Il film di Italia – Germania: al cinema questa sera

SchiacciaFlash – E la Spagna va. Va ancora in finale. Mantiene le tradizioni, certo, così come lo fa il Portogallo che si ritrova ad un passo (11 metri per l’esattezza) dalla finale degli Europei e se la lascia sfuggire regalandola di fatto ai vicini di casa: forti e scenografici. Detto questo, l’Italia pensi a sè. Stasera, arriva la Germania. Sì, quella capace di siglare nove reti (miglior attacco del torneo fino ad oggi), ma anche capace di preendere quattro gol, due dei quali dalla Grecia uscendo dalla classifica della miglior difesa senza troppi complimenti. Mario Gomez (con tre gol guida la classifica marcatori) e la Germania hanno tutta l’intenzione di far tornare la vecchia Deutschland in alto, là dove l’avevano lasciata i vari Mattheaus e Klismann prima che una crisi d’identità calcistica colpisse i più “retti” d’Europa. Detto questo, la Germania è diversa: di anno in anno, di decennio in decennio. E di partita in partita. Contro la Grecia, Gomez è rimasto in panchina a favore di Klose, così come hanno assistito da seduti alla gara altre due pedine fondamentali come Podolski e Muller. Ma anche l’Italia sa mutare in continuazione e la formazione – coach Prandelli ci ha abituati così – può sempre cambiare: Diamanti? Qualcuno dice che potrebbe insidiare Cassano, ma le probabilità che il Re di Bari entri in campo al fischio d’inizio sono senz’altro più alte. Va beh dai, Schiacciamisto5.it si sbilancia ancora in un pronostico.

Gli Azzurri entrano in campo, l’aria è tesa. La Germania è forte (è la Germania). Mario Monti pensa alla Tobin Tax e ai paesi virtuosi (pensasse alla sua Nazione, invcece…), la Fornero ci spiega qual è la mentalità da assumere per svoltare in questo dannato Paese. La Merkel, invece, chiede ai suoi giocatori più rigore, più geometrie, vuole che i conti tornino. Ah no, forse lo chiede ai nostri di giocatori.
Il film dura 90 minuti di televisioni accese, divani che scottano e radioline che gracchiano. Tra una telecronaca priva di bellezza e l’altra, l’Italia batte la Germania, segna Balotelli e si va in finale con la Spagna, a giocarsi la palma del calcio a discapito della situazione economica (tiè). Segna Mario Balotelli (che sto giro esulta abbracciando i compagni). Entra Diamanti e gli fa eco. La Merkel s’incazza e ci manda a casa la lettera di un avvocato tedesco per un ultimatum debitorio. Il Paese va a rotoli e siamo nella merda. Ma che ce frega? In finale andiamo noi…
Prossimamente al cinema. 😉

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