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Lega A Basket Playoff – Le “paropagelle” di Roma-Siena Gara1

Lega A Basket Playoff – Tra la Virtus Roma e la Mens Sana Siena finisce 76-85 e Gara1 se la prende, con la forza e la classe, la squadra di coach Luca Banchi che riesce a contenere la fisicità di Gigi Datome e compagni e conquista con il fioretto (da tre) la vittoria del primo match della serie finale giocata al PalaTiziano ribaltando anche (mettiamoci pure questo) il fattore campo. Prova subito a scappare la squadra biancoverde, Roma – come in altre occasioni in questi playoff (Cantù, se lo ricorda molto bene) – ha la forza di non scomporsi e di rientrare e chiudere il primo tempo sotto di sole due lunghezze con una magia di Phil Goss a fil di sirena. Nel terzo quarto, però, Siena arma i cannoni a lunga gittata: David Moss, ben supportato da Bobby Brown, con facilità disarmante piazza il break decisivo. Roma, a seguire, non trova più la forza di rialzarsi sul serio e poche sono le fiammate che possono far male ad Hackett e soci. La sirena finale è tutta un velluto per la Mens Sana che si trova così sull’1-0 nella serie.

Siparietto meraviglioso: il cronometro dei 24 secondi va in sciopero per tutto il secondo tempo. E si torna al manuale. Il Presidente della Fip Gianni Petrucci, inquadrato dalle telecamere di RaiSport, scuote la testa e dice solo un laconico “Ma si può?”. Suvvia, la tecnologia delle volte fa cilecca.

 

Gigi Datome (Foto Brioschi)

Gigi Datome: Il suo uomo si chiamava David Moss e questa sera non c’è stato modo di fermarlo. In attacco gioca a sprazzi, ma per battere Siena e rendere interessante la serie serve ben altro Gigi. #SottoTono

Gani Lawal: Top scorer dell’Acea Roma, fa un grande lavoro sia al tiro (17 punti, 7 su 10 dal campo) e a rimbalzo (4+4=8). La sua energia non manca mai, ma la gara si decide lontano dal canestro. #TorreSolitaria

Jordan Taylor: I numeri non gli danno torto, ma si vede troppo poco quando Roma è in difficoltà. E questo, tradotto, significa lasciar spazio ai senesi (che di spazio non ne han bisogno!). #Fantasmino

David Moss: Sei bombe da tre sono il biglietto da visita di questa finale per l’americano. E’ lui ad affossare la timida armata romana con il consueto cinismo. #Apperò

Bobby Brown: Pochi assist ma diciassette punti. Il californiano mette un bel pezzo di firma sulla vittoria. Con discrezione forse. Meno appariscente di Moss ma come al solito porta grandi mattoni. #LavoratoreDiClasse

Daniel Hackett: Dieci assist parlano da soli sulle capacità da passatore di questo giocatore. Se poi ci si mette l’aggressività in entrata (9 falli subiti) e la grinta in difesa (3 palle recuperate), la miscela è esplosiva. #TequilaBumBum

 

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