Zenit_Kazan_Volley

Champions Volley Maschile – Zenit Kazan, è terzo posto. Battuto lo Zaska

Cuneo – Lokomotiv Set By Set
Cuneo – Lokomotiv Paropagelle

Champions Volley Maschile – I campioni in carica dello Zenit rimangono sul podio della Champions League conquistando il terzo posto. C’era da aspettarsi di più sia a livello di squadra che a livello individuale, ma il risultato rispecchia i reali valori in campo.
Il match della “finalina” si è giocato nei primi due set, quando le due squadre erano più livellate. Dal 3° set, invece, è emerso lo Zenit che avrebbe dovuto essere in campo fin da ieri: concreto e cinico, mostrando un livello tecnico e tattico superiore a quello dello Zaksa. Squadra polacca che si è sgonfiata modello soufflé uscito male: nel 3° parziale sono scese in campo le controfigure dei giocatori di Castellani, che hanno mostrato tutti i loro limiti: crollato il muro (solo 1 muro punto in due set, contro gli 8 dello Zenit) e con l’attacco in grande difficoltà, i polacchi hanno dovuto arrendersi alla superiorità di Mikhailov e soci. Proprio l’attacco è stata la chiave di lettura per la vittoria del match: 55% per lo Zenit (48% Zaksa), con un 4° set a senso unico (62% contro 42%).

 

Le “paropagelle”
Maxim Mikhailov.
Inizia il match al buio (la lampadina era spenta da ieri, quando non ha giocato in maniera propriamente indimenticabile). Sul 12-9 per lo Zaksa si accende non una lampadina, ma direttamente un proiettore da 2000 watt: mette giù due punti che riportano lo Zanit in partita. Qualche muro in faccia se lo prende anche lui (attacchi murati) nonostante i 218 cm siano vette per pochi, ma nel 2° set è il salvagente che tiene a galla la squadra attaccando meglio da posto 4 che non da posto 2. Battuta che non lascia mai tranquilli, ma oggi nemmeno un ace per lui. Meglio sempre averlo in squadra che giocarci contro.

David Lee. Qualche anno fa è arrivato qualcuno che camminava sulle acque, oggi a salvare risultato-faccia-sorriso c’è il centralone americano che cammina sulla rete: entra nelle battute finali del 2° set e si presenta con 2 primi tempi che quelli dello Zaksa stanno ancora cercando di vedere la palla. Il 3° e 4° set sono il “David Lee Show”: il braccio più veloce del west si trova d’amore e d’accordo con le mani di velluto di Vermiglio e piovono primi tempi con abbondanza e prosperità. A muro è più severo di una guardia svizzera e sbatte in faccia 4 porte blindate (best blocker del match). Numeri da schiacciatore: 13 punti e 73%. Santo subito.

Felipe Fonteles.Gioia e dolore della sua squadra: è l’unico a rimanere costante e a essere incisivo da posto 4, ma cede al nervosismo quando il punteggio aveva già preso una brutta piega e la sua ammonizione è il colpo di grazia per le speranze dello Zaksa. Meno male che c’era.

Antonin Rouzier.Riesce persino a essere il miglior realizzatore del match con 15 punti, ma il 40% dice che oggi l’opposto francese non è mai stato in partita e non ha mai messo in seria difficoltà lo Zenit. Opaco.

 

 

Mikhailov – Zenit Kazan

ZENIT KAZAN – ZAKSA KEDZIERZYN-KOZLE 3-1

PARZIALI: 25-22 (26’), 22-25 (25’), 25-20 (25’), 25-17 (26’); tot. 102’.

 

1° SET – Lo Zanit Kazan inizia con un affanno che dura da ieri e così pronti-via si trova sotto di 3 punti (5-8): subisce il servizio (ace di Wisniewski e Rouzier) e il muro (6-10) della squadra con le idee più chiare in campo, lo Zaksa. Superato lo shock iniziale in ricezione, si svegliano gli attaccanti dello Zenit, soprattutto Mikhailov. Dal suo braccio partono due missili che riportano lo Zenit a -1 (12-13), ma sulla sua faccia si stampa il muro di Gladyr che porta lo Zaksa ancora in vantaggio al 2° time out tecnico. Poi Sivozhelez spegne la luce nella metà campo avversaria: picchiando da posto 4 fa guadagnare allo Zenit il 1° set (25-22), nonostante i tentativi di Ruciak di riportare in partita lo Zaksa.
2° SET – Lo Zaksa ci riprova a fare la lepre: Felipe e Ruciak da posto 4 scavano un vantaggio di 4 punti (4-8), mentre Vermiglio e soci cercano di capire come organizzare il gioco. Il Kazan lo capisce a tratti, soprattutto affidandosi a Mikhailov, ma la squadra sembra appannata e rimane sempre all’inseguimento (12-16). Lo Zaksa decide di regalare qualche brivido commettendo una serie di errori che riportano lo Zenit a -1 (16-17). Felipe e Ruciak costringono le mani del muro avversario a fare i giocolieri, ma i palloni cadono e lo Zaksa riesce a mantenere il vantaggio. Nell’ultimo segmento di set entra in campo il braccio veloce del primo tempo di Lee, ma non basta per impedire allo Zaksa di riportarsi in parità (22-25).
3° SET – Sarà una partita lunga. Lo Zenit manda in campo i gemelli cattivi e stordisce lo Zaksa, che non si aspetta una reazione del genere dagli avversari: 8-2, tradotto, significa darsi una svegliata subito perché lo Zenit non ha intenzione di regalare nulla. Lee fa la sua parte e la sua presenza in campo cambia il volto della squadra. Dall’altra parte, invece, ci sono le controfigure di Ruciak (sostituito da Kapelus), Rouzier e Felipe: lo Zaksa non riesce a essere incisivo da nessuna parte del campo (16-12). Il set potrebbe avviarsi verso un rapido epilogo, ma gli errori di Mikhailov e soci spingono lo Zaksa a tentare la rimonta con muro (Mozdzonek) e attacco (Witczak), ma l’opposto della squadra russa chiude il set (25-20).

 

4° SET – Si sposta l’asse dello Zenit in questo avvio: è la coppia Vermiglio-Lee a fare danni e mentre la squadra russa cresce, lo Zaksa fatica a rimanere in campo con la concentrazione giusta per cercare di ribaltare gli equilibri di gioco (11-7). Lo Zaksa sembra disgregarsi progressivamente, mostrando i propri limiti: il muro non respinge più gli attacchi avversari e in ricezione c’è molta imprecisione (16-11). Lo Zenit, invece, con costanza costruisce il gioco, si affida a Lee e Sivozhelez e riesce a mettere pressione anche psicologica allo Zaksa. Che perde la testa e in un momento già delicato subisce l’ammonizione di Felipe. Il divario diventa importante: 19-12 e il match si avvia a una conclusione a senso unico (25-18).

 

ZENIT KAZAN: Anderson (1), Apalikov (2), Vermiglio (3), Sivozhelez (12), Kolodinskiy, Berezhko (10), Lee (13), Abrosimov (11), Babichev (L), Mikhailov (14). Non entrati: Cheremisin, Obmochaev. All.: Vladimir Alekno.

ZAKSA KEDZIERZYN-KOZLE:
Kapelus (2), Witczak (5), Rouzier (15), Zagumny (3), Pilarz, Gladyr (2), Wisniewski (4), Fonteles (14), Rogerio, Gacek (L), Ruciak (11), Mozdzonek (5). All.: David Castellani.ù

 

ARBITRI: Philippe Vereecke e Aliaksandr Piasetski
NOTE. Zenit Kazan: bs 17; ace 2; muri 11; ricezione 48% (perf. 23%); attacco 55%. Zaksa Kednierzyn-Kozle: bs 20; ace 5; muri 5; ricezione 60% (perf. 41%); attacco (48%).

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