Bovolenta, è arrivata l’autopsia: fu un problema congenito

Volley Maschile – Alla fine è arrivata l’autopsia. Aritmia dovuta ad una patologia congenita. E’ questo il triste verdetto che i medici incaricati dell’esame hanno dato sulla morte di Vigor Bovolenta, 37enne, ex azzurro, scomparso nel marzo scorso quando durante una partita tra Forlì e Macerata, in serie B2, si accasciò a terra senza più riprendere conoscenza. Il centralone azzurro è stato per anni una colonna della Nazionale italiana di pallavolo e la sua morte aveva lasciato sbigottiti tutti: amanti della pallavolo, amici, ma anche semplici sportivi o italiani.  Dopo tanti anni sui parquet di serie A, Vigor aveva deciso di sposare la causa della sua Forlì e a 37 anni aveva iniziato a giocare nella stessa società ma cullando i giovani talenti partendo dalla B2.

Il responso dell’autopsia è arrivato. Forte e chiaro. Poco cambierà, questo è certo. Vigor Bovolenta non tornerà indietro, nè sui campi, nè mai. Ma la sua maglia sul podio azzurro per il terzo posto alle Olimpiadi vale una vita spesa per i compagni e per il volley. Un riconoscimento sincero che arriva da tutto il movimento. La moglie di Bovolenta, Federica Lisi, sta crescendo i loro quattro figli e presto arriverà il quinto, un ultimo regalo di Vigor che, ancora una volta, dimostra che giri strani faccia la vita….

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