Volley Champions League -Vittorie per Belgorod e Kazan

La seconda giornata di Champions League porta un doppio sorriso sia al Belgorod Belogorie che allo Zenit-Kazan: la squadra di Dragan Travica vince con un netto 3-0 sui Greci dell’Olympiacos Piraeus (19-25; 21-25; 25-27) nella Pool B, mentre Grbic e compagni sconfiggono i cugini russi del Lokomotiv Novosibirsk concedendo solo il 1° set (14-25; 25-13; 25-21; 25-19) nella Pool E (che comprende la Lube Banca Macerata).

OLYMPIACOS PIRAEUS – BELGOROD BELOGORIE 0-3
I Greci scendono dall’Olimpo con Kournetas in regia, Yordanov in diagonale, Christofidelis e Caldeira in banda, Jurisic e Smaragdis al centro, libero Stefanou. Coach Shipulin chiama alla battaglia il sestetto che sabato ha esordito vittoriosamente in campionato (diagonale Travica-Grozer, gemelli della rete Muserskiy e Bogomolov, Ilinykh in banda insieme al rientro da titolare di Tetyukhin, libero Bragin). Come da pronostico il Belgorod inizia senza indugi (3-6), ma svela subito quale sarà il tormentone della serata: i momenti di buio improvvisi. Si fa rimontare fino al 6-7, salvo poi spingere sul gas di Ilinykh e Grozer (7-12). Il muro di Bogomolov (10-16) e due punti di Muserskiy (13-21 e 14-22) hanno portato agevolmente alla fine del set (19-25). Forse sedutisi un po’ sugli allori, i Russi hanno dovuto combattere nella prima parte del 2° set, con i Greci spesso in vantaggio e un Belgorod impreciso in ricezione, falloso in battuta e con un Travica abbastanza impreciso in questo frangente. Dopo il 2° time out tecnico (15-16) Grozer libera il braccio trascinando la squadra, il Drago ritrova l’ispirazione e da una sua battuta forzata nasce il punto del 2-0 (21-25). L’ultimo set è il più complicato per il Belgorod: sotto 7-3, con due diagonali che Travica non riesce a difendere, un ace subito e una battuta sbagliata da Muserskiy, è poi Grozer a sfogarsi al servizio con due ace consecutivi che riportano il punteggio in parità (7-7). Il set è equilibrato, il Belgorod non riesce a prendere il largo e l’Olympiacos approfitta della serata opaca di Muserskiy a muro (un incredibile 0 a referto), di una ricezione scarsa (38% di positiva) e di una battuta che proprio non vuole entrare (15 errori contro i 6 dei Greci). Sul 18-21, quando i giochi sembravano fatti, Kazazis chiama un provvidenziale time out: i suoi rientrano in campo decisi a non far finire il match. Stampano subito un muro su Tetyukhin, si giovano di tre battute sbagliate dai Russi (24-24) e con un muro su Grozer conquistano un set point annullato dallo stesso opposto tedesco. Gli ultimi due punti, che portano alla vittoria del Belgorod, sono un assolo di Ilinykh, che prima tiene vivo un pallone già morto stecchito e fa punto (25-26) e poi chiude il match (25-27). Proprio lui è il migliore in campo (20 punti, 4 muri, 1 ace), seguito da Grozer (19 punti, 3 muri, 2 ace).

Serata positiva anche per il Drago azzurro: schierato titolare, non ha mai lasciato il campo, nemmeno per la finora consueta staffetta con Bagrey. Ha sfruttato Muserskiy in attacco (8 punti), ha smarcato bene gli attaccanti, cercando molto le bande spiazzando il muro. E soprattutto ha mostrato il carattere che siamo abituati a vedere in campo con la maglia azzurra, mettendo giù punti importanti in momenti delicati della partita.

PARZIALI: 19-25 (24’); 21-25 (25’); 25-27 (33’); tot.: 1h28’
OLYMPIACOS PIRAEUS: Christofidelis (4), Maroulis (1), Jurisic (8), Stefanou (L), Caldeira (9), Papadopoulos, Kokkinakis (7), Sotiriou, Yordanov (13), Smaragdis (4), Kournetas. Non entrati: Voloudakis. All.:Dimitros Kazazis.
BELGOROD BELOGORIE: Kosarev, Bogomolov (5), Panteleymonenko, Tetyukhin (10), Grozer (19), Bragin (L), Muserskiy (8), Travica (4), Ilinykh (20), Zhigalov.Non entrati: Khanipov, Bagrey. All.: Gennady Shipulin.
ARBITRI: GRIL David, LAZAREVIC Ivan.
NOTE: spettatori 1100. Olympiacos: bs 6; ace 1; muri 6; errori 19; ricezione 51% (perf. 36%); attacco 46%. Belgorod Belogorie: bs 15; ace 3; muri 9; errori 11; ricezione 38% (perf. 30%); attacco 61%.

ZENIT-KAZAN – LOKOMOTIV NOVOSIBIRSK 3-1
La vittoria è giunta alla quarta partita stagionale quando i giochi iniziavano a farsi seri: una seconda sconfitta in Champions League (dopo quella della settimana scorsa per mano della Lube Macerata) avrebbe compromesso il cammino dello Zenit. Che, della Champions, è stato Campione nel 2012. Dall’altra parte della rete, i Campioni in carica del Novosibirsk, freschi finalisti del Mondiale per Club. Alekno ha schierato la diagonale Grbic-Mikhailov, Anderson e Sivozhelez in banda, al centro Apalikov e Kazakov, con il capitano Volkov con il ginocchio infortunato a dare ancora qualche noia di troppo; il libero è Babichev, mentre Verbov continua a non essere disponibile. Voronkov chiama in campo Butko in regia, Moroz sulla diagonale, Divis e Leonenko in banda, Astashenkov e Volvich al centro e Golubev libero. Il match si è aperto con il vantaggio proprio della squadra di Voronkov, che con il servizio a bomba dei due centrali e tre muri su Mikhailov si è portata sull’11-18 prima di chiudere agevolmente il set (25-14). Il Kazan ha poi preso in mano le redini del gioco: Sivozhelez ha fatto da paladino della rimonta, con Apalikov a fare da guardia alla rete (e stoppando tre volte Camejo); difendendo a tappeto, i padroni di casa hanno ammazzato il set con un vantaggio di 12 punti (25-23). Il 3° set è stato più equilibrato, con il Novosibirsk più efficace a muro e in ricezione, ma Anderson e Mikhailov hanno trascinato il Kazan (25-21). Nel 4° set non c’è stata storia.

Il Kazan ha dettato legge dai 9 metri (6 ace, di cui 3 firmati da Sivozhelez, contro zero per il Novosibirsk) e ha attaccato con maggiore efficacia (45% contro 43%), sopperendo a una ricezione non sempre attenta (36% di positiva, contro il 53% degli ospiti). A muro (10 contro 12) è stata una lotta tra Apalikov (4 muri personali) e Moroz (5), top scorer con 23 punti. Per lo Zenit il migliore è stato Anderson con 18 punti, ma Grbic ha potuto contare sulla vena aperta di Apalikov (11 punti, 6 attacchi, 4 muri, 1 ace).

PARZIALI: 23-25 (22’); 25-13 (23’); 25-21 (28’); 25-19 (26’); tot.: 1h39’
ZENIT-KAZAN:
Anderson (18), Apalikov (11), Sivozhelez (11), Volkov (3), Grbic (1), Yakovlev, Kazakov (4), Poletaev (1), Kobzar, Babichev (L), Mikhailov (17). Non entrati: Mochalov. All.: Vladimir Alekno.
LOKOMOTIV NOVOSIBIRSK:
Zubkov, Divis (9), Volvich (6), Moroz (23), Zhilin, Butko (2), Golubev (L), Camejo (12), Astashenkov (5), Leonenko (1). Non entrati: Mysin, Kozlov. All.: Andrei Voronkov.
ARBITRI: HUHTANISKA Ahti, PORVAZNIK Igor.
NOTE:
spettatori 2000. Zenit-Kazan: bs 13; ace 6; muri 10; errori 23; ricezione 36% (perf. 2%); attacco 45%. Lokomotiv Novosibirsk: bs 13; ace 0; muri 12; errori 20; ricezione 53% (perf. 19%); attacco 43%.

Foto CEV

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