembra assente in prima linea. 15-17, Milano ritrova la motivazione uno scambio assai combattuto che però non basta, lasciando che siano i veronesi a prendere il terzo set. La reazione di Milano si annusa dall’ace di Sbertoli agli inizi del quarto (5-3), per poi tornare 14-14 dopo il doppio cartellino rosso. Da lì ingrana Milano con due punti di Abdel-Aziz, staccando poi nettamente con un ace dello stesso (21-16) fino a chiudere il match.

Guardando nelle nostre tasche, c’è sempre un mazzo di chiavi dalla grandezza e spessore differente ad appesantirci. Se il pensiero di liberarcene può allietare il peso percepito, dall’altro lato siamo a conoscenza della necessità di possederlo. Viceversa, come apriremmo le innumerevoli #serrature che incontriamo cotidie?
SIMON HIRSCH (REVIVRE AXOPOWER MILANO): sbarcato a Milano da poco, viene riconfermato titolare in campo. Quella serratura #nuova, che ti appresto ad aprire per la prima volta.

DOMENICO CAVACCINI (BCC CASTELLANA GROTTE): un’ottima difesa su attacco dell’opposto Hirsch, che lo vede esultare e urlare a pieni polmoni come quando riapri un #lucchetto che sembrava ormai chiuso per sempre.

BRUNO MOSSA DE REZENDE (CUCINE LUBE CIVITANOVA): la stranezza di vedere bruno con questa maglia non è ancora passata, ci si sente ancora disorientati. Davanti ad una porta #sconosciuta e di cui non si conosce esattamente la chiave, eccoci.

AMIR GHAFOUR (VERO VOLLEY MONZA): sbarca con un filo ritardo tra le fila monzesi ma non nel sestetto titolare, dove trova subito posto. Quella chiave che inizialmente non conosci ma che, nel breve tempo, diviene subito #familiare.

JULIO VELASCO (AZIMUT LEO SHOES MODENA): le parole sarebbero superflue; è una serratura da riscoprire nelle vesti di allenatore, un antico e prezioso #portone che può nascondere pensieri e competenze eccellenti.

MORTEZA SHARIFI (CALZEDONIA VERONA): se c’è qualcuno non si fa certo intimidire dal palazzetto avversario, quel tizio è proprio lui, Sharifi. Con una mina tirata agli esordi come partenza e un muro vincente rende subito la partita allettante; è la serratura che apre un #parcogiochi.

STEPHEN MAAR (REVIVRE AXOPOWER MILANO): non riesce a scansarsi dall’attacco a tutto braccio di Renan, colpito su una spalla dopo cui la palla vola sugli spalti. Parlando di #scrigni che sembrano non aprirsi più, ecco il fasullo clac che comunque non smuove la situazione.

MOJITA MIRZAJANPOURMOUZIRAJI (BCC CASTELLANA GROTTE): tanto difficile da leggere quanto da ricevere, questo schiacciatore non nasconde un servizio ben dotato. Una buona, buonissimi serratura, come quella della porta di #casa dopo una giornata di lavoro.

YOANDY LEAL (CUCINE LUBE CIVITANOVA): chiamato in causa in un’azione impossibile, è costretto a tentare un bagher d’emergenza ma la palla non oltrepassa la rete. Lo shock nel non trovare la serratura #giusta.

OLEG PLOTNYSKYI (VERO VOLLEY MONZA): 8 servizi vincenti in totale, di cui 6 solo nel primo set (due su Balaso, due su Juantorena e due su Massari), 2 nel secondo su Leal e Balaso. Eccoci davanti alla serratura d’#emergenza, quella da aprire in casi di estrema necessità.

BARTOSZ BEDNORZ (AZIMUT LEO SHOES MODENA): un turno al servizio che non lascia tregua ai marchigiani, con cui ricuce lo strappo importante che si era creato. Una serratura che apre grandi porte, come quelle di un #cancello.

CRISTIAN SAVANI (CALZEDONIA VERONA): neo-entrato nel secondo set con Milano, accusa subito un dolore al ginocchio. Nulla di grave a quanto pare ma il pensiero va subito alla serratura per aprire un #kitdiemergenza.

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