Final Eight: Milano&Cantù… Mal comune mezzo gaudio?

Mal comune mezzo gaudio. Cantù eliminata, Milano anche. Venerdì nero per le lombarde che, 24 ore dopo (ovvero stasera), avrebbero dovuto dar vita alla seconda semifinale di Coppa Italia, per molti la finale anticipata delle Final Eight 2014 del Forum. E invece no. La Reggio Emilia tutta cuore e attributi senza l’asse play-pivot composta da Cinciarini e Brunner elimina la Vitasnella dopo aver condotto praticamente dall’inizio alla fine resistendo al ritorno dei brianzoli, trascinata da un White quasi commovente e da un Kaukenas versione “vendetta dell’ex”.

C’è chi al Forum già si fregava le mani. Fuori Cantù e contro una Reggio Emilia incerottata e sfinita dalle fatiche di una partita ad eliminazione (fuori tutti i lunghi di Benetti per falli) la strada verso la finale dell’EA7 sembrava spianata. Ancora di più dopo la tripla di Kangur che ad inizio secondo quarto fissava il 29-13 per i “padroni di casa” contro il Banco di Sardegna Sassari. Eh eh eh… Troppo facile, troppo tutto bello eh? Non avevate fatto i conti con Drake Diener, due punti al 20’ e una presenza impalpabile in campo. Ecco. Poi la metamorfosi. Improvvisa, violenta. Nei secondi venti minuti Mandrake ne ha segnati 22 e, ogni volta che tirava, lo faceva sempre da più lontano, pure da centrocampo sulla sirena del 30’ tanto per non perdere il vizio (vedi Istanbul). Milano perde la prima partita del 2014, la prima partita al Forum della stagione in Italia e deve dire addio ad una Coppa che sembrava fatta su misura per sé, organizzata in casa e senza la Siena cannibale degli ultimi anni. Sfuma clamorosamente il primo obiettivo per la squadra di Banchi, Giorgio Armani prima di alzare un trofeo dovrà aspettare ancora. Maggio, forse. Speriamo non si stanchi.

Eventi inaspettati, per certi versi impronosticabili e che adesso riaprono tutti i discorsi in chiave vittoria finale. C’è Siena ovviamente che in Coppa Italia non perde da cinque anni, che si è divorata l’Acea Roma nel primo quarto di finale, quello delle 13 per intenderci con un Haynes, ironia della sorte, decisivo (18). La Montepaschi non è la grande favorita, lo abbiamo detto, parte almeno alla pari con la capolista Brindisi che si è sbarazzata di una spenta Venezia nell’altro quarto pomeridiano da sbadigli. E Siena-Brindisi darà il nome della finalista, e fin qui tutto normale. Prima di Reggio Emilia-Sassari delle 20.30 coi sardi un passo avanti rispetto ai ragazzi d’oro di Menetti. Piange anche RCS, l’organizzatore, pronta al pienone o giù di lì per un Milano-Cantù che prometteva scintille e invece lascia lacrime e tanti tifosi lombardi “incazzati” che non sanno più a chi vendere i biglietti già acquistati per le due giornate finali. Specie quelli dell’Olimpia che una volta tanto avevano scommesso su una squadra che sembrava essersi scrollata di dosso l’immagine dell’eterna incompiuta e che invece, ora, deve stare attenta a non fallire in campionato. Altrimenti sì che sarebbe un brutto guaio…

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