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Londra 2012 – Intervista a Serena Ortolani, la grande esclusa

Londra 2012Serena Ortolani, classe 1987, non è stata convocata per le Olimpiadi di Londra.E va beh – qualcuno potrebbe dire – ci si va in 12 alle Olimpiadi e Barbolini mica poteva chiamarle tutte le giocatrici che hanno lavorato con lui e Marco Bracci durante l’estate.

Ma l’esclusione della romagnola in forza alla Robur Pesaro fa notizia:  più notizia del fatto che sia rimasta a casa Sara Anzanello, piuttosto che Martina Guiggi, perché se di centrali l’Italia è ricca (così come di schiacciatrici di posto 4), non lo è invece di schiacciatrici opposte pure. Ortolani, Diouf, Quaranta, sono questi alcuni degli opposti italiani che negli ultimi anni si sono fatte strada, con diverse accezioni, nel panorama pallavolistico, dopo la maternità e gli infortuni di una certa Elisa Togut e la migrazione in Francia di Nadia Centoni.

Ma Ortolani, dall’essere definita come uno dei migliori prodotti del volley italiano, è passata a dover guardare le Olimpiadi da casa. E l’ipotesi che Barbolini non la vedesse proprio un granchè è arrivata un anno fa quando provò Gioli (super mamma “fast” al centro) per poi usare Carolina Costagrande, ala, in posto 2.

La cerchiamo al telefono, memori della sua disponibilità, e le mandiamo un messaggio per sapere se le possa interessare un’intervista. Risposta in pieno “stile Serena”: “Quando vuoi, io fino a settembre sono libera”.
In questi giorni si trova a Cervia dove si gode il sole e dove, per il primo dopo tanti anni, si trova a passare l’estate.

Cosa hai pensato quando hai visto le convocazioni?

Premetto che l’avevo già capito. Qualche giorno prima, infatti, Barbolini ha chiamato me e Lucia Bosetti spiegandoci che avrebbe dovuto decidere. Quindi non mi è arrivata una doccia fredda. Certo, da intuire che non andrai alle Olimpiadi a sentirselo dire in maniera definitiva ne passa. Ovviamente il dispiacere c’è, non posso certo dire il contrario, ma sono molto serena perché ho dato davvero tutto. In ogni caso,  la decisione di farmi giocare al Grand Prix come ala di posto 4 penso sia stato un modo per farmi indorare la pillola. Magari è solo un mio pensiero, però….

A che cosa è dovuta, secondo te, questa scelta?

Barbolini mi ha spiegato che si tratta di una scelta molto precisa: aveva bisogno di un opposto ricevitore perché l’Italia, mi ha detto, soffre in ricezione e Lucia Bosetti gli dà più garanzie in questo fondamentale. Tutto qui. Mi ha detto che non si tratta di una scelta tecnica, perché  io gli piaccio molto come giocatrice.

Come hai visto il ritorno in posto 4? Pensi che nel futuro ti potrebbe ricapitare di tornare a giocare come schiacciatrice?

Io l’ho fatto durante tutto il Grand Prix e davvero non ho rimpianti, perché ho dato tutto. Ma credo che il mio ruolo sia l’opposto. Io sono un opposto.

Guardando agli ultimi anni, a conti fatti e senza voler accusare nessuno, tu fai sempre le spese dell’arrivo di giocatrici straniere. Con Aguero (Cuba) e poi con Costagrande (Argentina) agli ultimi Europei. Cosa ne pensi?

Beh, sì…anche se non è colpa di nessuno, perché credo di poter giocare nel mio ruolo a prescindere dalle altre giocatrici. Un conto era quando c’era Tay Aguero e io stessa rimanevo a bocca aperta nel vederla giocare. Un conto è veder giocare da opposto atlete che hanno un ruolo diverso…

Pensi che avresti meritato un posto tra le dodici di Londra?

Sì, mi sarei portata alle Olimpiadi, penso che me lo sarei meritata…

Parliamo di Pesaro: siamo ad una sorta di anno zero. Uno sponsor importante se n’è andato. Come vedi il tuo futuro?

Non sono affatto preoccupata. La squadra c’è, siamo un bel gruppo e vedremo come andrà. In passato mi sono sbilanciata e non è andata come avrei desiderato. Quindi preferisco aspettare…

Che cosa fai quest’estate?

Passerò l’estate tra Cervia e Faenza, dai miei genitori e dai miei nonni.

Quello con la maglia azzurra pensi sia un arrivederci o un addio?

Onestamente non ci sto pensando.

Dando un’occhiata al Palmares di Serena Ortolani, spunta un oro alle Universiadi del 2009. Stai studiando attualmente?

Assolutamente no (e ride). Quell’anno mi avevano iscritto ad una scuola che non so neanche quale fosse per giocare alle Universiadi…

Buone vacanze!

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