Paropagelle di Modena-Molfetta. Tema: ospiti di Sanremo

Dopo una settimana ghiotta di volley, con l’aggiunta anche di molteplici inserti giornalistici che hanno riempito di gioia tutti i tifosi, chiudiamo il cerchio con il match Azimut Modena-Exprivia Molfetta. Modena ritorna in campo ancora con qualche fallacia di troppo, consentendo a Molfetta di staccare nel primo set 12-9, grazie ad un ace di Vitelli. Da metà set la partita torna ad essere più avvincente, con i gialloblù in rimonta, giungendo al 23 pari dopo ben due servizi vincenti di Le Roux. È poi l’accoppiata delle bande Ngapeth e Petric a chiudere a proprio favore il set, con un muro memorabile di quest’ultimo. Si ritorna in campo con il crollo generale dei padroni di casa, di cui Molfetta approfitta per farsi strada fino al 18-14 in vantaggio. L’ace su Rossini da parte di Pontes spiana la strada verso la parità nei set, raggiunta grazie ad un inaspettato pallonetto out di Ngapeth. Nel terzo set Molfetta ripresenta la stessa grinta precedente e riesce a mantenere un iniziale ancoraggio al punteggio, se non che il muro di Le Roux per il parziale di 10-6 consente ai modenesi di conquistare e mantenere un vantaggio netto. Ma il match non è ancora concluso, così nel quarto Jimenez e Ferreira creano parecchi problemi alla difesa avversaria. Ferreira vincente con ben due battute consecutive, a cui però risponde prontamente Petric, recuperando l’equilibrio sull’8 pari. Pontes si riconferma con un ace su Ngapeth e Molfetta prende di nuovo il sopravvento sul 14-12. A questo punto cambia il centro in prima linea modenese, con Piano al posto di Le Roux, e subito Vettori dalla linea di fondo campo dà il benvenuto al compagno entrante con due servizi vincenti. Modena prende dunque coraggio verso la conclusione del set, sigillato con il timbro e la firma di Holt tramite un attacco finale.

 

Teledipendenti o melomani che siate, il festival che è entrato sicuramente nelle case di ciascuno. Ci piace però porre attenzione al versante più trash, con l’occhio di bue sugli #ospitidiSanremo che hanno tanto ingolosito il pubblico italiano.

 

 

GIULIO SABBI (EXPRIVIA MOLFETTA): ci sono tanti tipi di colpi, più o meno cercati ed allenati. Ma colpire in battuta uno sventurato avversario sul piede rientra sempre nella fortunosità più fortuita! Colpo di scena al pari di quel bacio scoccato da #robbiewilliams a Maria De Filippi,  non passato inosservato da tutte le donne in presa visione.

 

NEMANJA PETRIC (AZIMUT MIDENA): oggi possiamo dire di aver visto un capitano, che accoglie l’errore proprio ed altrui, incentivando al cambiamento. È lui a chiudere il primo set con un muro d’occasione, è sempre lui ad avere quella parolina in più per rincuorare un compagno. Applaudito come #raoulbova, difficilmente disprezzato da almeno metà spettatori (femminile, ovvio).

 

FERREIRA J. DE BARROS (EXPRIVIA MOLFETTA): buona prestazione, con la piccola pecca di una palla buttata in rete senza un perché, pure in assenza del muro piazzato contro. Alti e bassi dunque, che ricordano gli schieramenti contrapposti che l’avvenente #dilettaleotta ha scatenato tra abbigliamento e provocazione verbale.

 

MAXWELL HOLT (AZIMUT MODENA): emerge un’umanità quasi del tutto finora celata a causa di qualche passo falso, pur tornando nel terzo set alle solite giocate memorabili. Insomma, soliti attacchi sempre in auge per lui, nella stessa esclamazione esaltante suscitata dal calpestio del palco di #keanureevers.

 

ALBERTO POLO (EXPRIVIA MOLFETTA): tanta testa oltre a braccia e gambe per Polo, che dalla prima linea si gira verso il compagno al servizio per suggerire sommessamente il punto critico della ricezione da castigare. Ci vuole metter parola quindi, un pò come #mauriziocrozza con la sua videocopertina.

 

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