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Dragan Travica dal suo blog: “la Russia, un’esperienza stimolante”

Volley Maschile Dragan Travica giocherà in Russia. All’inizio si diceva della Polonia. Poi che le possibilità che rimanesse a  Macerata  in fondo c’erano. Ma in pochi ci hanno creduto. Di fatto è parso chiaro quasi fin da subito che il palleggiatore azzurro se ne sarebbe andato da Macerata con la quale ha vinto uno Scudetto e una Supercoppa Italiana negli ultimi due anni. Travica giocherà a Belgorod. E queste sono le sue parole prese dal suo blog personale www.travica.net

Travica e Zaytsev con la maglia della Lube

Voglio condividere con voi la mia decisione. Una decisione importante.

Stamattina ho firmato il mio nuovo contratto. Un contratto che mi lega al Lokomotiv Belgorod, una squadra russa.

E’ stata una decisione non facile, lo ammetto, ma è una scelta che mi appaga e che mi stimola molto. E’ successo tutto abbastanza velocemente, forse in fondo nemmeno io me lo aspettavo ma dopo aver preso il mio (poco ma indispensabile) tempo per pensarci ho creduto che davanti a me si stava presentando un’occasione concreta che mi convinceva sotto molti punti di vista: pallavolistica prima di tutto, contrattuale e anche, andando un po’ oltre, a livello di esperienza di vita. Belgorod è lontano dall’Italia, lontano da casa, lontano (ancor più lontano di prima) dalle persone a cui voglio bene. Me ne andrò li da solo a 26 anni (anzi saranno 27), e mi troverò in un ambiente completamente nuovo e per questi motivi sento di aver fatto una scelta coraggiosa. La pallavolo per me è passione e più cresco più mi rendo conto che anche se non riesco a definirlo come un vero e proprio lavoro, la pallavolo per me, oltre che a darmi la possibilità di rendere reali i progetti che ho in mente e permettermi di inseguire i miei sogni, è soprattutto una continua esperienza umana. E quest’esperienza sotto questo profilo potrebbe essere ricca e interessante quanto, non lo nascondo, difficile e in un certo senso incerta.

A proposito di esperienze umane, quello che mi mancherà ripensando a questi ultimi due anni saranno principalmente i miei compagni di squadra con cui, in modo particolare con alcuni, ho stretto un rapporto che è andato oltre al campo e nella vita di un pallavolista, che spesso lo porta a cambiare città e squadre, non è una cosa che accade facilmente. Sono persone che mi hanno dato tanto e penserò a loro con un sorriso malinconico perchè la difficoltà di questa mia scelta, in questa occasione, è stata soprattutto nel ripensare alle emozioni che in questi due anni, insieme a loro, mi, anzi ci, hanno attraversato corpo e mente. Inoltre credo che sia stato fortunato a vestire una maglia come quella della Lube, con cui ho vinto, ho perso, ho gioito e sofferto…ma comunque, che ho vissuto (come spesso mi capita dire) a bomba!!! Ho lavorato con molte persone che mi hanno rispettato, che mi hanno voluto bene e con il quale, insieme, siamo riusciti a costruire qualcosa di vero fuori e dentro al campo. E quando uso il verbo costruire mi riferisco, oltre che alle bellissime vittorie in campo, anche al sorprendente entusiasmo che si è creato attorno a noi. Credo che quest’ultima sia stata una vittoria profonda, infinitamente appagante e diversa da una vittoria sul campo, che inizialmente non ci aspettavamo ma che sempre più ci riempiva costantemente di energia. Pura energia. Sarebbe stato bello continuare con questa Ital-Lube che ha conquistato tanti cuori (soprattutto, ve lo assicuro, di quelli che poi scendevano in campo per alimentare con i fatti il progetto che inizialmente si era creato)…ma…niente ma, questo è il presente e il passato è appunto passato. Anche se tutti questi cuori, compreso il mio, in questo senso, un po’ piangono.

Tuttavia, nella vita come nello sport credo che prima di tutto bisogni pensare a cosa sia più utile e costruttivo fare per se stessi e anche per questo motivo ho scelto seguendo questa nuova strada. Ci sono altri motivi, certo, ma sono un po’ più intimi e voglio tenermeli dentro e so che capirete anche questo.

Infine, come di solito si usa fare, voglio ringraziare chi mi ha sostenuto, chi ha creduto in me e chi continuerà a farlo, chi mi ha sorriso e chi, chiedendomi semplicemente una foto insieme, mi ha trasmesso semplicità e felicità di essere lì in quel momento. Ringrazio anche chi mi ha criticato, chi non mi ha difeso (non che ne avessi particolarmente bisogno, per fortuna dispongo di una buona corazza), chi mi ha fatto i complimenti quando si vinceva e chi non mi salutava quando si perdeva. Li ringrazio perchè semplicemente osservando ho consolidato i miei valori, sono cresciuto aumentando in me la consapevolezza nelle cose in cui credevo e in cui tutt’ora fermamente credo. Sento di aver dato tutto il mio impegno e il mio cuore sposando una causa che mi ha permesso di diventare un giocatore migliore e un uomo migliore di prima. Lascio un posto che porterò per sempre nel mio cuore. Vado in posto che non conosco ma che mi stimola curiosità e gran voglia di lottare per fare bene e se possibile ancora meglio.

 

Sempre con sincerità,

Drago.

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