NBA: il ranking della Eastern Conference

Archiviati i mondiali 2014, vinti senza problemi da Team USA, siamo tutti pronti per l’inizio della prossima stagione NBA. Un’annata che sarà piena zeppa di spunti interessanti: in primis il ritorno di Lebron James a Cleveland, ma anche il ritorno degli Spurs, la classe di rookie più forte dal 1996 ad oggi. Oggi ci concentriamo sulla Eastern Conference, facendo un pronostico sulle squadre che conquisteranno i playoff NBA.

1) Cleveland Cavaliers – La strada per i Cavs è spianata. Chi può impensierire una squadra che ha in rosa il miglior giocatore del mondo (Lebron James), la miglior ala grande della NBA (Kevin Love) e che ha come terza punta uno che è appena stato eletto MVP dei mondiali (Kyrie Irving). L’elemento più interessante per noi europei sarà quanto farà bene David Blatt dopo il trionfo in Eurolega con il Maccabi Tel Aviv.

2) Chicago Bulls – Chiariamo una cosa: con il vero Derrick Rose i Bulls se la giocano con i Cavaliers, senza restano la seconda miglior squadra della Eastern Conference. Nelle ultime due stagioni, senza la loro stella, Chicago, guidata da Joakim Noah, ha fatto sempre grandi cose grazie al sistema di Thibodeau. In più da quest’anno non ci sarà più il pessimo Carlo Boozer, che è stato sostituito da un certo Pau Gasol.

3) Miami Heat – La franchigia della Florida ha perso il miglior giocatore della NBA ma Pat Riley ha portato a termine un ottimo piano B visto che è stato ingaggiato la miglior ala piccola che era free agent dopo LBJ: Luol Deng. Molto dipenderà dalle condizione di Dwyane Wade che dovrà tornare a essere la stella del periodo pre-Big Three. Ma gli Heat ci sono ancora…

4) Washington Wizards – Meglio o peggio dei Miami Heat? Molto difficile a dirlo. Di certo hanno reagito molto bene all’addio di Trevor Ariza portandosi a casa uno che di playoff NBA se ne intende: Paul Pierce. The Truth non dovrà essere quello dei tempi di Boston e potrà giocare pochi minuti ma di qualità. Il play John Wall è pronto a una stagione da superstar NBA e Bradley Beal sarà la seconda punta.

5) Toronto Raptors – Sono stati una grande sorpresa della passata stagione NBA (eliminazione al primo turno dei playoff) e allora il GM Ujiri ha confermato tutti. E allora perché sono solo alla quinta posizione? Semplice, perché una rondine non fa primavera. I canadesi si devono confermare sui livelli dell’anno scorso, in primis Kyle Lowry, che ha firmato il contrattone della vita ma che ora dovrà vincere la pressione che tutti quei soldi portano e che ha schiacciato molti giocatori (ad esempio Andrea Bargnani).

6) Charlotte Hornets – Il discorso fatto per i Raptors è valido anche per gli Hornets. Dai Pacers è arrivato Lance Stephenson, che assieme a “Big” Al Jefferson dovrà portare la franchigia di Michael Jordan a superare il primo turno dei playoff (l’anno scorso furono eliminati per 4-0 dai Miami Heat).

7) New York Knicks – Tutti gli “esperti” danno NY fuori dai playoff ma noi andiamo controcorrente. Il motivo è uno e uno solo: l’entusiasmo. Come per il Milan di Inzaghi, l’entusiasmo potrebbe essere determinate per i Knicks. Un entusiasmo derivante da Phil Jackson, dal nuovo coach Derek Fisher (che tutti lo definiscono molto carico) e dalla permanenza di Carmelo Anthony, che ha perso peso e che si è messo al lavoro con lo staff per imparare tutti i segreti del “triangolo offensivo”.

8) Atlanta Hawks – Nonostante i problemi che coinvolgono la dirigenza, gli Hawks hanno un buon roster e sono allenati molto bene da Budenholzer. Infatti l’anno scorso portarono alla settima partita gli Indiana Pacers, che erano la squadra con il miglior record ad Est. In più ci sarà Al Horford.

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