Mauro Berruto

#FIVBMensWCH – Paropagelle di Italia-Belgio 3-1. Tema: l’inferno di Dante

#FIVBMensWCH – La prima parola d’ordine era una sola: vincere. La seconda, ritrovarsi. E ce l’abbiamo fatta. Che le cose facili ai nostri eroi azzurri non piacciano ce n’eravamo già accorti da tempo. A loro piace sentire gli avversari lì sotto, a mordergli le cavigliere. E così siamo arrivati a questo punto, questo brutto e difficile punto in cui i passi falsi non sono più consentiti. Altri due ostacoli da superare, e poi possiamo tornare a respirare.

La formazione è quella della remuntada, con Michele Baranowicz in regia, lo Zar sulla diagonale, Buti e Birarelli al centro, Kovar e Lanza sulla banda. Liberi ancora alternati tra ricezione e difesa Rossini e Colaci. Per il Belgio, Depestele al palleggio, Van Den Dries opposto, Van De Voorde e Verhees, Deroo e
Klinkenberg sulla banda. Libero Derkoningen. Ancora una volta abbiamo bisogno di prendere una bella sberla prima di svegliarci dal torpore in cui siamo inspiegabilmente caduti. E così il primo set se lo prendono i  belgi, con un Sam Deroo che conferma ancora una volta di essere in super forma.
Al secondo parziale torniamo in campo col coltello fra i denti. E finalmente giochiamo la pallavolo che sappiamo giocare. Li lasciamo a 15, sotto i bombardamenti di un Jiri Kovar tornato al suo splendore. Terzo set idem come sopra. I nostri continuano a picchiare duro, ricevere come si deve, e soprattutto, murare. Al quarto parziale ritorniamo a trattenere il fiato. Qualche errore di troppo dai nove metri permette ai belgi di rimanerci avvinghiati. Riusciamo a chiudere solo ai vantaggi. Ottimo servizio di Kovar, primo contrattacco murato, al secondo spara un piccione diretto a Varsavia Van Den Dries e noi ci prendiamo finalmente questi maledetti 3 punti.
Ora niente cali di concentrazione col Porto Rico, e braccia infuocate per l’ultimo match con gli Stati Uniti.
Ogni punto è sacro, si gioca alla morte. Per le paropagelle di oggi ci ispiriamo ai gironi danteschi. Benvenuti all’inferno!

Jiri Kovar: impossibile non iniziare da lui. Uomo partita, finalmente ritrovato, difende, attacca e serve come un vero fuoriclasse come lui sa fare. Un piacere per gli occhi. Giocasse ogni partita così per noi non sarebbe un #avaro

Pippo Lanza: ci ha preso gusto. Dopo l’ingresso in corsa oggi finalmente parte dal primo minuto e dimostra subito di esserselo meritato tutto. Insaziabile e affamato, per noi è un #goloso

Simone Buti: braccio ancora caldissimo per il nostro centralone tutto muscoli e cuore. Stanno ancora cercando di rattoppare il taraflex dopo le bombe che ha tirato giù in primo tempo, #violento

Michele Baranowicz: talento puro, personalità e grande tecnica. Gestisce bene la squadra dosando bene la distribuzione, mettendoci sempre quel pizzico di follia che lo contraddistingue, #eretico

Ivan Zaytsev: forse affaticato dal tie-break che ha giocato alla morte con la Francia, a sto giro messo leggermente in ombra da un Jiri Kovar in forma spettacolare. Ma parlare di prestazione sotto tono è sempre impossibile con lo Zar. Un vero martello pneumatico, #lussurioso

Lele Birarelli: chiude le saracinesche a muro, e nasconde i palloni ai belgi, #ladro

Totò Rossini e Massimo Colaci: ci sono su tutto, o quasi. Ottima quest’accoppiata che vede e prevede il gioco avversario e non si lascia fregare, #maghiEindovini

ITALIA-BELGIO 3-1 (26-28 25-15 25-16 28-26)
ITALIA: Lanza 18, Birarelli 8, Baranowicz 3, Kovar 22, Buti 10, Zaytsev 16, Rossini (L) , Colaci (L), Parodi, Anzani 1, Vettori. Non entrati: Travica, All. Berruto.
BELGIO: De Roo 17, Van De Voorde 10, Van den Dries 9, Klinkenberg 3, Verhees 4, Depestele, Derkoningen (L). Valkiers,  Coolman 3, Van Walle 6, Claes 3, Verhanneman 2. all. Baeyens.
ARBITRI: Ilkiw (Can) e Zenovich (Rus)
Spettatori: 8000. Durata set: 30, 26, 27, 36.
Italia: bs 20, a 4, mv 15, er 8.
Belgio : bs 11, a 4, mv 8, er 15.

Foto Fivb

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