RUBRICA: #Vattelapijandercesto. L’Olimpia e il sogno Eurolega. Sutor senza stipendi

L’EA7 torna al Paladesio: ci sarà il tutto esaurito

E la curva come si comporterà dopo i 37 Daspo?

Al Forum ci sono i Depeche Mode e per la quarta volta in questa stagione l’EA7 Milano emigra nella vicina Desio per giocare una partita casalinga, la seconda volta di Eurolega. E come lo era stato con il Bamberg a dicembre, anche domani (giovedì) contro l’Unicaja Malaga l’EA7 si gioca lontano dalla sua “casa” una partita molto pesante in chiave europea. Se contro i tedeschi era praticamente uno spareggio per l’accesso alle Top 16, poco ci manca per la sfida contro gli spagnoli che condividono la terza posizione del girone assieme ai milanesi e ai greci del Pana. Se vuole aspirare ad un posto nelle quattro, l’EA7 non ha alternative alla vittoria.

E lo farà in uno scenario degno visto che il Paladesio con ogni probabilità farà registrare il record di presenze per una partita di basket giocata a Desio che risale al febbraio di due anni fa quando Bennet Cantù-Barcellona fece registrare 6.289 paganti. Per ora il dato della prevendita parla di 6.200 tagliandi (compresa la quota abbonati) già in circolazione. Ne verranno messi in vendita meno di 500 in biglietteria ma solo dei settori gradinata e fan zone. Un altro straordinario successo di pubblico per la società milanese la cui politica di “calmierare” i prezzi dei biglietti (una gradinata per il Malaga costa 8.50 euro, la fans zone solo 6 euro) sta dando grossi frutti.

E vedremo anche quale sarà la reazione della “curva” milanese dopo i recenti fatti avvenuti la scorsa settimana alla “secondaria” del Palalido con la singolare contestazione alla squadra dopo la sconfitta in Coppa Italia. Sarebbero ben 37 i Daspo fin qui notificati a coloro che invasero il campo per confrontarsi coi giocatori prima dell’allenamento. È previsto lo sciopero e, chissà, anche una nuova contestazione dopo che a Pistoia i pochi supporters biancorossi presenti lunedì in Toscana esposero striscioni con la società, contro Portaluppi (reo, secondo loro, di aver denunciato i tifosi alla Digos) e anche contro Gentile e coach Banchi. C’è grande curiosità per capire cosa accadrà al Paladesio, alla prima uscita “milanese” dopo il “faccia a faccia”…

 

Montegranaro: niente soldi, la squadra non si allena

Ma intanto arrivano due nuovi giocatori

Ne avevamo già parlato qualche settimana fa, ricordate? Dello sfogo di Charlie Recalcati sulla situazione insostenibile che squadra e staff stanno vivendo a Montegranaro. La società non paga gli stipendi, mancano gli stipendi di dicembre e di gennaio e in extremis sono stati pagati gli F24 per non incorrere in penalità in classifica. Ancora ieri, martedì, la squadra non si è allenata essendo venute meno le promesse della società di onorare quanto dovuto nella giornata di lunedì. Non sappiamo cosa succederà entro domenica quando la Sutor giocherà una partita delicatissima che può valere una stagione a Pesaro nel derby contro la Scavolini. Nonostante tutte le difficoltà la squadra in campo non si risparmia, lotta e vince. Lo ha fatto anche nell’ultimo turno contro la Virtus Bologna (calo spaventoso per le V nere oramai) dimostrando abnegazione e attaccamento alla maglia. Ma le difficoltà esistono, Recalcati non le nasconde durante ogni sua intervista e le possibilità che il prossimo anno ci sia ancora basket a Montegranaro non sono tanto scontate.

Intanto il club ha tesserato altri due giocatori, si tratta dell’ex canturino Jakub Kudlacek e del lungo italiano Giorgio Piunti. Perché? Lo ha spiegato attraverso il sito internet ufficiale il dg Alessandro Santoro: “Probabilmente c’è chi si chiede quale possa essere la logica che ci spinge, in una situazione come la nostra, a tesserare due giocatori. La prima è prettamente legata ai regolamenti in quanto bisogna garantirsi 10 contratti depositati in Lega e per non incorrere in sanzioni da parte degli Organi di Giustizia sportivi e, per chiunque conosca i regolamenti, prevenire e garantirsi questa possibilità potrebbe essere una delle iniziative in grado di porre la Sutor al riparo da qualsiasi evenienza da qui alla fine del campionato. La seconda è puramente emotiva, siamo uomini di sport e prevedere di uscire da questa situazione conservando la competitività necessaria ha il significato della speranza che è figlia del non darsi mai per vinti, proprio nel pieno spirito Sutor”.

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