Big-Three-Miami-Heat

RUBRICA. “I numeri parlano”: -3 alla NBA. -3 come…. i “Big Three” di oggi

Nell’estate 2010 Lebron James stupì la NBA (e venne criticato da quasi tutti) per la sua scelta di firmare con i Miami Heat e formare, assieme a Dwyane Wade e Chris Bosh, l’ultima versione dei Big Three. Proprio il n.3 è il punto focale dell’articolo di oggi dal momento che tra tre giorni inizierà la stagione ’13/’14. Nel recente passato ci sono stati i Boston Celtics di Allen, Garnett e Pierce, i San Antonio Spurs di Duncan, Ginobili e Parker (nel fiore degli anni). Oggi quante squadre, eccezion fatta per gli Heat, possono contare sui Big Three? Gli Oklahoma City Thunder, preferendo Serge Ibaka a James Harden, hanno rifiutato tale formula. I Chicago Bulls hanno una stella come Derrick Rose e due giocatori come Luol Deng e Joakim Noah che sono stati convocati per l’All Star Game 2013. Ma definirli Big Three ci sembra un po’ troppo. I Los Angeles Clippers hanno due All Star come Chris Paul e Blake Griffin, ma manca il terzo componente. Cinque anni fa avere in squadra Kobe Bryant, Steve Nash e Pau Gasol sarebbe stato sinonimo di titolo, ma nel 2014 non possiamo definire Nash un giocatore da Big Three (e in più il Black Mamba è infortunato). Stesso discorso vale per i Brooklyn Nets, che possono contare sul quintetto: Deron Williams, Joe Johnson, Paul Pierce, Kevin Garnett e Brook Lopez. In conclusione, nessuna squadra può contare sui “Big Three”. Gli unici sono i Miami Heat, ma anche per loro potrebbe essere l’ultima stagione. Infatti non è escluso che Lebron James possa salutare e tornare ai Cleveland Cavaliers o cercare una nuova sfida come potrebbe essere l’approdo ai Los Angeles Lakers o ai New York Knicks.

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