Le foto ironiche degli azzurri: ogni gesto è un SMS (indovina quale)

Con una splendida medaglia d’argento al collo guadagnata alla Grand Champions Cup, gli azzurri tornano sul territorio italiano volta all’avvio del campionato ed altresì impegni. Ma i più attenti ed abili nello sguardo avranno ben notato il susseguirsi, partita dopo partita, foto dopo foto, di espressioni e movimenti tutt’altro che chiari. E si sa, la comunicazione non verbale copre gran parte del peso nella significazione di un contenuto trasmesso, di cui il verbale può solo esplicarne una parte.
Ma d’ora innanzi non vi saranno problemi, in quanto ci avventureremo insieme alla scoperta dei significati nascosti ma non così celati. Occhiali e lenti alla mano, ogni gesto è una rivelazione!
Nella parte inferiore dell’iconografia potrete ammirare tanti, tanti, tanti pugnetti serrati, alcuni con le sembianze di chi si mostra intento alla guida di una vettura, altri di un semplice traino. Poco sopra, la molteplicità delle possibilità a voi mostrate; da sinistra: accovacciamento sornione, spint di gioia indicante l’indefinito, perdita del focus d’attenzione e gesto giovane al grido di beata gioventù.
SMS:”Una base sicura con un mantello, non così celato, di follia!”
Tornano i pugnetti, questa volta con l’aggiunta di un ulteriore spazio di attribuzione di significato. Alla vettura guidata ed al carretto, che dir si voglia, trainato, ecco accostarsi il pugnetto d’entusiasmante vittoria, teso verso il cielo in esaltante commozione. S’unisca poi l’espressione divertita di capitan Buti al centro e…

SMS:”Chi non festeggia è perduto!”

Il giallo si infittisce, il mistero trova ancor più gradi di libertà ed ispessimento. Blengini insinua perturbazione, portando in auge un nuovo gesto atto a movimentare lo status quo. Si genera confusione totale nei più; le scelte: c’è chi, più tradizionalista, di dimenticare i pugnetti non ne vuole proprio sapere, chi tenta un’imitazione del nuovo gesto introdotto, chi presenta di nuovo vecchi schemi (gesti giovani sempre con noi) e chi si perde con lo sguardo verso mete non definite.
SMS:”Ma che ce frega, ma che ce importa!”
Ed ecco la soluzione dell’enigma, che scioglie ogni dubbio e illumina le menti più arrovellate. Tutti in vespa allora, sgasare!
SMS:”Ma quanto è bello andare in giro con le ali sotto i pieeeedi!”

 

 


Qui si esaspera tutto il dramma della condizione umana, l’Odi et Amo di Catullo in versione volley. Team Antonov per un bacio dal sapor passionale, team Sabbi per la perplessità del sentimento antistante.
SMS:”Ehi tu, da che parte stai?”
Si accettano nuove interpretazioni, date linfa alla fantasia!

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