Rischi nel finale per Milano, ma alla fine è ancora Vitoria

Eurolega Maschile Basket – I rischi corsi nei minuti finali rovinano solo in piccola parte la festa dell’EA7 che sfrutta il “fattore Forum” (dove non ha ancora perso quest’anno, buon segnale in chiave Coppa Italia…) e supera Vitoria, la squadra del fischiatissimo Sergio Scariolo che, considerati gli applausi a Bourousis contro il Real e l’atteggiamento sostanzialmente neutro nei confronti di Fotsis, oramai viene considerato dalla piazza come il responsabile numero uno delle due stagioni da tregenda da cui è reduce la squadra milanese. Anche se certi cori lanciati dai ragazzini della “curva” milanese ci son sembrati esagerati e di pessimo gusto.

Esaurito il discorso relativo a Scariolo, c’è da commentare una prestazione buona per 35 minuti dell’EA7 che di fatto conduce dall’inizio alla fine anche con margini spesso intorno ai 15 punti per poi mollare la presa e facendo riavvicinare pericolosamente Vitoria, ma mai sotto il possesso.

Molto bene quindi per oltre tre-quarti di gara la squadra di Banchi che conferma i recenti passi in avanti dopo l’inserimento di Hackett che sembra indossi la casacca biancorossa da più mesi e non da Natale. Ma non solo, perché la sfida contro i baschi dimostra ancora come il suo arrivo abbia giovato anche al rendimento di Curtis Jerrels che partendo dalla panchina e senza particolari compiti di leadership in cabina di regia sta dimostrando tutta la sua pericolosità. Alla fine sarà addirittura lui, assieme al solito Langford, il top scorer di squadra con 16 punti, molti dei quali arrivati nel quarto finale, quello dei brividi. A testimonianza di un organico pronto per gareggiare sul doppio fronte va detto che Milano vince la sua seconda gara di Top 16 senza utilizzare Gigli e Kangur e, praticamente, Wallace, in campo solamente sette minuti nella prima metà di gara. Oltre a Cerella. Rotazioni ampie per Banchi che però, a differenza di Atene, fa scelte più precise e la qualità generale ne risente positivamente. Ad esempio tenendo in campo per oltre 28 minuti (contro una media nella seconda fase, fin qui, di 21) un super-produttivo Melli che nel ruolo di “4”, in questo momento, dà più certezze difensive e più sostanza (6 rimbalzi e 3 assist) rispetto a CJ.

Inizio di partita super per Milano segna tutti i primi cinque tiri (ad alta percentuale) che si prende: 11-4. Gentile vuole mettersi in mostra dopo non aver partecipato alla “festa” contro l’Olympiakos (e relative battutine…) e pigia sull’acceleratore, ma il primo quarto sarà un po’ lo specchio di tutta la partita coi milanesi avanti (16-7) ma sempre raggiunti o quasi (21-18). Numeri importanti per la squadra di Banchi anche nel secondo quarto (39-25 al 15’ ma “solo” +10 all’intervallo 48-38) che tira con un sontuoso 66% da 3 (6/9) e vince la lotta a rimbalzo (19-13) con Lawal e Samuels che ben si distribuiscono il lavoro.

Terzo quarto ancora in controllo per i padroni di casa (54-38 al 24’), ma la partita ha ritmi elevati e non è mai chiusa. L’attacco dell’EA7 perde via via di fluidità, il pallone non circola come nei primi 30 minuti, mentre dall’altra parte l’immortale Nocioni e due missili di Jelinek riportano pericolosamente sotto gli spagnoli (74-69 poi 78-44 nell’ultimo giro di lancette). Scariolo, anche a meno 8”, ordina il fallo sistematico per provare a vincerla infischiandosene della differenza canestri, ma Langford e Hackett sono freddi e non sbagliano.

Ora sulla strada dell’EA7 ci sono le due turche che, curiosamente (specie per il Fenerbache), sono ancora al palo senza vittorie. Fare il pieno di punti significherebbe già compiere un passo importante verso i quarti di finale togliendo dai giochi due antagoniste. E l’EA7 vista con l’Oly e quella dei primi 35’ di ieri ha tutte le carte in regola per farcela…

 Classifiche e Risultati

EA7 MILANO-LABORAL KUTXA VITORIA 83-76 (26-18, 48-38, 63-50)

MILANO: Jerrels e Langford 16, Hackett 14, Moss 12, Gentile 10.

VITORIA: Nocioni 18, Pleiss 14, Hamilton e Jelinek 12.

 

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