Europei Volley 2013 – Finlandia-Italia 1-3. Le “paropagelle”: tema cinema

Il film azzurro continua e cambia location: la produzione Italvolley si trasferisce a Copenhagen dopo aver scritto “the end” sull’Europeo della Finlandia. Vittoria per 3-1 e set pronto ad essere allestito al Parken della capitale. Le “paropagelle” di questo lungometraggio avranno come tema la produzione cinematografica.
Di thriller sembra trattarsi: con Parodi fuori dal cast per le condizioni fisiche non ancora pienamente recuperate, tra i 12 della partita si rivede Savani (anche se non è stato necessario farlo entrare in scena). In campo, quindi, scendono Travica, Vettori opposto, Zaytsev e Kovar in banda, Birarelli e Beretta al centro e Rossini libero.
Come spesso accade la fretta è cattiva consigliera e gli Azzurri, per voler far girare la pellicola troppo velocemente, finiscono per incartarla nel 1° set: iniziano spediti (6-3) forzando la battuta, ma a metà set la cellulosa non scorre più fluidamente (16-12). La Finlandia ruba la scena all’Italia, che sbaglia in attacco e in difesa ha il fiatone: i finnici contrastano con il loro protagonista Sivula, l’opposto che a fine gara è il top scorer del match (22 punti, 54%). La coppia di poco-più-che-ventenni Beretta e Vettori riportano al 16 pari e sul finale i 3 set point annullati dimostrano il carattere del cast azzurro, ma non basta per rimettere nei binari il primo parziale, che va ai finnici (25-23).
I due ace con cui si apre il 2° set (5-3) avrebbero potuto far colare il trucco di scena. I Latini dicevano festina lente, cioè con calma arriverai più in fretta al traguardo. Con sangue latino – e freddo – gli Azzurri iniziano a far scorrere la macchina da presa come sul carrello e le sequenze diventano sempre più veloci. La Compagnia fa saltare tutti i ruoli e diventa un sol nucleo: unico, unito, stretto intorno ai suoi elementi giovani (da Beretta a Vettori, passando per Zaytsev e Kovar, che di esperienza ne hanno, ma non dimentichiamoci che hanno 24 anni). Nel 2° set le slitte finniche sono ancora trainate da qualche renna: il solito Sivula da posto 2 e Siltala al centro. Poi le riprese per loro si chiudono: crollano in ricezione (29%), mentre gli azzurri crescono sempre di più in attacco (65%). E anche le comparse lapponi (150 tifosi finlandesi) si spengono piano piano.
Il 4° set ha riservato qualche brivido all’inizio: pronti-via, 5-1 per la Finlandia. Quello di stasera, però, era scritto che non dovesse essere un film drammatico: gli Azzurri quindi recuperano con le battute di Zaytsev senza pietà, con Vettori più freddo di un serial killer e con un Beretta da film western.
Questo film è una commedia all’italiana: sofferta, perché se non si soffre non c’è il gusto pieno della vittoria, e proprio per questo “epica” (“rubiamo la definizione alle dichiarazioni di Berruto nel dopo gara). E’ una vittoria costruita con la generosità di tutti i singoli,  capaci di annullare l’effetto degli imprevisti lavorando per un solo obiettivo. Comune. Condiviso. La vittoria sta – anche – nell’immagine di Travica che chiama tutti i compagni per stringersi uno con l’altro e diventare un unico organismo. Da questa “bolla” di energia si ripartirà a Copenhagen.

Berruto: “Siamo di nuovo qua, alla fine di un torneo. Mi vengono i brividi a vedere giocatori come Beretta e Vettori giocare così: in altri sport si sarebbero scritti libri di epica. Adesso inizia una nuova fase e vedremo l’effetto che fa giocare in uno stadio di calcio”

Savani: “Arrivare in semifinale vuol dire che la squadra ha un gran carattere: siamo un gruppo, chiunque scenda in campo lo fa dando il massimo. Non stiamo esprimendo il nostro miglior gioco, ma l’importante, adesso, è vincere”

Vettori: “La gavetta che ho fatto durante il campionato è stata utile in World League ed è utile qui. Sono orgoglioso di questo gruppo: adesso dobbiamo trovare la forza e l’energia per arrivare fino in fondo”

Zaytsev: “Siamo capaci di risolvere i problemi che accadono all’ultima ora e adesso non vediamo l’ora di andare allo stadio di Copenhagen. Stasera siamo stati bravi a metterli sotto pressione a muro. Il 3° set è stato il nostro miglior set degli ultimi mesi”

Le “paropagelle”

Dragan Travica. Quando la squadra ha più bisogno di essere diretta lui si siede sulla sedia nera e dirige. Affila gli artigli da Drago, fa 5 monologhi (100% in attacco) e si lascia andare alla fantasia dei suoi tocchi di seconda e a muro. Detta i tempi e la scena la riserva sempre ai suoi protagonisti in maniera precisa. #Regista 

Luca Vettori. Ci mette metà set a vestire i panni dell’eroe, poi non li lascia più. Due dei quattro punti recuperati a metà del 1° set sono suoi. C’è lui in battuta (quanto male fa ai finnici) quando l’Italia annulla 3 set point nel 1° parziale. E’ protagonista anche della rimonta a metà del 2° set. Poi cammina sulle acqua come un messia arrivato per portare in altissimo questa squadra, non risparmiandosi la passione di stendersi per terra per difendere. 17 punti (55%). #Protagonista

Thomas Beretta. Lo ritroviamo a fianco a Vettori nella rimonta del 1° set (due muri suoi), il primo set point lo annulla lui. Il 2° parziale si conclude con un primo piano su di lui. Ace: 1. Attacchi: 9 (82%). Muri: 4. 14 punti che lo rendono #Coprotagonista

Ivan Zaytsev. Bombardato in ricezione, lui fa il meglio che può – considerando che ormai gioca da opposto e ritrovare dall’oggi al domani la perfezione in ricezione sarebbe impossibile anche a un supereroe. Si sfoga al servizio: i suoi turni dai 9 metri sono un martirio per la difesa finnica (3 ace) e in attacco è sempre capace di far viaggiare la macchina da presa azzurra come su un binario (18 punti, 54%). #Dolly

Urpo Sivula. Si presenta al casting portando un monologo: 3 dei primi 7 punti della Finlandia sono suoi. Buongiorno! All’inizio mette in crisi da posto 2 e quando i Finlandesi escono di scena è l’ultimo a lasciare il set, capace sempre di trovare lo spazio per passare (22 punti, 54%). #Antagonista

Mikko Esko. Il film nel film della partita è lui in battuta contro Kovar e Zaytsev in ricezione: un duello all’ultimo ace – e in crisi li mette parecchio (5 ace). #IlCattivo 

FINLANDIA – ITALIA 1-3 

FINLANDIA: Esko (7), Kerminen (L), Siltala (10), Sivula (22), Rajala, Kunnari (7), Oivanen Mi. (6), Shumov (3), Oivanen Ma. (12), Lehtonen (3). Non entrati: Tervaportti, Seppanen, Rajala. All.: Tuomas Sammelvuo.

ITALIA: Beretta (14), Kovar (6), Vettori (17), Rossini (L), Saitta, Zaytsev (18), Travica (5), Birarelli (14), Giovi. Non entrati: Parodi, Savani, Piano. All.: Mauro Berruto.

PARZIALI: 25-23 (27′); 20-25 (27′); 22-25 (25′); 22-25 (26′); tot.: 1h46′.

ARBITRI: BAJCI Peter, ZENOVICH Andrey.

NOTE: Finlandia: bs 16; ace 11; muri 8; errori 19; ricezione 53% (perf. 22%); attacco 45%. Italia: bs 12; ace 6; muri 8; errori 24; ricezione 55% (perf. 28%); attacco 61%.

Please follow and like us:
0

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *