Milano sul tetto d’Italia. Le Paropagelle dei Campioni

Dopo diciotto anni le bandiere biancorosse tornano a sventolare sotto il Duomo: “Red Shoes Are Back”. Davvero.  Ci è voluta una serie interminabile contro una Siena da ammirare fino all’ultimo secondo in cui è stata in campo, cosa che non fa altro che impreziosire il successo degli uomini di Armani. Si perché questa è anche la sua vittoria che dieci anni fa ha salvato una società vicina al fallimento e ha sofferto con il popolo biancorosso fino alla gioia di ieri sera.

Il forum era vestito di rosso come per le grandissime occasioni e la botta di adrenalina del buzzer beater di Jerrels scorre ancora nelle vene di tifosi e giocatori, che partono forte nel primo tempo, si fanno rimontare e superare nel terzo per poi tirare fuori tutta la grinta del mondo per dare la zampata vincente negli ultimi minuti. Poi è solo festa, invasione di campo incontrollata e onore delle armi per la mai doma Siena.

Gentile alza quella coppa che per ultimo aveva alzato suo papà, un momento storico per il talento casertano che sarà difficile da dimenticare, mai come ora che le richiamo d’oltreoceano è così forte.

Proviamo a dare le nostre paropagelle ai protagonisti di questa storica stagione dell’Olimpia Milano.

Hackett: il suo arrivo a metà stagione è coinciso con il miglior momento della squadra. 21 vittorie consecutive in campionato, un cammino da ricordare in Eurolega, ma in mezzo anche la cocente delusione di coppa Italia. Si perde un po’ nei playoff, ma si ricorda di essere l’ultimo MVP negli ultimi minuti di gara 7 e con tre giocate fondamentali azzana Siena e la stende. #Leone

Jerrels: criticato per tutto l’inizio di stagione, con l’arrivo di Hackett si sveglia e dà il meglio di se, più in Eurolega che in campionato, più in fase realizzativa che in regia, ma il tiro decisivo di gara 6 entra di diritto nella storia del club e del basket italiano. #CroceEDelizia

Langford: miglior realizzatore del gruppo, ha avuto il picco del rendimento prima dell’infortunio quando viveva un momento di onnipotenza cestistica che ha raggiunto l’apice nella vittoria del Pireo. Non torna più a quei livelli, ma quando la squadra va in difficoltà cerca sempre lui. E spesso ha risposto presente. #TalentoPuro

Gentile: il ragazzino è cresciuto, eccome, capitano dell’Olimpia che torna al titolo dopo diciotto anni, MVP delle finali, ma soprattutto trascinatore carismatico della squadra. Emblema della stagione la prestazione di gara 6, dopo la delusione e la frustrazione della sconfitta al Forum di gara 5, prende la squadra in spalla, alla fine ha deciso Jerrels, ma chi li ha portati fin lì? #CuoreDiCapitano

Moss: difensore asfissiante che nessuno si vuole trovare davanti in partita. Il classico giocatore del quale le cifre non riescono a rendere giustizia del lavoro oscuro che svolge. Quello che nella metà campo difensiva costruisce spesso quello che gli altri fanno il quella offensiva. #TiToglieOssigeno

Cerella: l’idolo indiscusso del Forum. Si guadagna questo ruolo perché ogni volta che mette piede in campo (poco per la verità) lui sputa l’anima, si butta per terra su ogni palla vagante e questo al pubblico piace tanto. Le donne di Milano spingono per il rinnovo immediato del contratto #BrunoBrunoBruno

Melli: anche per lui la stagione è stata di alti e bassi, ma la crescita di questo talento è innegabile. Sempre più grintoso e responsabile, la doppia doppia di ieri sera e quell’urlo ad un minuto dalla fine mettono la ciliegina sulla torta della sua crescita. #SemprePiùSù

Kangur: ci si aspetta molto di più dalla sua mano educata, utilizzato poco, non è mai stato incisivo in fase offensiva, anche se in difesa l’abbiamo visto spesso più aggressivo di quanto si potesse pensare #PocoMaBuono

Wallace: trova poco spazio perché Banchi gli preferisce spesso Kangur, ma soprattutto Melli. Quando è stato chiamato in causa ha risposto mettendo in campo tutta la sua esperienza. #VecchioSaggio

Lawal: i limiti tecnici sono evidenti, ma il suo strapotere fisico in diverse occasioni è stato devastante. Ha ancora da imparare tanto, ma già quest’anno ci ha fatto divertire con schiacciate e stoppate mostruose. #GrilloImpazzito

Samuels: non ha l’esplosività di Lawal, ma compensa con più tecnica e intelligenza cestistica, da migliorare in fase di rimbalzo. Il suo però l’ha fatto eccome ed è stato spesso miglior realizzatore. #DuroComeUnaRoccia

Banchi: al primo colpo centra il bersaglio grosso. E’ stata più dura del previsto, perchè la sua ex squadra ha voluto fargliela sudare. Non si è scomposto, ha saputo ricaricare sempre la squadra dopo le delusioni, fondamentale l’approccio di gara 6. Mai così vicini al baratro ha saputo ricompattare i suoi per due gare di cuore #LaViaDaSeguire

 

 

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