Mondiali_Volley_Femminile_2014

Mondiali Femminile Volley 2014 – Presentato il logo. Tra le città, manca Torino

Mondiali Volley Femminile 2014 – E’ stato presentato ieri, al Piccolo teatro, il Mondiale femminile di pallavolo 2014, il primo in Italia. Presenti tutti i nomi altisonanti della politica pallavolistica e per Expo 2015.

Carlo Magri:Quattro anni fa abbiamo presentato il campionato del Mondo maschile. Oggi, visto il precedente, sono meno emozionato. C’è qui con noi il Presidente di Lega Mauro Fabris e, sì, al nostro interno ci sono problemi minori. Ma credo sia necessario dare fiducia e coraggio al movimento che è in espansione. Avremmo potuto portare qui una giocatrice rappresentativa della Nazionale seniores, invece abbiamo scelto il nostro volley giovane, la nostra immagine più bella: le ragazze del Club Italia, delle atlete giovani, fresche ed effervescenti. I successi degli ultimi anni ci insegnano che bisogna andare avanti. Guardiamo al futuro con un tecnico nuovo che deve fare esperienza”.

La speranza è quella che il volley italiano femminile arrivi all’appuntamento del 2014 senza squadre che si ritirano a metà stagione, senza casi di mancati pagamenti. Probabilmente l’immagine di giocatrici giovani è bellissima. Ma in questo periodo (esclusi i play off) difficilmente una “Picci” – esempio, presa a caso,  ponte tra il presente e il passato – sarebbe venuta alla Corte degli organi di Lega e federali a promuovere il Mondiale del 2014 quando a Chieri non si pagano gli stipendi (idem con patate Giaveno), quando Paola Croce se ne va da Urbino perchè – dice – i patti non sono stati rispettati (con chiamata di avvocati connessa). E quando in un anno sono scomparse Crema e Modena a metà stagione. Forse chiamarli “Problemi minori” è un po’ riduttivo…#No?

Marco Mencarelli:Il mio compito è quello di fare qualcosa di buono a questi Mondiali, non c’è dubbio. Non ci sono alternative. Il dovere di un tecnico è quello di dare continuità ad un percorso: guidare per lasciare qualcosa al futuro. Il ricambio va costruito negli anni. E un’atleta fa esperienza solo se è nel sestetto e non se viene aggregata al gruppo. Il mio compito sarà quello di creare delle opportunità per permettere al talento di uscire allo scoperto. In campo si va per vincere ovviamente. In quest’ottica lavorerò nei prossimi mesi“.

Che poi volendo è essattamente il contrario di quel che ha fatto Massimo Barbolini negli ultimi anni: acquisizione in squadra di due “oriunde” (di pregio e prestigio) come Aguero e Costagrande. Per lasciare a casa Serena Ortolani alle Olimpiadi (in lista con lei per non andare a Londra c’era uno dei prodotti migliori del volley femminile degli ultimi anni: Lucia Bosetti poi impiegata con determinazione nel ruolo di opposto con fiducia ricambiata). In campo, le varie Piccinini (che poi ha accusato il mondo della nazionale attraverso le pagine del Corriere della Sera di mobbing), Del Core (la prima classe 1979 la seconda 1980), Lo Bianco in palleggio (1979), al centro Gioli (1977) e Arrighetti (classe 1985 che ha trovato spazio dai Mondiali 2010 in poi probabilmente solo perchè Barazza è rimasta incinita), Costagrande (1980 italianizzata). E Paola Croce chiamata per la World Cup del Giappone 2011 nonostante fosse ferma dopo l’esperienza francese (e nonostante in Italia, all’ultimo All Star Game non ci fossero libero stranieri). Insomma, il ricambio, negli anni c’è stato giusto per Rinieri e Leggeri, verrebbe da dire. #CriticaIndiretta

Le sedi: Milano, Verona, Trieste, Roma, Bari, Modena. Manca all’appello il capoluogo del Piemonte, Torino, città della Regione con un alto numero di squadre di massima serie: Chieri, Giaveno, Ornavasso, Novara (nel femminile), Cuneo (nel maschile). “Le scelte sono state obbligate – ha detto Magri – dalla mancanza di impianto a regola per i Mondiali“. E se Torino non ha gli impianti… #AlloraDitelo

Il logo: bello. Sembra unb po’ la Coppa Uefa. #MaBello

Marco Mencarelli Allenatore della Nazionale Femminile
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