Eurolega: arriva la prima vittoria per la Mapooro Cantù

di Silvia Galimberti

Eurolega basket – Cantù mette piede ufficialmente in Europa. Dopo due turni andati a vuoto (Lubijana e Panathinaikos) e la minaccia di una prematura uscita dai giochi, gli uomini di Trinchieri hanno trovato in casa i primi due punti contro il Khimki Mosca, reduce dall’impresa interna contro il Real Madrid (86-85) ma incapace di reggere il campo sempre difficile della Mapooro, che nella passata stagione a Desio – la sua casa continentale – aveva graziato pochissime rivali (il solo Fenerbache nella Regular Season e il Barcellona di un solo punto nelle Top 16).  Questa volta a farne le spese sono i russi di Kurtinaitis, affondati già dal terzo periodo e poi abbandonati alla deriva per il 67-54 finale.

Parte forte la Mapooro che con Mazzarino e Leunen trova immediatamente il filone d’oro delle triple che la portano in vantaggio. Superiorità che dura poco perché i russi del Khimki, con Vitaly Fridzon già protagonista nella Vtb Leauge con una prova maiuscola contro il Donetsk, rimettono in pari la situazione: è del numero 7 moscovita la tripla della parità (10-10). Cantù entra in affanno e non bastano due recuperi volanti dell’onnipresente Markoishvili per rimettersi in carreggiata. Loncar in area fa la voce grossa e le incursioni di Planinic riescono fin troppo facili, portando i vicecampioni russi al + 7 con cui si chiude il primo quarto (14-21).

Nel secondo periodo Trinchieri gioca la carta Scekic (con Leunen e Brooks ad alzare il quintetto): scelta azzeccata perché sulle ali del serbo la Mapooro ritrova il ritmo, poi con Brook prima ripiana lo svantaggio e poi butta avanti la testa con il gioco da tre che fa segnare il 26-23 al primo time out tecnico.  Coach Kurtinaitas, dopo aver cambiato completamente pelle al suo quintetto nella seconda frazione di gioco, sceglie di rimettere in campo i suoi uomini di fiducia: con i soliti Loncar e Planinic torna a farsi sotto (31-30 a 2’ dalla sirena) e rimette pressione, tanto da congelare di fatto il risultato bloccando la progressione canturina sul parziale comunque positivo di 21-11 con cui le due squadre vanno a riposo (35-32).

Alla ripresa i canturini guadagnano margini, il Khimki è costretto a inseguire e nel farlo perde fiato, efficacia e coesione: a 3’ dalla fine del terzo periodo – con in campo gli stessi 5 alfieri dell’escalation iniziale – la Mapooro conquista il massimo vantaggio di +10 siglato da Brooks.  Distacco ritoccato da Alex Tyus sulla sirena per il 55-43.

Ultimo periodo senza patemi: il Khimki – reduce dall’impresa casalinga contro il Real Madrid (86-85), capolista del girone A – non riesce più a risanare lo strappo. Arriva poi la tripla di Markoishvili a 4’ dalla fine (61-48) a mettere la prima seria ipoteca sul risultato. Aradori non si perde un rimbalzo (8 a fine match): corre, si prende falli e chiude la sua onorevolissima battaglia con 13 punti (50% dal campo e 67% dall’arco).

“Questa vittoria era fondamentale per noi, è stato uno spartiacque decisivo – ha dichiarato coach Trinchieri – perché diversamente sarebbe stato in serio pericolo il nostro cammino in Europa. E’ stata una prova di autorità, a parte il primo quarto in cui abbiamo subito eccessivamente la tensione. Scekic strepitoso, nonostante abbia trascorso la settimana con febbre e influenza, questa sera ha deciso la partita”.

 

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