Trincheri-Basket-Cantù

Qualifying Round Eurolega – E Cantù urla presente: raggiunte Milano e Siena

Qualifying Round Eurolega – (Foto www.pallacanestrocantu.com) Sarà la terza italiana in Eurolega. La Mapooro Cantù raggiunge Siena e Milano nell’olimpo della pallacanestro europea coronando in grande stile un tour de force di inizio stagione con la vittoria nel Qualifying Rounds che segue di appena sei giorni la conquista della Supercoppa di Lega a Rimini. Si torna al Paladesio, accoglientissima casa d’Europa dei biancoblù (da quest’anno anche in campionato nei big-match di regular), già venerdì 12 ottobre quando in Brianza arriverà l’Olimpia Lubiana, prima sfida di un girone A da far tremare le vene dei polsi. Oltre agli sloveni gli avversari della Mapooro saranno Real Madrid, Fenerbache, Khimki e Panathinaikos. Insomma, ci sarà da divertirsi. Lo spauracchio Le Mans dura poco, qualcuno lo aveva previsto dopo le due prestazioni “monstre” contro le favorite dell’est Donetsk e Kazan. Impossibile fare il tris anche perché contro questa Cantù era davvero complicato vincere. Lo ha sottolineato anche coach Jackson che avrebbe preferito avere più tempo per preparare questa gara. Cronaca. Miglior inizio non può esserci per Cantù che prende subito per il collo Le Mans e la partita spingendo fin dal possesso dopo la contesa sull’acceleratore. E’ sulla prima raffica di triple firmata da Aradori, Leunen e un caldissimo Markoishvili che arriva il primo solido vantaggio canturino sul 17-6. Coinvolto anche Tyus che vola per il 19-10. Ma è lo stesso lungo americano a rischiare di rovinare tutto beccandosi un fallo tecnico per proteste dopo un suo fallo. Clamoroso lo 0/4 dalla lunetta di Issa e Long e penalità non concretizzata nemmeno dal possesso successivo con El-Amin che fallisce la tripla dall’angolo. Punisce ancora il georgiano canturino – autore subito di sette punti – che sulla prima sirena firma il 23-12. Non cambia la musica nel secondo quarto. Cantù è un caterpillar, ha doppia, tripla energia rispetto a Le Mans che pare destinata a fare la fine della vittima sacrificale. I padroni di casa continuano a fare canestro e a concederne sempre meno ai francesi (9/26 dal campo) che ci mettono del loro sbagliando quasi tutto dalla lunetta (10 su 20 al 20’). Significativo il doppiaggio al 17’ sul 38-19. E le facce dei francesi in campo e in panchina sono tutte un programma… mentre Tyus vola alto fin quasi il secondo anello del Paladesio infiammando gli oltre 4mila accorsi per questa finale…per senza storia. Troppo bello per essere vero. Le Mans ha un’anima e tanto coraggio. Lo ha dimostrato contro Donetsk prima e Kazan poi. Francesi che si rifanno vivi sul finire del terzo quarto (53-44). Smith e capitan Mazzarino dai 6 e 75 allontanano il pericolo (58-44) anche perché Le Mans ha poca varietà offensiva con Batista che, questa volta, contro i lunghi atletici presenti nel roster di Cantù non ha assolutamente vita facile nel pitturato sovrastato dall’atleticità di Tyus. La partita la ammazza definitivamente con dieci minuti e spiccioli di anticipo Marteen Leunen che prima dalla media e poi da oltre l’arco mette i cinque punti della sicurezza dell’ennesimo +19 che, sostanzialmente, significa Eurolega completando un devastante 12-0 nel momento più delicato della serata. Ultimo periodo di ordinaria amministrazione per i canturini; solo qualche brivido intorno al 36’ quando Le Mans “breakka” 8-0, ma c’è ancora uno strepitoso “San Leunen” a interrompere il magic moment francese con la tripla della staffa. Gli Eagles festeggiano e cantano “Ce ne andiamo a Madrid”. Sarà ancora Eurolega per il secondo anno di fila. E una stagione che per la squadra di Trinchieri si apre sotto i migliori auspici…

CANTU’ 80- LE MANS 66

 

CANTU’: Kudlacek, Abass, Smith 7, Markoishvili 10, Leunen 15 (3/ 3 da 2, 3/4 da 3), Mazzarino 3, Casella, Brooks 5, Tyus 8 (4/4 da 2), Tabu 9, Aradori 12, Cusin 11. All. Trinchieri

LE MANS: El-Amin 8, Kahudi 8, Koffi 4, Victor 11, Sy 6, Issa 5, Batista 15, Kahudi 2, Ceci, Long 7. All. Jackson

PARZIALI: 23-12, 44-28, 65-44

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