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Volley Maschile serie A1 – Le “paropagelle” di Macerata-Cuneo (3-1)

Volley Maschile serie A1 –  “Direzione obbligatoria: cuore e orgoglio!!!”. I tifosi della Lube Macerata hanno colto nel segno: ci volevano cuore e orgoglio per uscire da una situazione complicata soprattutto a livello psicologico. E la squadra non ha deluso: ha giocato con quella fame di vittoria e quella determinazione che, nelle ultime partite, si era un po’ offuscata e ha battuto la Bre Banca Lannutti Cuneo che fra due settimane andrà a giocarsi la sua prima Final Four.

Il pubblico ha sottolineato i momenti in cui i giocatori hanno davvero fatto gruppo per ritrovare continuità e per non perdere il dominio del gioco. La Lube si avvia verso la conclusione della Regular Season blindando il secondo posto e ritrovando la piena disposizione di tutta la rosa: infatti oggi è rientrato anche Jiri Kovar, il primo a essersi infortunato cinque mesi fa. Inserito da Giuliani nelle fasi finali di ogni set, lo schiacciatore è stato subito chiamato a dare supporto in ricezione e la sua prestazione fa ben sperare per i playoff.

Cuneo, orfana di Ngapeth, è stata la solita squadra a luci e ombre. Tanti errori in battuta (21), efficace a muro (13 muri contro i 10 della Lube), ma ha ceduto in attacco (51% contro il 59% e in ricezione (45% contro il 51% della Lube).

Il 4° set è l’emblema di una squadra capace di recuperare lo svantaggio riportandosi in parità, di andare avanti punto a punto e di sgretolarsi alla fine del set, quando poteva (doveva) mirare al tie-break. La stagione, però, è stata pesante per entrambe le squadre, ed è comprensibile che la squadra di Piazza sul finale abbia iniziato a pensare più a Omsk (Final Four di Champions League) che non a un campionato già deciso nelle posizioni finali.

Se ne riparlerà ai playoff e possiamo stare certi che vedremo un’altra partita di alto livello come quella vista oggi al Fontescodella.

 

Le “paropagelle”

 

Ivan Zaytsev. Chiamate l’anagrafe e cambiate le generalità dello Zar: oggi in campo c’era il Flagello di Dio. Cercare una sbavatura in questa gara è come cercare un ago nel pagliaio e non ci imbarchiamo nemmeno nell’impresa: il suo braccio si è svegliato dell’umore giusto per picchiare forte, ha domato ciascuno dei 47 palloni che gli sono arrivati e ha realizzato 29 punti. Numeri da opposto puro, in una partita in cui ha attaccato a tutto campo con diagonali che neanche un geometra. Nel 4° set, quando c’era bisogno di carattere e costanza, ha trascinato la squadra verso la vittoria da 3 punti e la firma sulla partita è una sua zampata. Fuori categoria, sopra la rete.

 

Dick Kooy. Di fianco a Zaytsev oggi c’è posto solo per comprimari: lui dà un apporto importante sia in attacco (52%) che in ricezione (61%, perf. 43%). Quando la squadra ha bisogno della carica lui suona le trombe: ci mette carattere e personalità e questo fa un gran bene, soprattutto nel momento delicato che la Lube sta vivendo a livello psicologico. Quando il gioco si fa duro, Kooy si diverte (e fa divertire).

 

Cristian Savani. Non verrà ricordata come la sua partita migliore, ma 12 punti fanno comodo alla Lube di oggi. La ricezione non è il suo piatto del giorno, il menù prevede prevalentemente pallonetti e 1 ace che vale la vittoria del 1° set e una scarica di adrenalina che ha infiammato il Palas (vittima dell’ace è il fischiatissimo ex Wijsmans). Non è ancora il Savani dei giorni d’oro, ma la sua esperienza e il suo carattere sono imprescindibili. Carisma e carattere.

 

Tsvetan Sokolov. Chi di muro ferisce, di muro “patisce”. Chiamate un giudice di pace a risolvere il contenzioso tra l’opposto/centrale e questo fondamentale: ci litiga in continuazione, sfrutta la propria potenza per il block out piegando le altrui falangi, ma poi si fa sfruttare dai bicipiti infuocati di Zaytsev&Co. regalando block out ingenui. Vola fuori orbita chiudendo la porta anche a King Kong (alias Podrascanin, che si ritrova in faccia il proprio primo tempo a metà del 2° set), ma poi si fa murare (sul 17-21) senza possibilità di replica. Al servizio è il solito cecchino, creando problemi in ricezione, ma la seconda battuta è sempre sbagliata. Quando gioca da opposto, però, danni per chiunque si metta sulla sua traiettoria. Nel 4° set, quando già si stava spegnendo la luce a Cuneo, lui si è caricato la squadra in spalla: muro, attacco, ace, ritrova il pareggio 11-11 e nel finale evita che il parziale sia più severo del 25-22. Asso pigliatutto.

 

Wout Wijsmans. Gli ex lasciano sempre l’amaro in bocca e a Macerata non l’hanno dimenticato: sono fischi che piovono a catinelle, soprattutto alla fine del 1° set quando subisce l’ace di Savani che regala il vantaggio alla Lube. La sua partita è la fotografia della prestazione di tutta la squadra: altalenante. 16 punti (57%) sono numeri di tutto rispetto, ma da lui ci si aspetta sempre che riesca a fare la differenza, soprattutto a livello caratteriale. Ha un servizio che toglie il sorriso alla ricezione, ma oggi si contano più errori (5 su 15 battute) che ace (2). Chiaroscuro.

 

Andrea Rossi. A dire il vero Mastrangelo il sostituto naturale ce l’aveva già: Andrea Rossi, che gioca un po’ sì, un po’ no. Quando c’è lui in campo, però, Cuneo è più sicura del proprio gioco, più concreta, più cattiva. Sarà, forse, perché con due centrali di ruolo Sokolov può tornare a fare l’opposto puro? Diremmo proprio di sì. Perciò vorremmo vederlo in campo sempre, anche perché il talento c’è e i 4 muri di oggi ne sono la conferma. Gioca con sicurezza e raramente commette ingenuità. Urlare a gran voce: titolare!

 

CUCINE LUBE BANCA MARCHE MACERATA – BRE BANCA LANNUTTI CUNEO 3-1

 

CUCINE LUBE BANCA MARCHE MACERATA: .Lampariello, Savani (12), Zaytsev (29), Stankovic (7), Kovar, Monopoli, Henno, Travica (2), Kooy (14), Podrascanin (7). Non entrato: Pajenk, Starovic. All.: Alberto Giuliani.

 

BRE BANCA LANNUTTI CUNEO: Antonov (11), De Pandis, Wijsmans (16), Kohut (5), Grbic (2), Della Lunga, Sokolov (22), Abdelaziz (1). Rossi (8). Non entrati: Marchisio, Galliani. All.: Roberto Piazza.

 

 

PARZIALI: 26-24 (29’); 21-25 (27’); 25-22 (29’); 25-22 (31’); tot. 1.56.
ARBITRI:
Daniele Rapisarda di Pagnacco (Ud) e Simone Santi di Città di Castello (Pg).

 

NOTE: spettatori 2.370, incasso 12.940 euro. Cucine Lube Banca Marche Macerata: bs 19, ace 3, muri 10, errori 26, ricezione 59% (perf. 34%), attacco 51%. Bre Banca Lannutti Cuneo: bs 21, ace 8, muri 13, errori 28, ricezione 51% (perf. 27%), attacco 45%.

 

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