Finale Coppa Italia 19, Perugia 3-2 Civitanova: paropagella #meteo

SIR SAFETY CONAD PERUGIA 3 – 2 CUCINE LUBE CIVITANOVA
Una partita che, da buona finale qual è, lascia spazio allo spettacolo dalla partenza ruggente. Il passo in più è di Civitanova a metà del primo (14-16), anche se la tensione non cancella qualche errore di troppo da parte di ambedue le formazioni. Nel corso del set però è Perugia a sbagliare di più, complice la palla out di Atanasijevic sul 17-22; la reazione sul finale di set non risulta sufficiente e Civitanova si prende il primo. Messo subito sotto pressione, Leal mostra qualche difficoltà agli inizi del secondo (6-2) e Perugia prende il sopravvento. Come previsto il set torna presto in parità (13-13) ma la coppia Simon-Sokolov si mette subito al lavoro (13-16). Perugia rafforza la prima linea con Seif ma l’errore al centro porta al 20-23, a cui Leal pensa bene di rispondere con un ace. E anche il secondo set va a Civitnova, che si porta avanti 2-0 sul parziale del match. Il primo punto del terzo apre già alla polemica, quando è solo l’infinita attesa del video-check a consegnarlo a Perugia. 4-1, Atanasijevic conferma la perugina scia positiva con l’ace che è ormai in via di sviluppo con due consecutivi servizi vincenti di De Cecco (11-5). Civitanova perde la lucidità (15-9), compreso Bruno che si scalda parecchio per una contestazione (17-10) ma il set non è finito: nuovo recupero sul 20-18 con l’ace dello stesso Bruno. Leon riallunga sul 22-19 ma l’ace di Simon riapre I giochi (22-23). 24-24, Perugia tira fuori i denti e chiude il terzo set con Leon. 5-8 nel quarto, un margine che si allarga a 14-10. Perugia chiama di nuovo in causa Leon e la situazione cambia completamente (15-15), per poi iniziare a giocarsi un tirato finale di set a partire dal 19-19. Due aces di Leon e Perugia scatta avanti 23-19; riparte il recupero di Civitanova con Juantorena in prima linea (23-23) ma Perugia non molla e porta Civitanova a giocarsela al tie-break. Si comincia con lo scontro Atanasijevic-Sokolov; due muri vincenti di Perugia pesano parecchio (4-2) ma Balaso in difesa tiene viva la palla fondamentale del recupero (4-4). Murato Juantorena (8-6), con Sokolov Civitanova torna a galla (8-8) ma Perugia allunga di nuovo con la diagonale di Lanza (12-10). 12-12 e torna tutto in gioco: ma ancora lui, Leon, si fa oltremodo sentire e Perugia vince la Coppa Italia 2019.

La danza del sole ha affascinato tribù e culture spesso percepite come lontane. Ma che tu sia il primo indiano d’America, il Buddha per eccellenza o un convinto occidentale, qualche pensiero e speranza sul #meteo in base alla situazione ce l’avrai pure. Vogliamo parlare delle classiche occasioni speciali invase dalla tempesta?
SIMON ROBERTLANDY (CUCINE LUBE CIVITANOVA): sembra in ritardo nella rincorsa? Non c’è problema, le mani giuste le piazza comunque! E murata sia, una #tempesta!

FABIO RICCI (SIR SAFETY CONAD PERUGIA): il suo servizio insidioso non grazia Leal, subito punito con un ace diretto. Un fastidiosissimo #vento in una giornata apparentemente calda e soleggiata.

TSVETAN SOKOLOV (CUCINE LUBE CIVITANOVA): imperiale, verrebbe da dire come sempre. Una conferma costante, un opposto da ammirare e rimirare. Un #Sole, che illumina e scalda.

FILIPPO LANZA (SIR SAFETY CONAD PERUGIA): il riscatto di colui che si è appena beccato un brutto muro sul denti da parte di Diamantini, a cui risponde con una diagonale strettissima. Il #raggio di luce che si infiltra e buca le nuvole grigie.

BRUNO MOSSA DE REZENDE (CUCINE LUBE CIVITANOVA): guarda il muro e, beffardo, frega tutti alzando una pipe all’immancabile braccio veloce di Leal che piazza una palla impossibile da difendere. Ed è con lo stesso ghigno che gioca di seconda intenzione nel quinto set. La #nuvoletta grigia che, con tono sommesso e canzonatorio, si avvicina all’alba del weekend.

LUCIANO DE CECCO (SIR SAFETY CONAD PERUGIA): gradualmente e costantemente sempre più presente anche in difesa, De Cecco arriva quasi al salto dei cartelloni a bordo campo pur di tenere viva quella palla. Un #fulmine (o almeno conta il tentativo).

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